“Neuro-philia” e la connessione tra design e neuroscienze

Autore:
Filomena Spisso
  • Founder, Esperta di Arredamento
Tempo di lettura: 5 minuti

Neuro-philia, la mostra presentata all’EDIT Napoli, ha interconnesso design e neuroscienze per ridefinire il confine tra originale e copia, mettendo in risalto le connessioni profonde che uniscono mente, cuore e tecnologia.

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze
Neuro-philia: foto by Pianeta Design

Durante l’edizione dell’EDIT Napoli 2024, l’innovativo studio Thirtyone Design + Management ha presentato Neuro-philia, una mostra-evento che ha sfidato le convenzioni e posto nuove domande sul rapporto tra design, tecnologia e neuroscienze. Curata da Claudia Campone e ospitata presso il Museo Civico Gaetano Filangieri dall’11 al 13 ottobre, l’esposizione ha indagato i concetti di “vero” e “verosimile” in un’epoca in cui la tecnologia digitale sta riscrivendo le modalità di creazione e di distribuzione. La mostra ha portato ad una acuta riflessione: e se, invece di demonizzare la copia digitale, la utilizzassimo per arricchire la nostra esperienza dell’arte e della realtà?

Neuro-philia: Design e Neuroscienze si incontrano

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze
Neuro-philia: foto by Pianeta Design

Con il nome dato alla mostra, Neuro-philia, si è voluto racchiudere i due mondi che si intersecano: da una parte il “neuro” che richiama le reti neuronali e i tessuti cerebrali, dall’altra “filia”, dal greco “amicizia” o “affinità”, un legame profondo che rispecchia simbolicamente la relazione tra l’intelligenza naturale e quella artificiale.
La metafora del filo è diventata centrale: proprio come i filati intrecciano storie e forme, Neuro-philia ha esplorato il filo invisibile che unisce il cervello umano alle tecnologie digitali. Questo intreccio tra design, materiali tessili e neuroscienze è stato capace di fornire al pubblico una lente nuova, in cui la realtà materiale si intreccia con quella intangibile delle reti neurali, suggerendo che l’intelligenza artificiale non sia nemica dell’uomo, ma un alleato potenziale.

Un Viaggio Tra Sale e Temi

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze
Neuro-philia: foto by Pianeta Design

La mostra ha interessato tre ambienti distinti del Museo Civico Gaetano Filangieri: la Sala Filangieri, la Sala Agata e la Biblioteca, ciascuno dei quali ha invitato il visitatore ad esplorare un tema unico.

La Sala Carlo Filangieri, con l’esposizione “Comparare: Naturale / Artificiale”, ha introdotto il visitatore a un confronto diretto tra i processi cognitivi umani e quelli delle reti neurali artificiali. L’allestimento messo in scena è divenuto dialogo visivo tra le capacità umane di elaborare e immagazzinare informazioni e il funzionamento delle reti neuromorfe, portando il pubblico ad interrogarsi sul confine sottile tra l’autenticità del pensiero umano e la simulazione digitale. In questo spazio, lo spettatore è stato spinto a chiedersi: può una mente artificiale raggiungere la consapevolezza che caratterizza l’essere umano?

La Sala Agata ha rappresentato il cuore della mostra ed introdotto il tema “Scoprire: i luoghi dell’Intelligenza”.

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze
Neuro-philia: foto by Pianeta Design

Qui l’esperienza immersiva ha raggiunto il suo apice con installazioni visive e sonore capaci di crere un effetto di disorientamento, in cui il visitatore si è ritrovato immerso, come in una sorta di moderna “Wunderkammer”, dove intelligenza naturale e artificiale erano perfettamente mescolate. Il percorso invitava il pubblico ad esplorare il potenziale delle reti neurali, suggerendo un viaggio di scoperta e spaesamento. Questa sala, con la sua atmosfera avvolgente ha stimolato una riflessione sulla natura stessa dell’intelligenza e sull’infinita capacità umana di esplorare l’ignoto, unendo in modo inaspettato il “conosci te stesso” dei tempi antichi con la tecnologia più avanzata.

Felicità e Genius Loci: il Gran Finale in Biblioteca

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze
Neuro-philia: foto by Pianeta Design

L’esposizione si è conclusa nella suggestiva cornice della Biblioteca, dove si è affrontato il tema “Vedere: le molecole della Felicità”. Qui la riflessione ha abbracciato filosofica e storia, con un omaggio alla corrispondenza tra il principe Gaetano Filangieri e Benjamin Franklin, incentrata sul concetto di felicità in occasione della stesura della Costituzione Americana. In questo ambiente, la Biblioteca è diventata uno spazio simbolico in cui il concetto di felicità è stato esaminato da prospettive scientifiche, come un fenomeno che coinvolge molecole e neurochimica, ma anche un valore universale, radicato nella storia e nella cultura.

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze
Neuro-philia: foto by Pianeta Design

La mostra si è poi conclusa con una riflessione sulla possibilità di mappare le emozioni e tradurre la felicità in dati: un’esperienza che ha portato il visitatore ad interrogarsi su quanto il passato ed il futuro siano interconnessi.

Neuro-philia è stata una mostra coinvolgente, un viaggio esplorativo capace di sottolineare le connessione possibili, profondi e arricchenti tra mente, cuore e tecnologia. E’ stata capace di lasciarci interrogativi stimolanti ed una rinnovata consapevolezza del nostro ruolo in un futuro sempre più interconnesso.

“Neuro-philia” e il confine tra design e neuroscienze: foto

Filomena Spisso
Sono Filomena Spisso, fondatrice di PianetaDesign.it. Laureata in scienze politiche e delle relazioni internazionali, da sempre, nutro un profondo interesse per l’universo dell'arte e del design, nelle sue più variegate espressioni. Questo entusiasmo mi ha condotta a dare vita a un portale che, attraverso contenuti innovativi, originali e di alto profilo, si propone di stimolare la creatività dei suoi lettori, offrendo al contempo preziose guide e suggerimenti utili per accompagnare le scelte quotidiane e conquistare l’attenzione dei professionisti del settore, in cerca di progetti audaci e distintivi. PianetaDesign.it oggi è riconosciuto tra i magazine leader del settore e con la sua rubrica Visioni mira a trovare il giusto tono di voce per offrire narrazioni ed esperienze eccezionali ad un pubblico interessato a contenuti capaci di intercettare nelle tendenze embrionali quei cambiamenti culturali destinati a emergere a breve nel nostro sistema. In questo spazio d’élite, architetti, designer, maestri artigiani e brand all'avanguardia diventano protagonisti di un dialogo vivace e in costante evoluzione, alimentando un’interazione fluida e poliedrica, sempre fedele ai valori culturali, sociali ed etici che il nostro tempo richiede di preservare e trasmettere.