Fuorisalone 2022 Unopiù: il nuovo progetto modulare CREST, l’intervista a Marco Ravasi

Fuorisalone 2022 Unopiù: innovare il mondo dell’outdoor design con un nuovo paradigma, anche a seguito della pandemia, infatti, il rapporto con la natura e la necessità di una riconnessione con essa è cambiato diametralmente. Ne abbiamo parlato con Marco Ravasi, CMO e R&D Director dell’azienda.

Fuorisalone 2022 Unopiù

Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Unopiù?

Unopiù (www.unopiu.com/it/) è un’azienda leader da oltre 40 anni nella produzione e distribuzione di arredi per l’esterno. Sin dall’inizio la filosofia di Unopiù è stata quella di arredare ogni spazio esterno alla casa con la stessa cura e dedizione dedicati solitamente agli interni, creando spazi esterni eleganti, funzionali, dove trascorrere sia momenti di relax, che di condivisione ispirati dal design italiano. Lo stile estetico di Unopiù è facilmente riassumibile nella definizione di design iconico e senza tempo: i nostri arredi non solo sono qualitativamente pensati e costruiti per durare una vita intera, ma anche il nostro gusto estetico e la nostra proposta di stile sono senza tempo.

In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore dell’arredo da esterni, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?

Durante la pandemia, chi ha avuto la fortuna di poter usufruire di uno spazio esterno, ha capito quanto questo fosse fondamentale nel proprio benessere: questo ha portato a tutto il settore outdoor un aumento di vendite notevole.

Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?

Da sempre Unopiù usa particolare attenzione a queste tematiche: il teak che usiamo è solo di grado A e proveniente da piantagioni certificate. Questa attenzione l’abbiamo applicata anche a tutti gli altri materiali che utilizziamo, incluso l’utilizzo di collezioni di tessuti riciclate da pet. Consideriamo fin dalla sua nascita la nostra produzione sostenibile proprio perchè abbiamo a catalogo prodotti che durano una vita intera, e rappresentano un investimento per il futuro, anche nei confronti dell’ambiente. Da un paio d’anni poi abbiamo una collaborazione con Treedom con cui abbiamo aperto due progetti sociali di riforestazione in Camerun ed Ecuador piantando un totale di 750 alberi ad oggi. Tutti i nostri alberi sono stati dati in adozione come regalo ai nostri clienti.

Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?

Fuorisalone 2022 Unopiù

Credo siano già in atto parecchie sfide per il mondo del design dopo questi eventi che hanno cambiato la società in modo profondo: sia sul fronte della produzione, ma anche sul fronte del commerciale e da ultimo anche per quanto riguarda le progettualità e lo stile di ogni azienda. Dal punto di vista della produzione, la pandemia ha reso molto difficile l’importazione di semilavorati o prodotti finiti dall’estero: sicuramente la delocalizzazione degli anni precedenti in ottica di cost saving ora è venuta meno e tante aziende stanno rifocalizzando le produzioni in Europa. Per noi, a parte il teak che è solo indonesiano, tutti gli altri prodotti sono disegnati e prodotti in Italia , e questo ci ha portato un grande vantaggio riuscendo ad avere magazzini in buono stato in un momento in cui i magazzini di molte altre aziende erano vuoti. Questo effetto si è visto anche sui costi delle materie prime: gli aumenti sono forse più critici ora a causa della guerra in Europa. In quest’ottica la nostra scelta di puntare su prodotti di qualità e di design riesce a mitigare però notevolmente questo aumento di prezzo. Da un punto di vista invece della route to market la pandemia ha portato ad una corsa all’ecommerce per un settore tradizionalmente improntato sui partner per arrivare al cliente.

Per Unopiù la necessità di avere un ecommerce in tempi brevi durante la pandemia ci ha trovato già pronti: Unopiù tradizionalmente ha una rete distributiva di proprietà, e già negli anni pre pandemia l’eCommerce era stato impostato come negozio digitale fondamentale per raggiungere geografie dove non arrivavamo con il negozio fisico. In pandemia ci siamo trovati quindi la soluzione già pronta al problema dei negozi chiusi.

Da ultimo credo che tutti questi avvenimenti stiano riportando i clienti alle necessità di dedicarsi più a se stessi e alla famiglia: per questo il mondo del design deve rispondere a nuove esigenze dei clienti. Spazi privati che rispondano a diverse esigenze, dove poter stare in famiglia, con amici per rilassarsi, ma anche spazi dove lavorare, studiare all’aria aperta o all’interno. La sfida in questo senso è tornare ad una funzionalità estrema come prima necessità da soddisfare, ma combinata con un design che risponda al gusto estetico attuale.

Quali invece saranno le tendenze su cui puntare per il futuro dell’arredo da esterno?

Le tendenze sono sempre in evoluzione, ma si notano trend nel lungo periodo legati ai concetti nuovi espressi prima come quello di modularità, smart working: più in generale al mondo outdoor verrà chiesto sempre di più di aiutare i consumatori a coprire una vastità di attività che verranno sempre più svolte in esterna: la riconnessione con la natura è sicuramente un trend da prendere in considerazione.

Ci racconta le novità della collezione 2022?

Fuorisalone 2022 Unopiù

Presentiamo al Fuorisalone due nuove linee di prodotto che sono già in commercio da questa primavera, Ariete e Les Arcs, e una collaborazione con Stefano Boeri Interiors che vedrà la luce in senso commerciale nel 2023: CREST. “CREST The Outdoor Landscape System” è un progetto modulare e altamente versatile pensato da Unopiù per innovare il mondo dell’outdoor e aiutare i nostri clienti a vivere appieno la natura mentre vengono svolte tutte le attività della giornata.

Già dal nome, trae ispirazione dalle linee di un paesaggio naturale per ridisegnare una nuova fruizione degli spazi esterni e rappresenta un nuovo modo di applicare soluzioni architetturali a processi di product design. La collaborazione tra Unopiù e Stefano Boeri Interiors è nata con l’obiettivo di favorire la fruizione dell’ambiente outdoor, stimolando il benessere dell’uomo. Grazie alla sua modularità, CREST è un arredo destinato ad accogliere e suggerire una moltitudine di attività siano esse leisure o professional, ma anche legate alla convivialità, dove ritrovare una dimensione più rilassata e familiare, a contatto con la natura.

Il design del progetto, costituito da moduli componibili con sedute, chaise longue, tavoli e lavabi, assolve a diverse funzioni in un’ottica fluida e poliedrica: mangiare, cucinare, condividere, cooperare, giocare, imparare, incontrare, meditare, lavorare e rilassarsi. L’Okumè, un legno ad altissima impermeabilità e resistenza esterna, l’acciaio inox satinato e il tessuto sono i materiali che definiscono la matericità di questo prodotto e la sua identità tattile.

Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?

Lo showroom di via Pontaccio è stato rivisitato per creare uno scenario elettivo per CREST. L’allestimento è volutamente minimale e semplice, dove il prodotto si inserisce in un paesaggio in equilibrio tra urban e country, a sottolinearne le caratteristiche di versatilità e duttilità. Per l’occasione del Salone del Mobile abbiamo anche trasformato le vetrine del nostro showroom in parte integrante dell’installazione. Le vetrine sfumate che lasciano intravedere il verde e le piante sono un rimando al respiro della natura in cui CREST trova posizione: il negozio è stato riallestito totalmente come una foresta indoor urbana. Non volevamo suggerire un’ambientazione specifica: CREST può accogliere moltissime funzioni in un giardino privato così come nello spazio esterno di una biblioteca, dal residenziale al contract.

Una domanda che è anche un po’ una provocazione, esiste ancora uno stile italiano nel design?

Più che uno stile italiano, direi che esiste un modo di innovare e fare impresa italiano. Il mondo del lusso e del premium ormai è globalizzato nei prodotti e nelle offerte: nonostante ci siano delle differenze di gusto estetico nelle finiture e nei colori, i trend e le tendenze sono ormai globali. L’italianità è però un valore fondamentale per quelle aziende che vogliono iniziare un trend innovando cercando soluzioni diverse: la capacità italiana di andare oltre lo status quo, innovare e fare distretto nella produzione, superando quindi i limiti e le rigidità del proprio settore di riferimento è sicuramente italiana.