Fuorisalone 2022 TOOY: il nuovo sistema modulabile Nastro, l’intervista a Valeria Giacomozzi e Valerio Tidei
Fuorisalone 2022 TOOY: l’azienda presenta la collezione Nastro, disegnata da Studiopepe, che si amplia con un nuovo sistema modulabile sottile e sinuoso. Sezioni rettangolari ed elementi curvi, intervallati da cilindri che possono essere sia luminosi che avere funzione decorativa, si interconnettono tra loro e consentono di configurare Nastro come elemento architettonico e creare composizioni a sospensione e parete. Ne abbiamo parlato con Valeria Giacomozzi e Valerio Tidei, TOOY co-founder.
Ci racconta la storia di Tooy?
“TOOY (www.tooy.it) è un brand giovane, che nasce 5 anni fa come spin off della mia azienda di famiglia (Gibas) fondata da mio nonno nel 1959. Sentendo l’esigenza di dover portare qualcosa di nuovo nel mercato dell’illuminazione, abbiamo voluto creare un brand fresco, dinamico ed innovativo dal punto di vista sia di approccio del mercato che nella proposta dei prodotti. TOOY quindi nasce dal desiderio di proporre prodotti innovativi, sofisticati con una forte matrice artigianale e un carattere originale, capaci di soddisfare un pubblico giovane e non, particolarmente attento ad un’estetica raffinata.”
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Tooy?
“TOOY ha radici forti in termini di produzione, in quanto il know how e l’artigianalità derivano dall’azienda di famiglia, ma dal punto di vista del design, i punti cardini sono la ricercatezza nelle linee e forme che caratterizzano i nostri prodotti, la scelta dei designer emergenti e l’utilizzo di materiali veri e onesti.”
Leggi anche Arredare casa con IKEA spendendo meno di 10 euro
In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?
“In termini di numeri stiamo crescendo a doppia cifra, anche durante la pandemia, con un costante +30. Ci fa pensare questo che sicuramente il tema casa e la condivisione degli spazi stanno assumendo un peso importante, molto più di quanto veniva percepito prima. Le persone stanno riscoprendo quanto è piacevole vivere in spazi ben arredati. Ciò non significa necessariamente spendere di più, ma avere un occhio critico e corretto per un’ambiente che sempre ha avuto importanza, come la casa, ma di cui si era persa la giusta attenzione e che, causa pandemia, stiamo piacevolmente riscoprendo.”
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
“Certamente sì. La sostenibilità è un tema caldo verso cui ci stiamo dirigendo sempre con più attenzione. Nel nostro caso, essendo un’azienda produttiva, è importante porre la giusta attenzione sul processo di realizzazione dei nostri prodotti. Tutta la filiera di produzione è interna, ciò ci permette di minimizzare gli spostamenti tagliando molti sprechi e dove non riusciamo, optiamo sempre per la nostra rete di fornitori locali molto vicini a noi. Ci tengo a sottolineare che la nostra sede produttiva si trova nelle Marche, ad Amandola, in un paesino ai piedi dei Monti Sibillini, dove il green è sicuramente il colore e il fattore più dominante! Lato prodotto, siamo sempre alla ricerca di novità in termini di materiali eco-sostenibili, come ad esempio il Silipol, materiale ecologico, composto da elementi naturali totalmente riciclabile, che abbiamo utilizzato per la collezione Nastro. Per noi la sostenibilità è anche realizzare oggetti che reggano il passare del tempo, pensati bene, con una qualità e un forte valore iconografico.”
Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?
“Le sfide possono essere molte, soprattutto per le aziende che seguono necessariamente le mode e i trend del mercato. Sicuramente, post lockdown, le persone hanno subito un cambiamento nel proprio stile di vita, alternando lo smartworking (per chi può) al lavoro in ufficio. Le aziende di design devono quindi rispondere a questi cambiamenti e alle richieste di un cliente sempre più esigente e più ‘ibrido’ direi. La principale sfida comunque per un’azienda, dal mio punto di vista, è quella di essere sempre coerenti con i propri valori e la propria immagine. In questo modo si è capaci di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato.”
Quali invece saranno le tendenze su cui puntare per il futuro del settore?
“Dal nostro punto di vista, proprio perché sentiamo l’esigenza di colmare un gap tra l’illuminazione decorativa e quella tecnica, stiamo lavorando ad un sistema modulabile che riesce ad adattarsi a spazi molto diversi in termini di stile e di dimensioni.”
Potrebbe interessarti Travi a vista
Ci racconta le novità della collezione 2022?
“La collezione Nastro, disegnata da Studiopepe, si amplia con un nuovo sistema modulabile sottile e sinuoso. Sezioni rettangolari ed elementi curvi, intervallati da cilindri che possono essere sia luminosi che avere funzione decorativa, si interconnettono tra loro e consentono di configurare Nastro come elemento architettonico e creare composizioni a sospensione e parete. Disponibile in diverse finiture con fonte luminosa a led dimmerabile, le configurazioni da creare sono quasi senza limite, sviluppandosi in linee rette o formando figure geometriche adatte ad ogni spazio. Il sistema Nastro è perfetto per progettare e realizzare prodotti modulari su specifiche richieste personalizzate.”
Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?
“Per TOOY si tratta del primo showroom situato in una delle vie più importanti del design e in particolare dell’illuminazione come Corso Monforte, al civico 28. Il concept prevede la creazione di vari spazi living, come fossero reali ambienti che si possono trovare in una casa, con l’obiettivo di far dialogare i nostri prodotti con gli arredi e di far percepire al cliente la qualità della nostra luce.”
Com’è la casa del futuro secondo Tooy?
“La casa del futuro sarà una casa sicuramente interconnessa e intelligente, che faccia vivere gli spazi in confort e sicurezza, capace di monitorare gli sprechi e i consumi, una casa quindi sostenibile dal punto di vista ambientale.”
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
“A mio avviso, è il tema della sostenibilità che sta guidando un nuovo approccio di fare design, non solo come scelta valoriale che nasce dai desiderata dei consumatori, ma come visione che rappresenta anche un importante volano competitivo in un contesto internazionale.”