Fuorisalone 2022 Rubinetterie Treemme: l’intervista a Massimo Tommasi
Fuorisalone 2022 Rubinetterie Treemme: in occasione della Milano Design Week abbiamo incontrato ed intervistato Massimo Tommasi, Direttore Commerciale Italia e Marketing, che ci ha parlato di tutte le ultime novità che vedremo nel corso della settimana del design milanese.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Rubinetterie Treemme?
“Dopo più 50 anni di attività, Rubinetterie Treemme (www.rubinetterie3m.it/it) si presenta come una realtà forte e affermata, attenta alle necessità di un mercato in perenne cambiamento. Un’azienda che continua a migliorarsi anche a livello strutturale con la recente introduzione di nuovi impianti di verniciatura e galvanica e il rinnovamento dell’intero comparto produttivo con sede ad Asciano, attraverso un nuovo processo di industria 4.0.”
In che modo si sta evolvendo, oggi, il settore, vista anche la pandemia di Covid-19, che ci ha fatto riscoprire l’importanza della casa durante il lockdown?
“La casa è ritornata a essere il fulcro della vita di tutti e questa rinnovata attenzione ha sicuramente posto l’accento positivamente su tutto il comparto. Adesso, dopo due anni, sentiamo ancora da parte dei nostri clienti l’esigenza di avere il meglio per la propria abitazione. Sono aumentate le richieste legate a tutto ciò che è innovazione, sia in termine di finiture come il PVD che di materiale con grande interesse verso l’acciaio AISI 316/L.”
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Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?
“Funzionalità ed estetica sono caratteristiche da sempre ricercate nei prodotti. Oggi però l’attenzione sta puntando anche ad altri obiettivi, quali il rispetto ambientale e il risparmio idrico. Noi da molti anni abbiamo intrapreso la strada dell’ecosostenibilità. I termini “biocompatibile” oppure “energy saving” fanno parte della filosofia dell’azienda che si è sempre dimostrata sensibile a questi temi, tant’è che tutta la nostra produzione è certificata Waterlabel da tempo. Ci impegniamo infatti a progettare prodotti tecnologicamente avanzati che tutelano l’ambiente nelle fasi produttive e nel loro utilizzo. Un altro esempio su tutti è la recente introduzione, nelle linee realizzate in acciaio, dell’utilizzo del PVD Physical vapor deposition che ha rivoluzionato il mondo della rubinetteria. Questo tipo di lavorazione applicata sull’acciaio, materiale riciclabile per natura, non produce elementi inquinanti e non crea scarti chimici, risultando così un processo a zero impatto ambientale.”
Dopo la pandemia e il lockdown, quali sono le sfide del futuro che dovranno affrontare le aziende che producono design?
“In questi anni abbiamo visto quanta variabilità ci può essere. La nostra azienda deve continuare la strada di sensibilità e di ascolto. È importante rendersi flessibili a quelle che sono le esigenze di mercato con una struttura pronta e rispondere alle necessità dei nostri partner, innovando e potenziando i nostri processi produttivi per renderli più efficienti e contemporaneamente stimolare la nostra creatività con prodotti innovativi.”
Quali invece saranno le tendenze su cui puntare per il futuro del settore?
“Riteniamo fondamentale integrare il nostro prodotto all’interno della stanza bagno, accompagnando ed innovando le tendenze degli altri elementi. Questo significa sempre di più farsi promotori unici di progetti che coinvolgono il reparto innovazioni tecniche con il reparto estetico. Da questo equilibrio stanno nascendo due nuove collezioni innovative per il 2023 che lasceranno il segno.”
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Ci racconta le novità della collezione 2022?
“Tra le novità posso citare la collezione Watt disegnata dallo Studio di architettura Q-Bic. Un’inedita proposta di monocomando e termostatici per doccia da incasso ispirati al mondo dell’illuminazione. La particolarità di Watt è data dalle leve che aprono e chiudono l’acqua regolandone la portata. Elementi caratterizzanti il modello che ricordano proprio gli interruttori della luce.
Oppure T30, firmato da Giampiero Castagnoli e Marco Pisati, un rubinetto caratterizzato da una silhouette circolare estremamente raffinata e leggera per le sue sezioni ridotte al minimo. Questo effetto è stato ottenuto sia grazie alla cartuccia diametro 22 mm, la più piccola cartuccia in ottone presente sul mercato, realizzata in esclusiva per Rubinetterie Treemme, che tramite l’utilizzo di un innovativo aeratore Neoperl di soli 13,5 mm di diametro.
Watertube, disegnata da Massimiliano Braconi, è invece una collezione di rubinetti originale e contraddistinta da un design che ricorda un “tubo dell’acqua”. Infine, i nuovi soffioni doccia Loop, Sipario e Origami caratterizzati da forme minimali e all’avanguardia.”
Quale sarà il concept dell’allestimento per la Design Week 2022?
“Il nostro evento Water Red Vibes si sviluppa in un percorso espositivo che racconta in modo assolutamente inedito alcune delle nostre collezioni di punta: T30, Watt, Watertube e 5mm. A firmare l’allestimento è lo studio di architettura Q-BIC che punta tutto sull’introspezione, il design e il colore attraverso una scenografia innovativa ed evocativa. Attraverso un sapiente gioco di luci, specchi ed elementi grafici, ognuno dei 4 set esprime a livello visivo il processo creativo che sta dietro ai modelli esposti.”
Qual è la “cosa” più contemporanea, forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del design contemporaneo?
“Credo che i giovani designer stiano aprendo a un nuovo tipo di freschezza, trasportandoci a nuove frontiere di segno innovativo. Le Archistar stanno continuando a tracciare il loro stile, ma vedo che nuovi nomi si stanno affacciando in maniera molto promettente nello scenario del design.”
Una domanda che è anche un po’ una provocazione esiste ancora uno stile italiano nel design?
“Esiste, eccome se esiste! Tutte le ultime novità nel mondo delle rubinetterie vengono da aziende italiane. Questo succede non solo nel nostro settore ma anche nel comparto dell’arredamento, sia per le forme che per i particolari tecnici. Se proviamo ad andare in giro per il mondo ci accorgiamo subito che i prodotti più ambiti e sognati hanno una firma italiana, sia che si tratti di super brand che di marchi più piccoli ad accomunarli è il target a cui si rivolgono molto sensibile al dettaglio estetico e alla finitura.”
Cosa significa per voi il concetto di Made in Italy?
“Il legame con il territorio e il concetto di made in Italy fanno parte del nostro dna. Selezioniamo con attenzione i nostri fornitori nazionali e realizziamo presso il proprio stabilimento ad Asciano la quasi totalità delle collezioni a catalogo. Per noi non delocalizzare è diventato quasi un obbligo etico sociale e ci impegniamo a potenziare la produzione interna territoriale. Più che di made in Italy si tratta di fatto di un made in Tuscany, anzi made in Asciano!”