Posso aprire un ufficio in casa mia?

Autore:
Giovanna Pica
  • Laurea in Scienze della Comunicazione
Tempo di lettura: 4 minuti

Ti svegli al mattino, ti lavi, ti vesti e sei già in ufficio. Una gran comodità avere il proprio ufficio in casa per poter lavorare anche nei ritagli di tempo e per non sprecare tempo e denaro negli spostamenti! Senza contare il risparmio per l’affitto dell’ufficio! Ma attenzione: non sempre è tutto così semplice e possibile! Vediamo le norme.

Posso aprire un ufficio in casa mia?
Photo by Deeezy – Pixabay

Si può avere uno studio professionale in un’abitazione?

Ci è balenata l’idea di tagliare i costi di benzina e affitto sfruttando una camera della nostra casa come uno studio professionale e siamo già pronti ad arredarla? Attenzione: prima dobbiamo porci alcune domande per essere certi di non incorrere in problemi legali.

Va premesso che la possibilità di aprire uno studio professionale in un’abitazione privata, molto dipende dal tipo di attività che si desidera fare. Determinate professioni devono rispettare alcuni requisiti affinché lo studio professionale sia a norma e, in quel caso, bisogna fare riferimento alle specifiche normative.

Nei casi più comuni, invece, si può aprire uno studio privato in casa, ma vediamo quali sono le leggi a proposito.

Posso aprire un ufficio in casa mia?
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Per avere l’ufficio in un’abitazione ci vogliono dei permessi?

Normalmente è possibile aprire uno studio privato in casa senza chiedere alcun permesso solo se non si ha intenzione di ricevere clienti in quell’ambiente. Per intenderci, nessun problema se in casa vogliamo lavorare in smart working!

La questione cambia se, nel nostro studio professionale, riceviamo clienti. In questo caso dobbiamo richiedere il cambio di destinazione d’uso della singola stanza, anche se possiamo mantenere la destinazione residenziale per il resto della casa.

Come ottenere il cambio di destinazione d’uso per l’ufficio

Per cambiare la destinazione d’uso di una parte della casa e lasciare il resto ad uso residenziale occorre prima procedere al frazionamento dell’abitazione poiché un’immobile non può avere più di una destinazione d’uso contemporaneamente.

Per poter cambiare destinazione d’uso occorre avvalersi di un tecnico abilitato in quanto occorre quantomeno inviare una DIA o una SCIA, anche se le ultime sentenze della Corte di Stato hanno stabilito che – per i cambi di destinazione d’uso rilevanti, fra categorie non omogenee – è necessario richiedere un permesso di costruire anche se non sono necessarie opere edili.

Con la sentenza n.6562/2018 il Consiglio di Stato, in analisi e chiarimento delle normative edili, ha stabilito che che per trasformare un’abitazione in studio professionale, anche in assenza di opere edili, è necessario il permesso di costruire.

Un’immobile destinato ad uso professionale aperto al pubblico, infatti, presuppone un maggior carico urbanistico rispetto ad un’abitazione in quanto un maggior traffico di persone, necessita di più servizi e, pertanto, è possibile aprire uno studio privato aperto al pubblico solo con un cambio di destinazione d’uso e relativo permesso di costruire.

In caso occorrano poi delle opere strutturali, ovviamente, dobbiamo richiedere, oltre al cambio di destinazione d’uso, anche l’autorizzazione ad eseguire le opere.

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Quali limitazioni possono impedire la realizzazione di un ufficio in un’abitazione?

Il cambio di destinazione d’uso deve essere previsto dal Piano regolatore comunale per poter essere ammesso e, in aggiunta, ulteriori limitazioni possono avvenire nel caso in cui l’appartamento sia in condominio.

È possibile che il regolamento condominiale vieti la possibilità di cambiare destinazione d’uso. In questo caso occorre chiedere il permesso all’assemblea condominiale e ricevere l’approvazione per realizzare uno studio professionale aperto al pubblico nella propria abitazione.

Anche qualora fossimo in affitto, è necessario il permesso del proprietario, la giusta destinazione d’uso dei locali specificata nel contratto di locazione e il permesso del condominio.

Fermo restando che, se lo studio è per uso personale, non c’è alcuna necessità né di cambiare destinazione d’uso né di chiedere alcun permesso né al locatore, né agli altri condomini.

Posso aprire un ufficio in casa mia? Foto e immagini.