Pergole bioclimatiche: i bonus da sfruttare nel 2024
Pergole bioclimatiche: quali sono i bonus nel 2024 che consentono di risparmiare. Caratteristiche, requisiti, modalità di pagamento, tempistiche. Guida completa.
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Le pergole bioclimatiche sono una fra le più moderne soluzioni adottabili per ripararsi dal sole e dalle intemperie in giardino. A differenza delle pergole fisse, sono costituite da lamelle di alluminio orientabili a mano oppure, più semplicemente e senza sforzo, usando un telecomando.
Sono quindi una schermatura dalla luce esterna, potendo ruotare in base ai raggi solari ed avere così una gradita zona ombreggiata ed al tempo stesso, generando una piacevole brezza, fondamentale nella calde giornate estive.
Il funzionamento delle pergole bioclimatiche è davvero semplice. Le lamelle orientabili ruotano secondo i raggi solari ed in questo modo regolano il passaggio della luce creando al tempo stesso un flusso di aria: in questo modo lo spazio sottostante rimane fresco, per poter rimanere all’aperto molte ore della giornata.
Inoltre la copertura delle lamelle è impermeabile e consente di far scivolare le acque piovane a terra facendole passare lungo il perimetro della struttura in virtù del sistema di drenaggio.
Pergole bioclimatiche: Ecobonus 2024
Come previsto dalla normativa dell’Ecobonus, l’installazione delle pergole bioclimatiche è agevolata dalla possibilità della detrazione del 50% dell’importo speso, comprensivo dei costi di progettazione e delle opere necessarie per la corretta funzionalità.
Requisiti
Le pergole bioclimatiche devono rispettare i seguenti requisiti:
- La pergola deve essere installata addossata all’edificio, quindi costituire un corpo unico
- Essere la protezione di una superficie vetrata
- Avere valore gtot minore od uguale a 0,3
- Esposizione deve essere da Est a Ovest.
Tetto massimo di spesa
In materia di importo massimo detraibile, l’Ecobonus è soggetto ai limiti determinati dal Decreto Costi massimi, il quale stabilisce che, per le schermature solari, non può essere maggiore 276 €/mq. Fra i costi detraibili possono essere aggiunte:
- le spese per il trasporto
- carico e scarico del materiale
- posa in opera
- prestazioni professionali
- Iva (solo per committenti privati).
Il secondo tetto di spesa è quello legato all’Ecobonus che, in questo specifico caso, ammonta a €120.000 e quindi, in considerazione dell’aliquota di detrazione pari al 50%, si tratta di €60.000 come importo massimo recuperabile.
Pergole bioclimatiche: Bonus ristrutturazione 2024
Un’altra agevolazione fruibile al momento in cui si installano le pergole bioclimatiche nel proprio spazio all’aperto, balcone, terrazzo o giardino che sia, è il Bonus ristrutturazione, in vigore ormai da tanti anni che, mediante la detrazione in dichiarazione dei redditi dell’importo speso, permette di vedersi rimborsato il 50% dell’importo speso, in rate di pari importo, in 10 anni.
Condizioni necessarie
Per aver diritto al bonus occorre effettuare un intervento di manutenzione straordinaria, ovvero uno o più lavori che richiedono il deposito di una CILA o SCIA presso l’ufficio tecnico del Comune in cui è situato l’immobile.
Siccome l’installazione delle pergole bioclimatiche è un’opera di edilizia libera, quindi senza la necessità di fare apposita richiesta, occorre effettuare un intervento che preveda una CILA o una SCIA, come potrebbe essere l’abbattimento di un muro interno piuttosto che l’innalzamento del tetto o qualunque opera che determini l’alterazione della figura iniziale dell’edificio.
In questo modo si può “agganciare” l’installazione della pergola al resto dei lavori.
Importo massimo
Il Bonus ristrutturazione prevede un tetto massimo di spesa, nel 2024, pari a €96.000. Questo significa che il massimo importo recuperabile sarà pari a €48.000.
Vantaggi
Questo bonus, rispetto all’Ecobonus, presenta il vantaggio di non dover rispettare alcun requisito prestazionale oltre a non essere soggetto al Decreto Costi massimi, ovvero l’importo massimo di €276,00 al mq .
Pergole bioclimatiche: Superbonus 2024

Le pergole bioclimatiche, perchè possano godere del Superbonus, devono rispondere ai medesimi requisiti richiesti nel caso dell’Ecobonus, per semplicità di lettura li ricordiamo
- La pergola deve essere installata addossata all’edificio, quindi costituire un corpo unico
- Essere la protezione di una superficie vetrata
- Avere valore gtot minore od uguale a 0,3
- Esposizione deve essere da Est a Ovest.
Tetto massimo di spesa
Oltre alle caratteristiche tecniche e all’installazione, le pergole bioclimatiche hanno un tetto di spesa massimo fissato in €276 al mq iva esclusa.
Come per gli altri interventi, la loro installazione deve essere utile al miglioramento di almeno due classi energetiche, secondo certificazione APE di un professionista abilitato.
Ma non è tutto. Occorre spiegare a quale categoria di interventi appartiene l’installazione delle pergole.
Pergole biocliomatiche: intervento trainante o trainato?

Gli interventi trainanti, dunque che beneficiano del Superbonus, sono i seguenti 3:
- cappotto termico, indicato nella terminologia tecnica come superfici opache verticali, orizzontali e inclinate relative l’involucro dell’edificio, purché con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale nei condomìni
- sostituzione impianti di climatizzazione invernale nelle abitazioni unifamiliari.
A questo punto, perché il beneficio sia completo, occorre effettuare almeno uno dei 3 lavori sopra indicati.
L’installazione di pergole bioclimatiche rientra dunque fra le opere definite come trainate.
Come sfruttarlo
A tal proposito, è utile ricordare che le modalità per sfruttare la speciale agevolazione è soltanto una, dopo che sono state abolite la cessione del credito e lo sconto in fattura, ovvero la detrazione in dichiarazione dei redditi in quote di pari importo, in 10 anni.
Beneficiari
I beneficiari della speciale aliquota sono:
- condomini
- persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari di proprietà o in locazione
- istituti autonomi case popolari (IACP)
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa
- ONLUS
- organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui all’articolo 6 della legge 11 agosto 1991, n. 266
- associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ad interventi su immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi
- associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano previsti dall’articolo 7 della legge 7 dicembre 2000, n. 383.
Requisito essenziale
Prima di fare salti di gioia, dobbiamo ricordare che i lavori svolti, per potersi vedere riconosciuto il diritto a godere del Superbonus è necessario che, devono consentire al termine il miglioramento di almeno 2 classi energetiche.
Tempistiche dei lavori
In base al momento in cui vengono avviati e conclusi i lavori, si ha diritto, per il Superbonus, alla detrazione in base a queste aliquote:
- 31 dicembre 2024 al 70%
- 31 dicembre 2025 al 65%
Modalità di pagamento
Le modalità di pagamento ammesse sono:
- chi non è titolare di reddito di impresa deve effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale, cosiddetto parlante;
- chi è titolare di reddito di impresa è esonerato dall’obbligo di pagamento mediante bonifico parlante. Potrà utilizzare anche altra modalità di pagamento (vietati i contanti), purchè fornisca altro tipo di documentazione idonea, come ricevuta del pagamento con bancomat o carta di credito.
In ogni caso, qualunque sia il metodo di pagamento, devono risultare chiare le seguenti informazioni:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
- il numero e la data della fattura.