IMU: si deve pagare quando la casa è senza luce e gas?

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

IMU 2023: si deve pagare l’Imposta Municipale Unica quando la casa ha le utenze di luce e gas staccate? In tal caso, è prevista una riduzione oppure l’esenzione? Vediamo cosa dice la legge e in quali casi non si deve pagare l’IMU. Le ultime novità.

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L’imposta municipale propria (IMU) è l’imposta che devono pagare tutti i proprietari di una prima casa di lusso (iscritta nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9) o di una seconda casa.

Ma cosa succede se le utenze di questa abitazione sono staccate? Sono previste agevolazioni nel caso in cui l’immobile non presenta contratti di fornitura?

Anche l’IMU, come altre imposte, prevede esenzioni, riduzioni ed esclusioni dal presupposto impositivo solo però in determinati casi. Analizziamo nello specifico il caso dell’immobile con utenze staccate. 

Seconda casa senza utenze luce e gas, si paga l’IMU?

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Se vi state interrogando sul pagamento dell’IMU su una casa senza utenze, arrivano cattive notizie. Non è prevista alcuna esenzione per le abitazioni che non hanno contratti fornitura, fatta eccezione per le case inagibili e inabitabili. Ricordiamo che un immobile viene definito inagibile o inabitabile quando non risulta idoneo all’uso cui è destinato per motivi di pericolo all’integrità fisica o alla salute delle persone. Inoltre non è possibile migliorare la sua situazione tramite lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria.

In questo caso è possibile ottenere una riduzione del 50% limitatamente però, al periodo dell’anno in cui sussistono queste condizioni. Inoltre, bisogna provare e accertare il diritto al regime agevolato tramite il perito del comune di pertinenza e attraverso un’autocertificazione Imu del proprietario. È importante precisare che se il Comune è a conoscenza dello stato di inagibilità dell’immobile, il proprietario ha diritto alla riduzione del 50% dell’imposta anche se non presenta la dichiarazione.

Quando, invece, la casa è solo disabitata ma agibile, il proprietario non ha alcun diritto alla riduzione dell‘Imposta Municipale Unica ed è soggetto al pagamento dell’importo pieno.

IMU, le novità: esenzione per immobili occupati

La legge di Bilancio 2023 in vigore dal 1° gennaio ha portato importanti novità anche in materia IMU. Nel dettaglio, la nuova disposizione prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta municipale propria per i proprietari di immobili occupati (quindi non utilizzabili né disponibili).

È possibile godere dell’agevolazione solo se è stata presentata regolare denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di violazione di domicilio e invasione di terreni o edifici o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.

Altra novità riguarda l’esenzione causa sisma prevista per i fabbricati ubicati nei comuni colpiti da forti terremoti. Nel dettaglio, gli eventi in oggetto sono:

  •  il terremoto del 2012 che ha colpito l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto
  •  il terremoto del 24 agosto 2016, registrati in Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.

Inoltre, i fabbricati che hanno diritto all’esenzione sono quelli oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, in quanto resi inagibili dal sisma. La proroga è valida fino alla ricostruzione e riacquisizione dell’agibilità degli edifici entro, e non oltre, il 31 dicembre 2023.