Comodato d’uso: registrazione gratis per profughi ucraini
Novità Comodato d’uso: il governo decide la registrazione gratuita del contratto quando la casa è concessa a profughi ucraini. Fino a quando è in vigore.
Lo scoppio del conflitto bellico in Ucraina ha portato alla fuga, mediante i corridoi umanitari, di migliaia di persone che, al momento, sono state distribuite fra i diversi paesi europei. Per alcuni, la fortuna di avere parenti già lontani da casa per motivi di lavoro, l’opportunità di essere ospitati in contesti famigliari.
Ma per tantissimi purtroppo, la collocazione è avvenuta in maniera random, cercando la sistemazione migliore seppur improvvisata.
Il Governo Italiano, per semplificare e rendere più agevoli questo particolare momento storico, è voluto venire incontro al cittadino italiano che si rende disponibile ad ospitare uno o più profughi ucraini in un appartamento disponibile.
La fresca novità, introdotta nel testo del decreto Bollette n. 17/2022 modificato in Commissione Ambiente e Attività produttive della Camera, prevede la registrazione del contratto di comodato gratuito con totale esenzione dell’imposta di registro di cui all’articolo 5, comma 4, parte prima della tariffa allegata al DPR n. 131/1986 e dell’imposta di bollo disciplinata dal DPR n. 642/1972 se in favore di profughi provenienti dall’Ucraina.
L’esenzione dall’imposta è prevista fino al 31 dicembre 2022, purchè gli atti di registrazione di contratti di comodato d’uso vengano stipulati nei confronti di:
- cittadini di nazionalità ucraina
- altri soggetti provenienti comunque dall’Ucraina.
In questo modo, chiunque intenda ospitare in maniera totalmente gratuita, spinto da un motivo di solidarietà ed umanità, non sarà sottoposto a tasse e balzelli, un modo per essere riconoscente senza pesare sulle tasche di chi è disposto a tendere la mano.
Il risparmio per chi vorrà concedere un immobile in dotazione corrisponde a 200 euro per le imposte di registro mentre l’imposta di bollo ha un costo di 16 euro per ogni quattro facciate scritte e comunque ogni 100 righe.
La registrazione del contratto di comodato non è mai obbligatoria, ma è una pratica diffusa che consente, soprattutto quando si intende favorire un famigliare concedendogli un appartamento per semplificargli la vita senza un aggravio di costi.
Secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, i comodati di beni immobili sono soggetti a registrazione se:
- redatti in forma scritta: la registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla data dell’atto
- in forma verbale, solo se enunciati in un altro atto sottoposto a registrazione.
La registrazione del contratto di comodato d’uso prevede di presentarsi presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate in possesso del modello 69, compilato in duplice copia.
In genere è richiesta anche la ricevuta di pagamento dell’imposta di registro e i contrassegni telematici relativi al bollo.
Per l’entrata in vigore della novità manca soltanto il via libera definitivo alla legge di conversione del decreto Bollette n. 17/2022.