Bonus sistemi di accumulo, è boom di richieste: domande per 33 milioni

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista

Bonus sistemi di accumulo, troppe domande per gli accumulatori collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili. Le richieste hanno quasi toccato i 33 milioni, ma il limite di spesa era stato fissato a 3 milioni. 

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Numeri da record per il bonus sistemi di accumulo, l’agevolazione che per le spese sostenute nel 2022 per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.

L’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle istanze validamente presentate dal 1° marzo 2023 al 30 marzo 2023, con riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, è risultato pari a 32.781.559 euro, a fronte di 3 milioni di euro di risorse disponibili, che costituiscono il limite di spesa.

È quanto si legge nel Provvedimento del 5 aprile 2023 del direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini. In sostanza, la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario che partiva dal 100% nel caso in cui l’ammontare richiesto fosse stato inferiore ai 3 milioni di euro, è pari al 9,1514% (3.000.000 / 32.781.559) dell’importo del credito richiesto.

Bonus sistemi di accumulo, numeri da record

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Ricordiamo che l’istanza per ottenere il beneficio andava compilata e inviata dal 1° marzo al 30 marzo 2023 esclusivamente con modalità telematiche, utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata direttamente dal contribuente o tramite un intermediario. È doveroso precisare che questo credito d’imposta non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale aventi ad oggetto le medesime spese. Quindi, una volta ottenuto, non sarà possibile optare per un’ulteriore detrazione.

Sistema di accumulo, cos’è e come funziona

Per Sistema di accumulo si intende l’insieme di dispositivi, apparecchiature e logiche di gestione e controllo, funzionale ad assorbire e rilasciare energia elettrica. Il funzionamento avviene in modalità continuativa in parallelo con la rete con obbligo di connessione di terzi o in grado di comportare un’alterazione dei profili di scambio con la rete elettrica (immissione e/o prelievo).

È possibile procedere con l’installazione di sistemi di accumulo su:

  • impianti solari termodinamici incentivati o che chiedono il riconoscimento degli incentivi
  • impianti solari fotovoltaici incentivati
  • impianti alimentati da fonte rinnovabile diversi dai fotovoltaici incentivati
  • impianti di produzione combinata di energia elettrica e calore costituiti da unità per le quali viene richiesto il riconoscimento del funzionamento come Cogenerazione ad Alto Rendimento e/o il riconoscimento dei Certificati Bianchi
  • impianti alimentati da fonte rinnovabile che accedono, nell’ambito del Ritiro Dedicato, ai prezzi minimi garantiti nel caso in cui l’energia elettrica è ritirata dal GSE o è commercializzata sul libero mercato
  • impianti di produzione che accedono allo Scambio sul Posto
  • impianti alimentati da fonte rinnovabile per i quali è richiesta l’emissione di Garanzie d’Origine.

Se vi state chiedendo come funziona il sistema di accumulo, vi sorprenderà scoprire che il processo non è poi così complesso. Si tratta di un processo che tende a sfruttare al meglio l’energia prodotta dal singolo impianto fotovoltaico, per utilizzarla nei momenti di maggiore fabbisogno e incrementare quindi l’autoconsumo.

Al mattino l’energia prodotta viene consumata nell’abitazione e quella prodotta in eccesso viene immagazzinata dall’accumulatore di energia solare. Nel pomeriggio, tutta l’energia elettrica in eccesso viene venduta all’interno della rete elettrica. Infine alla sera l’energia viene nuovamente utilizzata all’interno della casa per alimentare gli elettrodomestici. Qualora l’energia non dovesse essere sufficiente durante la notte, viene recuperata dalla rete elettrica.