Bonus montascale 2023: come funziona, importo, aliquote
Come godere dell’agevolazione nel 2023 delle detrazioni fiscali per installare il montascale nell’abitazione. Cosa sapere, la normativa in vigore. L’aliquota fiscale, come pagare, documentazione da conservare.

Il montascale è l’ausilio indispensabile per consentire alle persone di superare le barriere architettoniche, salendo e scendendo le scale senza avere alcun problema.
Il montascale a poltroncina deve risultare conforme alla direttiva macchine 2006/42/CE per poter essere venduto ed installato senza problemi. Devono avere una batteria che permette il suo utilizzo anche quando l’energia elettrica fosse assente per un blackout od un problema all’impianto elettrico.
Il motore deve essere presente all’interno del montascale in maniera tale da permettere il passaggio alle persone in piedi.
Acquisto di un montascale: normativa

Risulta necessario approfondire la materia, per fare chiarezza su di un intervento che consente di abbattere le barriere architettoniche e rende più semplice la vita domestica.
La prima legge in materia fu la numero 13/1989, con la quale si stabiliva l’erogazione di fondi per l’installazione di montascale e piattaforme elevatrici. La detrazione IRPEF in quel caso era pari al 19% sull’intero importo della spesa sostenuta, ma usufruibile soltanto per chi presentasse “una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa, tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.
Arriverà poi la legge n. 449 del 1997 a consentire a chiunque, nella misura del 19% ad aver diritto alle detrazioni per l’installazione di attrezzature che possano contribuire al superamento delle barriere.
Se nel caso del singolo individuo è più semplice, in quanto basterà allegare la documentazione attestante i lavori effettuati al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Nel secondo caso, invece, è obbligatoria la delibera dell’assemblea condominiale con la maggioranza dei millesimi, a cui farà seguito la ripartizione della spesa fra i vari condomini da parte dell’Amministratore.
Detrazione fiscale montascale 2023: aliquota e periodo
L’agevolazione fiscale consiste nell’anno solare 2023, in una detrazione IRPEF del 75% delle spese sostenute per l’acquisto ed installazione di un montascale al fine di consentire l’abbattimento delle barriere architettoniche.
La detrazione viene effettuata in 5 rate annuali di pari importo.
Ad esempio, se la spesa per l’acquisto ed installazione di un montascale è pari a €4.000 nel 2023, la detrazione ammessa è pari al 75% della spesa, ovvero €3.000.
Pertanto la quota detraibile in dichiarazione dei redditi sarà fissata in rate di €600 per 5 anni consecutivi, a partire dalla dichiarazione dei redditi che verrà effettuata nel 2024.
Importo massimo
Diversi gli importi massimi stabiliti dalla normativa:
- €50.000 euro per case e appartamenti residenziali presenti in condomini e immobili con più famiglie, con accesso indipendente
- €40.000 euro moltiplicati per gli appartamenti nei condomini che ospitano dalle 2 alle 8 cellule immobiliari
- €30.000 euro moltiplicati per gli appartamenti che compongono residence e condomini con più di 8 unità familiari.
Opzioni
La detrazione 75% in dichiarazione dei redditi non è l’unica opportunità. Il cliente può infatti scegliere fra altre 2 alternative:
- sconto in fattura 75%, quindi pagando unicamente al fornitore il restante 25%. Sarà poi l’azienda stessa ad operare per recuperare la somma sotto forma di crediti fiscali
- cessione del credito 75% ad istituti bancari.
Per quanto riguarda queste due opzioni, occorre valutare che:
- lo sconto in fattura prevede una trattativa con l’azienda che provvede ad installare il montascale, in quanto il vantaggio di ottenere immediatamente uno sconto al momento del pagamento viene concesso “lasciando” al fornitore qualche punto percentuale (ad esempio, 65% di sconto invece che 75%)
- la cessione del credito avviene in favore di un istituto bancario che, per sostenere i costi della pratica, chiede in cambio una parte (esempio: viene ceduto il 70%, lasciando il 5% alla banca)
Eccezioni
Considerato che tale intervento, ovvero l’installazione di un montascale all’interno dell’abitazione, è per la gran parte dei casi operata in favore di persone molto anziane, la normativa in materia, per quanto riguarda il periodo della detrazione, si modifica.
Le persone in età comprese tra i 75 e i 79 anni possono procedere alla detrazione in 5 anni mentre nel caso di età superiore agli 80 anni il periodo si riduce ulteriormente a 3 anni.
Periodo
La detrazione è relativa ad interventi effettuati nell’anno solare 2023, dunque dal 1° gennaio fino al 31 dicembre compresi.
Bonus solo per disabili?
Attenzione: non è obbligatoria, come ribadito più volte dall’Agenzia delle Entrate, la residenza un individuo disabile nell’appartamento o nell’edificio oggetto dei lavori per godere dell’aliquota 75%.
Bonus montascale 2023: alternative
Il Bonus montascale con l’aumento al 75% dell’aliquota per la detrazione si aggiunge ad altre due opportunità già presenti e tuttora in vigore:
- Bonus ristrutturazione 50% per interventi di rinnovamento e rifacimento di uno o più ambienti
- Superbonus 90% nel caso in cui l’installazione sia abbinata ad interventi trainanti. In questo modo, l’acquisto del montascale sarebbe addirittura gratuito.
Bonus montascale 2023: modalità di pagamento
Requisito importante è che i pagamenti vengano effettuati in modo che rimangano tracciati, ovvero mediante un bonifico parlante, postale o bancario, sul quale risultano:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
- numero, data ed importo della fattura (o più se l’intervento è stato eseguito in modi e tempi diversi)
- codice fiscale del beneficiario della detrazione
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Detrazione fiscale montascale 2023: documentazione
Effettuate le opere e relativi pagamenti, occorre aver cura della documentazione da presentare al professionista abilitato od al CAF in sede di dichiarazione dei redditi.
Più precisamente è obbligatorio conservare:
- ricevuta del bonifico
- documentazione di addebito sul conto corrente
- fatture di acquisto ed installazione, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.