Antifurto per la casa: come avere l’IVA 10% sull’acquisto
Pronti per le vacanze: chi baderà alla vostra casa durante l’assenza? Il problema sicurezza domestica è un tema importate in questo periodo. Ecco arrivare l’opportunità di installare un un sistema antifurto con un IVA speciale.
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Proteggere la propria casa è da sempre un priorità per la famiglia media italiana e nel periodo estivo, nel momento in cui le città si svuotano e si parte per le meritate ferie, si ha sempre un pò di timore a lasciare l’abitazione sguarnita, temendo le incursioni dei topi di appartamento che potrebbero appropriarsi degli aver personali oltre che si violare il domicilio, sentendosi moralmente offesi.
In soccorso delle famiglie ecco una serie di normative interessanti, sopratutto una che consente di risparmiare al momento in cui si effettuano investimenti a protezione della casa.
Tra le tante opportunità, si può godere di un’agevolazione IVA al 10% sul totale delle spese per i lavori di sicurezza. Ecco come funziona l’incentivo e cosa fare per poterne usufruire.
IVA agevolata sistemi antifurto: cosa sapere
I sistemi antifurto per garantire la sicurezza della propria casa ed esistenti in commercio prevedono tantissime tipologie. Con la nuova agevolazione fiscale tutti i contribuenti possono beneficiare di una detrazione del 50% sul costo totale per le spese di installazione, acquisto e progettazione di un sistema di antifurto con un tetto massimo di spesa che ammonta a 96.000 euro.
Oltre alla detrazione IRPEF, che rientra nel più ampio Bonus Ristrutturazione tutti i contribuenti possono beneficiare di un‘IVA agevolata al 10% che viene applicata su uno dei molteplici componenti tra cui:
- Sensori
- Telecamere
- Sirene
- Rilevatori.
Per poter godere dell’IVA agevolata, è sufficiente fare richiesta all’installatore, il quale procede ad applicarla direttamente in fattura per gli interventi ammessi. Fondamentale non fare confusione, in quanto occorre comprendere quali sono gli elementi su cui l’agevolazione può essere applicata; il consiglio è di consultare, in caso di dubbi, il sito dell’Agenzie delle Entrate.
Facciamo un esempio: se il contribuente prevede una spesa totale pari a 10.000 euro, divisa tra materiale e prestazione lavorativa, l’IVA agevolata viene applicata soltanto sulla componente lavoro ( ad esempio pari a 4.000 euro),mentre il restante importo, godrà dell’aliquota ordinaria al 22%.
Il “bonus antifurto” riguarda tutti i sistemi antiintrusione, oltre alle misure preventive contro gli atti illeciti come sono porte blindate, vetri antisfondamento e videosorveglianza.
In merito a questi ultimi, l’incentivo non copre tutte le spese legate a contratti di videosorveglianza che vengono stipulati da istituti specializzati.
Per poter accedere all’incentivo fiscale, sarà fondamentale che la documentazione relativa agli interventi venga correttamente conservata e accettarsi che tutti gli interventi effettuati rispettino quella che è la normativa vigente.
L’incentivo prevede un’agevolazione sulla quota dell’IVA pari al 10%, abbinata alla possibilità di detrarre, in fase di dichiarazione fiscale, il 50%. Le detrazioni sono ripartite in quote eguali in 10 anni, un’aiuto fondamentale per poter investire sui sistemi che garantiscano la massima tranquillità all’interno dell’ambiente domestico.

