Accensione riscaldamento Campania 2025/2026: calendario, orari, temperature
Quando è possibile accendere il riscaldamento in Campania? Quali sono le regole, gli orari e le date da rispettare? Diamo un’occhiata al nuovo calendario di accensione dei termosifoni previsto per l’inverno 2025/2026 nelle città: Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno.
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E’ tempo di conoscere quando si potranno accendere i caloriferi? Dipende dalla regione in cui abiti, dato che l’Italia, come noto, vanta condizioni climatiche così diverse da Nord a Sud che nello stesso giorno, viaggiando in auto o in aereo, ci si può ritrovare a dover indossare piumino ed abiti pesanti alla partenza per poi ritrovarsi in bermuda all’arrivo. Conosciamo allora il calendario dell’accensione e spegnimento del riscaldamento per l’inverno 2025/2026.
Le regole da rispettare relative all’accensione e spegnimento dei caloriferi e il numero massimo di ore giornaliere sono legati alla fascia climatica di appartenenza.
L’Italia è divisa in 6 zone climatiche:
- Zona A: dal 1° dicembre al 15 marzo – 6 ore al giorno
- Zona B: dall’ 1° dicembre al 31 marzo – 8 ore al giorno
- Zona C: dal 15 novembre al 31 marzo – 10 ore al giorno
- Zona D: dal 1° novembre al 15 aprile – 12 ore al giorno
- Zona E: dal 15 ottobre al 15 aprile – 14 ore al giorno
- Zona F: nessuna limitazione
Come è facilmente intuibile, le zone climatiche italiane sono associate alle prime lettere dell’alfabeto in ordine crescente di rigidità:
- A (<600 Gradi Giorno)
- B (600 – 900 GG)
- C (901 – 1400 GG)
- C (901 – 1400 GG)
- D (1401 – 2100 GG)
- E (2101 – 3000 GG)
- F ( >3000 GG).
Ma a quale zona climatica appartiene la Regione Campania, quali sono gli orari da rispettare per l’accensione degli impianti di riscaldamento e per quanto tempo è consentito tenere accesi i termosifoni?
Riscaldamento Campania: calendario accensione 2025/2026

La Regione Campania è divisa tra zona C e D. Nel dettaglio:
- Napoli: C
- Avellino: D
- Benevento: C
- Caserta: C
- Salerno: C
Nella fascia climatica C, l’accensione dei riscaldamenti avverrà il 15 novembre 2025 mentre lo spegnimento è calendarizzato il prossimo 31 marzo 2026. Nella zona climatica D, invece, i termosifoni potranno essere accesi dal 1° novembre 2025 al 15 aprile 2026 per un massimo di 12 ore giornaliere.
V i sono però alcuni comuni che, trovandosi nella fascia climatica E, possono accendere i termosifoni molto prima, ovvero a partire dal prossimo 15 ottobre e più precisamente sono:
- Gallo Matese, Letino, Roccamonfina, San Gregorio Matese, Valle Agricola (Caserta)
- Baselice, Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelvetere in Val Fortore, Circello, Colle Sannita, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, Morcone, Pietraroja, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio La Molara, San Marco dei Cavoti, Santa Croce del Sannio (Benevento)
- Andretta, Aquilonia, Ariano Irpino, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Carife, Castel Baronia, Castelvetere sul Calore, Chiusano di San Domenico, Flumeri, Frigento, Gesualdo, Greci, Grottolella, Guardia Lombardi, Lacedonia, Montacuto, Montecalvo Irpino, Montefalcione, Montefredane, Montefusco, Montemarano, Montemiletto, Monteverde, Morra de Sanctis, Musco, Ospedaletto d’Alpinolo, Parolise, Pietrastornina, Rocca San Felice, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Savignano Irpino, Scampitella, Senerchia, Sturno, Summonte, Teora, Torella dei Lombardi, Torrione, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Volturara Irpina, Zungoli (Avellino)
- Acerno, Castelnuovo di Conza, Colliano, Gioi (Salerno)
Riscaldamento in Campania: deroghe
Le disposizioni non si applicano:
- agli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici
- alle sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali;
- agli edifici adibiti a scuole materne e asili nido
- agli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili
- agli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
Inoltre, è doveroso precisare che in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.
Per chi non rispetta le seguenti disposizioni, sono previste sanzioni a carico del responsabile dell’impianto, del terzo responsabile e del conduttore connesse con l’omesso controllo degli impianti di climatizzazione.
