Vernice riscaldante: la pittura al grafene che riscalda e riduce i consumi

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Giornalista
Tempo di lettura: 5 minuti

È stata presentata a Genova una nuova vernice riscaldante. Una tecnologia innovativa che promette un futuro senza caloriferi, più efficiente e sostenibile.

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Vernice riscaldante: la pittura al grafene che riscalda e riduce i consumi
Photo by bidvine – Pixabay

Il settore dell’edilizia è in forte crescita quando si parla di innovazioni in ambito di sostenibilità. Se fino a qualche anno fa si trattava del più arretrato in ambito di transizione, negli ultimi anni non mancano sviluppi incredibili.

Una delle ultime novità è la vernice riscaldante, una pittura al grafene che porta la firma italiana. Il progetto è stato sviluppato da BeDimensional, spin-off dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova.

Presentata il 30 luglio 2025, questa innovativa soluzione consente di trasformare pareti, soffitti o pannelli edilizi in superfici radianti riscaldanti, sostituendo completamente caloriferi, pompe di calore o altri impianti ingombranti.

Un sistema, quello alla base di questa vernice, abbastanza semplice, ma che sorprende per il risparmio in ambito energetico.

Vernice riscaldante: come funziona la pittura al grafene

Vernice riscaldante: la pittura al grafene che riscalda e riduce i consumi
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Alla base del sistema della vernice riscaldante c’è l’effetto Joule che consente la conducibilità termica ed elettrica del grafene. La vernice, una volta collegata a elettrodi in rame alimentati a bassa tensione, genera calore quando attraversata da corrente elettrica. Il calore si diffonde tramite infrarossi a onde lunghe, riscaldando non l’aria ma direttamente le superfici e i corpi nell’ambiente, con un effetto simile a quello dei raggi del sole.

Secondo i test condotti dall’Università di Genova, la pittura al grafene garantisce una temperatura superficiale oltre i 110°C con un consumo medio di appena 35 Watt per metro quadrato, contro i 100-150 W al metro quadrato dei sistemi tradizionali a pavimento. Questo consente un risparmio energetico medio del 40% rispetto ai radiatori convenzionali.

Le simulazioni su scala edilizia hanno dimostrato che il sistema risulta competitivo anche rispetto agli impianti radianti alimentati da pompa di calore, registrando consumi annui e costi operativi inferiori. Inoltre, l’assenza di componenti meccaniche come caldaie, pompe e ventilatori, significa zero manutenzione, con un impatto positivo nel lungo termine anche sul piano economico.

La praticità della pittura al grafene è nella sua applicazione. Questa si stende infatti come una normale vernice utilizzando pennelli o rulli. Non richiede opere murarie invasive e può essere usata su cartongesso, PVC, poliuretano, laterizio o calcestruzzo, rendendola ideale sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni. Per garantire sicurezza ed efficienza, BeDimensional consiglia l’applicazione a soffitto, dove la distribuzione del calore è più uniforme e il rischio di contatto con superfici calde è minimo.

Il riscaldamento diretto delle superfici aiuta a prevenire muffe e condensa in ambienti come bagni, cucine e seminterrati. Inoltre, la tecnologia contribuisce al comfort acustico, riducendo il riverbero sonoro, e libera spazio eliminando caloriferi e convettori.

Un futuro sostenibile, ma ancora da studiare

Vernice riscaldante: la pittura al grafene che riscalda e riduce i consumi
Photo by bidvine – Pixabay

La pittura al grafene è compatibile con gli obiettivi europei di transizione energetica. Il risparmio del 40% rispetto ai radiatori tradizionali, l’assenza di emissioni dirette e la perfetta integrazione con impianti fotovoltaici la rendono una soluzione ecologica e innovativa. Al momento, BeDimensional non produce direttamente la pittura, ma è alla ricerca di partner per la produzione e distribuzione industriale. Questo spiega l’assenza di un prezzo ufficiale al momento della presentazione.

Sono inoltre da considerare ancora delle piccole difficoltà relative alla vernice riscaldante. Per esempio, la tecnologia sembra meno efficace in edifici non ben isolati termicamente. In una casa con pareti sottili e dispersione elevata, i 35 W al metro quadrato potrebbero quindi non bastare.

Anche al fatto che le superfici possano raggiungere oltre 110°C solleva dubbi sulla sicurezza, soprattutto in ambienti frequentati da bambini. Tuttavia, l’installazione a soffitto e l’uso di sistemi di controllo della temperatura possono mitigare questi rischi.

Vernice riscaldante: immagini e foto

La pittura al grafene sviluppata da BeDimensional rappresenta una svolta potenziale nel settore del riscaldamento domestico. Con ulteriori validazioni sul campo e un piano industriale strutturato, questa tecnologia potrebbe cambiare il modo di pensare il comfort termico nelle case.