Pannelli sottili: la rivoluzione tecnologica li rende più sottili di un foglio

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

La rivoluzione tecnologia continua a progredire e ci presenta finanche pannelli sottili. La scoperta arriva dal MIT e promette di portare a un nuovo livello l’efficienza energetica derivante da fonti alternative.

Pannelli sottili: l’avvento 2.0 doppio come un foglio
Photo by andreas160578 – Pixabay

La rivoluzione green sta cambiando ogni giorno le nostre vite, o almeno così dovrebbe essere. Il nostro pianeta è in preda ad una crisi ambientale che ha alterato le temperature e stravolto la Terra in una pluralità di modi differenti.

È arrivato il momento di fermare questa crisi climatica, che ormai mette a dura prova il nostro ecosistema da oltre due decenni. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a grandi passi in avanti anche in termini di progettazione e sperimentazione di nuovi mezzi e oggetti.

L’obiettivo è proprio quello di impattare il meno possibile sull’ambiente, fornendoci però ugualmente alternative al pari di tutti quegli strumenti tradizionali ed inquinanti. Ecco quindi che, anche ciò che pensavamo essere già perfetto, subisce trasformazioni di grande rilievo.

Pannelli sottili: come si ottiene e quanta energia produce

Pannelli sottili: l’avvento 2.0 doppio come un foglio
Photo by mrganso – Pixabay

L’ultima creazione incredibilmente all’avanguardia nasce proprio nel Dipartimento di ingegneria elettrica del MIT (Massachusetts Institute of technology), dove, un consistente numero di ingegneri ha progettato i primi pannelli solari sottili come un foglio di carta.

Si tratta letteralmente di celle solari dallo spessore quasi impercettibile e per questo stampabili su un qualunque tipo di superficie. Questo strumento rappresenterebbe la svolta, perché ci permetterebbe di ovviare il problema causato dall’ingombro di pannelli solari doppi e pesanti usati fino ad oggi. Sarebbero infatti utili come installazioni dei tetti per non appesantire la struttura.

Si tratta di vere e proprie celle solari dallo spessore di un foglio di carta e per questo leggere come una piuma, ma in grado di rivoluzionare la produzione di energia elettrica da sfruttare in ambito urbano.

Queste possono essere applicate nei luoghi più disparati, dalle tende, alle vele delle barche, fino ai teli impiegati durante operazioni di soccorso in caso di disastri e alle ali dei droni essenziali per ottimizzare l’autonomia di volo. Al pari dei tradizionali pannelli solari producono una grande quantità di energia elettrica da utilizzare all’occorrenza.

Nel MIT, gli ingegneri le hanno realizzate utilizzando inchiostri elettronici e un processo di stampa simile a quello utilizzato per decorare le t-shirt. Per rendere possibile l’uso di queste celle hanno infatti scelto un materiale chiamato “Dyneema Composite Fabric” ultra leggero, flessibile ma anche resistente. Proprio questo materiale rende le celle resistenti e durature.

Anche la quantità di energia prodotta stupisce e un confronto può essere più efficiente di tante parole. Ci basterà pensare che con un’istallazione di 800 W di questa tipologia di pannello, si ridurrebbe di circa 20 kg il peso sul tetto rispetto alla quantità di pannelli tradizionali utilizzati per produrre la stessa quantità di energia. Ciò nonostante, va ricordato che l’obiettivo principale degli scienziati non è quello di sostituire i pannelli solari tradizionali, ma bensì quello di rendere l’energia solare più accessibile e quindi a portata di un numero più elevato di persone, rendendola quindi molto più semplice da sfruttare.

Come si producono e cosa accadrà in futuro

Pannelli sottili: l’avvento 2.0 doppio come un foglio
Photo by andreas160578 – Pixabay

Per quanto riguarda la produzione vera e propria di queste celle, i ricercatori hanno iniziato il processo stampando gli elettrodi su una lastra di plastica piatta che è stata poi a sua volta incollata al Dyneema. Hanno poi continuato staccando il tessuto, che ha raccolto gli elettrodi, e che poi ha poi rilasciato una lastra di plastica pulita.

In prospettiva del futuro si auspica che la realizzazione di strumenti fotovoltaici, così come il suo impiego, possa essere proprio ampliata e velocizzata quanto la stampa di un foglio di carta di giornale. E, soprattutto con l’aumento della domanda di energia green e rinnovabile, questo obiettivo sembrerebbe essere sempre più raggiungibile e realizzabile.