Milano Design Week: Natural Material Studio crea i Brick Textiles, tessuti realizzati con mattoni

Autore:
Tiziana Morganti
  • Giornalista

La Natural Material Studio, insieme alla designer Zuzanna Skurka, hanno dato vita ad un’installazione utilizzando dei morbidi tessuti biologici realizzati con dei mattoni in eccedenza.

Particolare delle stoffe realizzate con mattoni.
Photo by Natural Material Studio

La piattaforma espositiva itinerante Alcova ospita alla settimana del Design a Milano Brick Textiles.  Si tratta di un progetto particolarmente innovativo e la sua realizzazione si deve a Natural Material Studio.

Questo, collaborando con la designer e ricercatrice polacca Zuzanna Skurka, ha dato forma a dei tessuti ricavati niente meno che da mattoni riutilizzati e classificati come rifiuti dopo i progetti di demolizione.

Ma com’è stato possibile questa trasformazione così particolare? Per arrivare al prodotto finale, ossia ai tessuti, è stata creata una combinazione particolare proprio tra mattoni frantumati legati tra loro dal Procel. Dietro questo nome si nasconde una bioplastica compostabile a base di proteine, ammorbidente naturale e pigmenti. Una soluzione che è stata progettata e realizzata dallo stesso Natural Material Studio.

La realizzazione dei tessuti

Uno dei teli realizzati con mattoni.
Photo by Natural Material Studio

Caratterizzati da una tonalità decisamente rossastra, i tessuti sono stati divisi in grandi lastre. Queste, tagliate grossolanamente, pendono sospese dal tetto su barre di metallo in uno degli ambienti di Alcova per formare un’installazione dall’estetica drammatica grazie anche all’illuminazione che viene dai lucernari.

Per riuscire ad ottenere questo effetto e, soprattutto, creare il tessuto, Natural Material Studio e Skurka hanno attinto alle tradizionali tecniche di tessitura. Il tutto, poi, è stato rifinito attraverso l’inserimento in una matrice biomateriale.

L’elemento essenziale in questa lavorazione, comunque, è rappresentato proprio dall’utilizzo dei mattoni. Alla loro presenza, infatti, si deve la forza del materiale, il suo colore e la consistenza. Questi, poi, contribuiscono anche a creare su ogni lastra dei motivi a vortice unici. La loro produzione è assolutamente casuale e avviene durante il processo di colata fluida.

Quando pensiamo al mattone visualizziamo quasi sempre  un muro solido, rigido e strutturato – ha spiegato Hvillum di  Natural Material StudioIn questo caso, però, abbiamo dovuto e voluto rendere un elemento di architettura più flessibile e fluido. Eravamo molto curiosi di capire come questo progetto potesse evolvere andando a semplificare e rendere traslucido un elemento sicuramente più compatto.

Il futuro del materiale

Installazione ad Alcova a Milano.
Photo by Natural Material Studio

Il tessuto creato ed utilizzato per questa installazione ha dimostrato di essere anche particolarmente resistente all’acqua. Anche per questo motivo, dunque, è già stato utilizzato da alcuni architetti d’interni. Nello specifico la sua funzione fino ad ora è stata quella di divisorio. Un’applicazione che lo studio vorrebbe sicuramente ampliare nel prossimo futuro. Nello specifico la speranza è che possa andare a formare addirittura delle pareti intere. Un risultato che impiegherà ancora del tempo per essere raggiunto ma che non è poi così lontano. Almeno secondo l’idea e le prospettive di Natural Material Studio.

Il modo in cui costruiamo e il modo in cui viviamo nell’ambiente ci modella. Questo vuol dire che possiamo e dobbiamo  realizzare un biomateriale più flessibile e organico. In questo modo iniziamo ad esplorare un territorio nuovo ma assolutamente stimolante.

Lo specialista dei materiali, poi,  ha spiegato che Brick Textiles intende salvare qualcosa dal passato e proporre nuovi modi di pensare a una risorsa esistente.

Stiamo sviluppando nuovi materiali, quindi non sappiamo ancora tutto su di loro e questa è la bellezza e l’onestà di ciò.