Addio caldo estivo con il legno che si raffredda al sole
L’Università di Cambridge sta sperimentando uno speciale materiale derivato del legno che potrebbe permetterci di tenere a bada il caldo in modo molto efficace e di spegnere definitivamente il condizionatore. Ecco tutti i dettagli e quello che sappiamo finora.

Il cambiamento climatico è ormai in atto e, oltre a rivedere e ripensare i comportamenti individuali e collettivi nei riguardi dell’ambiente, è necessario studiare nuovi materiali che possano proteggerci dall’innalzamento delle temperature e permetterci, in qualche modo, di risparmiare sull’aria condizionata in vista dell’estate.
Una soluzione al caro bollette potrebbe arrivare direttamente dall’Università di Cambridge e, in particolar modo, dalla sperimentazione di un nuovo materiale speciale che deriva dal legno con capacità a dir poco uniche.
Scopriamo insieme tutti i dettagli relativi al legno “colorato” che potrebbe davvero rivoluzionare le nostre abitudini.
Legno e nanocristalli: un binomio prezioso

Un team di ricercatori dell’Università di Cambridge sta portando avanti la sperimentazione di un nuovo materiale, molto simile al legno nella struttura ma con una caratteristica a dir poco eccezionale: sotto la luce diretta del sole non si riscalda, ma addirittura si raffredda.
Si tratta, nello specifico, di un materiale ottenuto dalla sovrapposizione di nanocristalli e di un foglio riflettente ricavato da un derivato della cellulosa, denominato etilcellulosa. Esistono più varianti di questo particolare materiale colorato – al momento disponibile in rosso, verde e blu – che, a seconda di come vengono disposti i nanocristalli, hanno una temperatura nettamente inferiore alla media.
I vantaggi
Questo innovativo materiale in fase di test è risultato 3°C più freddo rispetto alla temperatura esterna. Ciò fa sì che, qualora la messa in produzione del nuovo legno ai nanocristalli dovesse effettivamente andare in porto, potrebbe esserci una nuova tangibile possibilità di riuscire ad abbassare la temperatura interna degli edifici proteggendoli e schermandoli dal caldo.
La conseguenza, com’è facile intuire, è un ambiente più fresco e un minore utilizzo dell’aria condizionata e dei climatizzatori, fattori che porterebbero a un risparmio notevole sulla bolletta della luce.
Sappiamo bene da tempo che il legno è un ottimo termoisolante, ma questa scoperta dell’Università di Cambridge potrebbe avere un ruolo decisivo. Per il momento, non esistono ulteriori informazioni circa la reale produzione su larga scala del nuovo legno colorato ai nanocristalli ma, come ormai accade sempre più spesso quando si parla di nuovi materiali, lo scenario è aperto e in costante evoluzione. Le case in legno, d’altronde, sono già una realtà consolidata, e chissà cosa potrebbe accadere ancora.