Tavoli da pranzo: sottili ma robusti

Autore:
Ali Filippini
  • Giornalista

Solidità e resistenza in pochi millimetri: una rassegna di nuovi tavoli “sottilissimi” in diversi materiali e sempre personalizzabili.

Tavoli da pranzo: sottili ma robusti
Alamo, Lema

Il tavolo da pranzo possiede un’indole architettonica che di volta in volta è declinata dai progettisti esaltandone le caratteristiche strutturali ma anche compositive. Se le forme sono come sempre molteplici, le proporzioni cambiano in virtù dell’alleggerimento dei piani: sempre più sottili ma resistenti e trattati con finiture anche sorprendenti.

Il legno cede il passo a metalli patinati o resine dai colori inafferrabili; persino il vetro si presenta per quello che non è – ovvero delle sottili lastre di marmo – o è usato in versione semi opaca con lavorazioni che filtrano la luce in modo particolare.

Design grafico, equilibrio estetico e abbinamenti materici accomunano queste variazioni sul tema del grande tavolo da pranzo, anche in versione allungabile, per ospiti inattesi.

Tavoli da pranzo: sottili ma robusti
Gatwick, Molteni

La seduzione dei materiali

Tavoli da pranzo: sottili ma robusti
Gatwick, Molteni

Rodolfo Dordoni, con Gatwick di Molteni, immagina di posare dei piani rettangolari od ovali, in marmo o in uno speciale rivestimento in eucalipto ad effetto intarsio, su un’elegante struttura in alluminio, ritorta e incrociata, che ricorda un’elica o una pala d’elicottero.

Lo stesso autore, stavolta per Cassina, con Longplane offre una sua personale interpretazione del tavolo allungabile, la cui forma longilinea è esaltata quando aperta: il piano d’appoggio è connesso alla struttura in legno massello da abbinare in versione legno per una versione monomaterica, o, a contrasto, in versione marmo o metallo striato.

E punta su un effetto elegantemente decorativo anche Alamo, di David Lopez Quincoces per Lema, dove struttura e piano sono elegantemente asciutti e ridotti al minimo, potenziati dall’accostamento di materiali diversi: la base in metallo verniciato bronzo patinato e il piano, ad effetto seminato, in stratificato di alluminio dalla speciale finitura in resina, polvere di marmo pigmentata e scaglie di metalli.

Tavoli da pranzo materici: foto e immagini

 

 

 

Il ritorno del cemento

Tavoli da pranzo: sottili ma robusti

Rivive ancora una volta la maestria del grande designer Angelo Mangiarotti grazie alla riedizione di un tavolo disegnato nel 1957 insieme a Bruno Morassutti.

Agapecasa (la linea espressamente dedicata a Mangiarotti) realizza in serie quel che era nato come pezzo unico per l’arredo di un centro culturale svizzero. La particolarità di Club 44 è il suo sostegno troncoconico in cemento (in origine era beola) su cui spicca la superficie grafica del piano, disponibile in forme quadrate, ellittiche, tonde o rettangolari, distanziato da una struttura in acciaio.

Sempre in cemento è la base del tavolo Arcano, di Maurizio Manzoni per Cantori anche questo spiccatamente architettonico nelle sue forme. Il panettone in cemento, che ricorda i dissuasori dell’arredo urbano, è cinto da tubolari metallici e sostiene il piano sottile in legno o decorato in peltro con una lavorazione a tornio concentrica dall’effetto a spirale.

Tavoli da pranzo vetro e marmo: foto e immagini

La resistenza del vetro

Tavoli da pranzo: sottili ma robusti
Stratum, Lago

Vetro o marmo? Le apparenze possono ingannare tanto che nei tavoli Stratum di Lago, disegnati da Daniele Lago, la composizione geometrica rotonda o squadrata è frutto dell’unione di sottili pannelli di uno speciale vetro, XGlass, che grazie alla stampa digitale può evocare visivamente il marmo. L’impercettibile spessore delle gambe, sottili ma estremamente robuste, lascia permeare la luce conferendo luminosità alla stanza.

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La versione rotonda guadagna armoniosità con il candore dorato della finitura bianca mentre quella in nero lucido conferisce carattere e un tocco glamour all’ambiente.

E sorprendentemente robusto, anche se fatto in vetro, è il tavolo Simoon di Patricia Urquiola per Glas declinato anche in versione consolle e scrittoio. La collezione è realizzata con lastre incollate tra di loro di un cristallo ultraleggero la cui superficie, ricca e decorativa, al posto di essere trasparente è composta di una speciale graniglia in vetro di Murano macinato in colori che rimandano alle pietre: ametista, blu chiaro e topazio.

Tavoli da pranzo in vetro e marmo: foto e immagini

Strutture lignee

Tavoli da pranzo: sottili ma robusti
Ambrosiano, Zanotta

I designer dello studio Mist-o (Tommaso Nani e Noa Ikeuch) rileggono con Ambrosiano di Zanotta la tipologia classica del tavolo a cavalletto. Armati di ingegno e solo quattro componenti – due cavalletti, due traversi, otto viti e un piano posizionato a filo, facili da assemblare e disassemblare – ottengono versioni diverse sia per la casa che per l’ambiente di lavoro.

Gli stessi progettisti con Caribou di Frag realizzano un tavolo composto da quattro gambe a Y, ispirate a degli elementi architettonici dell’architetto Carlo Scarpa, rese preziose dal bordo raggiato e una sottile anima in metallo a sostenere il piano. Torii di Matteo Zorzenoni per Novamobili è costituito invece da una struttura con elemento centrale a forma di T rovesciata che si unisce morbidamente al piano e rimanda agli antichi portali d’accesso dei templi giapponesi.

Il tavolo si può personalizzare con diversi abbinamenti materico-cromatici: dal marmo alla pietra lavica, in finitura legno o in colori laccati opachi per esaltarne la natura grafica.

Tavoli da pranzo lignei: foto e immagini

Tavoli da pranzo sottili: foto

È il fulcro della convivialità e spicca per flessibilità dimensionale e ricchezza materica: una rassegna degli ultimi tavoli da pranzo accomunati da piani sempre più ridotti nello spessore e dalla leggerezza visiva.