Riscoprire la Toscana più autentica

Autore:
Daniela Giambrone
  • Giornalista

Poco distante da Volterra, un resort a 5 stelle prende a prestito i colori delle colline toscane e reinterpreta lo stile delle country house.

Riscoprire la Toscana più autentica
Foto Alessandro Moggi

Siamo a pochi chilometri da San Gimignano, una fra le destinazioni più affascinanti della Toscana. Tra colline con filari di vigneti e ulivi a perdita d’occhio trova il suo posto l’hotel 5 stelle Toscana Resort Castelfalfi, recentemente rinnovato per mano di Chiara Caberlon ed Ermanno Caroppi, gli architetti dello studio associato CaberlonCaroppi Italian Touch Architects, con basi a Milano e Fermo, nelle Marche. Formato da un edificio principale contemporaneo e da un’antica tabaccaia – dispone di 151 tra camere, suites e ville – il resort coniuga passato e presente con equilibrio ed eleganza.

La struttura, un omaggio alle eccellenze del territorio

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Foto Mattia Aquila

Il complesso più moderno sorge a pochi passi dal borgo medievale ed è costituito da più blocchi. Il progetto messo a punto dallo studio CaberlonCaroppi si basa su un restyling importante, che ha interessato la maggior parte delle camere e alcune zone delle aree comuni. La struttura è stata definita con un carattere forte, valorizzato da dettagli ricercati e materiali selezionati con cura. Grande attenzione al dialogo fra la struttura e il paesaggio circostante, sottolineato da scelte cromatiche e materiche in continuità con il territorio: carte da parati, tessuti, materiali richiamano il panorama toscano e rendono omaggio alle eccellenze artigianali locali.

Le zone comuni, focus relax

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Foto Mattia Aquila

In tutte le aree comuni sono stati ricavati spazi fluidi e accoglienti in cui trascorrere il tempo. Il layout è aperto e segue la pianta preesistente, ma grazie agli arredi, agli effetti di luce, alla palette adottata emergono come isole private le zone di relax. Ognuna diversa dall’altra, per design e per funzione, condividono tutte un riferimento di stile ai salotti delle country house, attualizzate dagli architetti con elementi contemporanei. Come per esempio le sculture di luce firmate dallo stesso studio CaberlonCaroppi e realizzate in collaborazione con la lighting designer Chiara Tabellini: fra queste, spicca la grande installazione luminosa che separa visivamente la reception dalla zona bar.

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Foto Mattia Aquila

Non passa inosservata, nelle zone comuni, la grande libreria, una sorta di imponente vetrina dove nelle teche trovano posto opere d’arte locali e una collezione privata di libri antichi provenienti da diverse parti del mondo.

Le stanze, a metà fra tradizione e contemporaneo

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Foto Mattia Aquila

I colori del territorio e le atmosfere da dipinto rinascimentale sono i punti fermi che hanno guidato anche il restyling delle stanze, ricavate negli spazi dell’antica tabaccaia, costruita all’inizio del secolo scorso. Divise in quattro tipologie, sono state sviluppate rivoluzionando il layout originario. L’interior è sontuoso, confortevole, con alcuni spunti innovativi. Il classico scrittoio si trasforma in un tavolo al centro di un piccolo living, mentre il mobile bar acquista la dignità di elemento d’arredo dismettendo i panni di servizio. In tutte le camere è la testiera del letto la protagonista indiscussa, grazie all’abbinamento con gli ampi specchi disposti lateralmente, a citare gli antichi dipinti a trittico. La carta da parati racconta la natura, i cipressi e le colline del paesaggio circostante, rafforzando la connessione con l’esterno.

Le nuove suite, sogni d’oro

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Foto Alessandro Moggi

Le quattro nuove Signature Suites, distinte in Castelfalfi Grand Suites e Castelfalfi Suites, sono le sistemazioni più ampie e prestigiose della proprietà: con affaccio dal giardino privato sulla campagna toscana e con una metratura fra i 63 mq e i 105 mq, sono state progettate nei minimi dettagli. Affine Design ne firma l’interior, rispettando il contesto e la filosofia dell’hotel. Anche qui dominano il legno e i tessuti pregiati, declinati in un gusto easy chic che ricrea l’armonia di casa impreziosita dall’abilità degli artigiani con cui gli architetti hanno collaborato.

Il bar Ecrù, una finestra aperta sulle colline

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Foto Mattia Aquila

Il bar Ecrù, con terrazza panoramica, segue lo stesso linguaggio dell’hotel. I materiali sono funzionali ma preziosi, gli arredi sono studiati per essere comodi, mentre l’organizzazione degli spazi facilita da ogni prospettiva la visuale verso le grandi finestre che si affacciano sulla vista delle colline.

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Olivina, più di un ristorante

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Foto Alessandro Moggi

Il suo nome deriva dalla pietra verde traslucida che gli Etruschi chiamavano “gemma del sole”. Olivina offre una sinergia fra bistrot moderno e numerosi atelier artigianali che includono un’enoteca, una gastronomia, un bar, una panetteria e uno spettacolo di cucina.

Progettato da Henry Chebaane, lo spazio è fortemente connotato dalla presenza di materiali tipici della regione – come terracotta, rame, rovere e bronzo – che insieme disegnano le linee morbide degli interni. Il designer con Olivina ha voluto metaforicamente portare gli ospiti lungo una passeggiata panoramica, capace di sorprendere tutti i sensi, con un invito a gustare sapori, aromi, suoni, colori e consistenze del paesaggio toscano.

Riscoprire la Toscana più autentica: foto e immagini