Miss Dior, la Medallion Chair firmata Philippe Starck
Il celebre designer internazionale e la maison francese si uniscono in un progetto visionario che reinterpreta la sedia Medallion di Luigi XVI, esaltando la bellezza femminile.

C’è un legame sempre più profondo tra moda e design. Due mondi che si contaminano, dove il confine tra le due dimensioni diventa sempre più labile. Nascono quindi progetti unici e ricchi di fascino, capaci di interpretare linguaggi con forti assonanze.
Per il Salone del Mobile 2022, Dior Maison, guidata dal direttore creativo Maria Grazia Chiuri, ha invitato per la prima volta Philippe Starck a reinterpretare la sedia Medallion, simbolo dello stile Luigi XVI, caro alla maison. Il designer di fama internazionale, celebre per le sue opere visionarie e poetiche, fonde i codici della Maison con un savoir-faire che ridefinisce i limiti dell’eccellenza.
Alcuni hanno cercato per tutta la vita il tubino perfetto; io, invece, ho sempre sognato la sedia perfetta. Quest’icona della perfezione esiste chiaramente nel nostro subconscio collettivo, sotto forma della sedia Medallion Luigi XVI e del suo ovale magico, uno dei simboli della Dior Maison. Ogni cosa mi ha sempre ricondotto a questa sedia,
racconta Philippe Starck.

Così, per Dior ha ideato una sedia battezzata Miss Dior, un omaggio alla femminilità, all’incontro tra audacia e grazia. Animato da una “passione per il minimo”, ha affinato al massimo la struttura della leggendaria sedia, cercando di ripulirne il più possibile la silhouette, ancor più evidenziata dalla leggerezza dell’alluminio, del quale Philippe Starck apprezza la nobiltà e la durevolezza, oltre che la preziosa semplicità. Una ricerca di perfezione guidata dalla volontà di creare una sedia eterna, emblema di longevità.
Un pezzo che riflette il desiderio di esplorare il mito incarnato dalla sedia Medallion agli occhi del designer francese, per rivelarne la quintessenza, la sua “spina dorsale”, attraverso tre modelli eccezionali. Elevata allo status di opera d’arte, questa creazione estremamente elegante è disponibile in una varietà di tonalità – lucide o satinate – come il cromo nero, il rame rosa o l’oro.

Una collaborazione unica e plurale, che riflette la natura senza tempo della Maison. Questi oggetti del desiderio sono disponibili in una selezione di boutique Dior oltre che su ordinazione presso tutti gli store Dior.
Philippe Stark e il design democratico

Philippe Starck (1949), nato a Parigi, e formatosi nella capitale francese all’Ecole Nissim de Camondo, si è affermato a partire dagli anni ’80 come il primo star-designer nella storia. Di fama internazionale e di talento eclettico, si è sempre ispirato da una sua precisa visione: qualunque cosa si crei, indipendentemente dalla forma che assumerà, deve mirare a migliorare la vita del maggior numero possibile di persone. Questa filosofia ne ha fatto uno dei pionieri e degli esponenti di punta del “design democratico“. A questo proposito, in una conversazione del 1998 con Elizabeth Laville, Starck riflette in questi termini sul rapporto tra forma e funzione (intesa come ruolo, in senso lato) dell’oggetto progettato:
Dobbiamo sostituire la bellezza, che è un concetto culturale, con la bontà [goodness], che è un concetto umanista.
Applicando la sua prolifica attività a tutti i settori, dagli oggetti di uso quotidiano (mobili, spremiagrumi, biciclette elettriche, micro-turbine domestiche), all’architettura (hotel, ristoranti che si propongono come luoghi stimolanti) e all’ingegneria navale e spaziale (mega yacht, modulo abitativo per il turismo spaziale privato), Philippe Starck sposta continuamente in avanti i confini e le esigenze del design, il che ne fa uno dei creativi più visionari e rinomati della scena contemporanea internazionale. Philippe Starck e sua moglie Jasmine trascorrono la maggior parte del tempo in aereo o “in mezzo al nulla”.
Christian Dior, fondatore della Maison
Christian Dior nacque e crebbe a Parigi, dimostrandosi fin da giovanissimo amante dell’arte e dell’architettura, con uno spiccatissimo gusto estetico. Per questo motivo, il giovane di origine normanne, circondato dai suoi amici, divenne gallerista a 23 anni. Nel 1938 imparò il mestiere di modellista al fianco di Robert Piguet, per lanciarsi dopo tre anni nello stilismo, lavorando per Lucien Lelong.
Una volta fondata la sua Maison nel 1946, Dior trasformò i suoi sogni in splendide creazioni, in grado di portare un po’ di luce e gioia agli anni bui della guerra appena terminata. Il suo spirito visionario non ha mai smesso di sublimare i look delle donne di tutto il mondo. In soli dieci anni, Monsieur Dior ha autenticamente rivoluzionato i codici dell’eleganza e della femminilità, immaginando e dando vita a collezioni da sogno.