Luci e ombre a Parma
Nel centro storico della città, una vecchia casa su lotto gotico diventa un appartamento dalle atmosfere scenografiche di una quinta teatrale.

Un edificio terracielo nel centro storico di Parma dalla verticalità esasperata. È qui che è situato l’appartamento ristrutturato dallo studio di progettazione e architettura Blank, guidato da Valeria Piras e Michele Morelli.
Lo spazio si caratterizza per lo sviluppo su un asse longitudinale da est a ovest, con affacci solo sui due lati più stretti, e per l’andamento inclinato dei soffitti con travi in legno. È possibile accedere all’appartamento tramite una scala che porta in prossimità della zona living, oppure mediante un ascensore interno privato che si apre nel cuore della casa.
A causa di questa conformazione particolare, ristrutturare non è stata un’impresa facile, spiegano i designer:
visto che l’accesso all’abitazione è possibile tramite piccole finestre o da una scala condominiale molto stretta, è stato necessario ricorrere all’utilizzo di mezzi speciali, per le lavorazioni di cantiere prima, per la consegna degli arredi poi.
Materiali contemporanei per un’atmosfera densa di storia

Valorizzare le peculiarità dell’abitazione originaria è stata la prima sfida del progetto. La forte verticalità ha dato lo spunto per apportare nei soffitti in cartongesso dei tagli zenitali che favoriscono l’ingresso della luce naturale all’interno, creando un effetto da quinta teatrale. Mentre la parete in sasso originale, che scorre lungo un lato di tutto l’appartamento, e il legno delle travi dei soffitti testimoniano l’eredità storica di questo spazio.
A uniformare e rendere contemporaneo l’intero progetto è la palette colori, che spazia dal bianco al nero, passando per grigio, marrone e tortora. Altrettanto importante è il rivestimento di tutte le superfici orizzontali, scale e zone bagno comprese: PerfectCombination di HD Surface integra la spontaneità del cemento e la funzionalità della resina. Anche il progetto illuminotecnico è stato pensato per restituire atmosfere ad hoc che assecondano le esigenze e l’utilizzo degli spazi, sebbene la luce naturale rimanga la grande protagonista. Commentano i designer:
Come nella maggior parte dei nostri progetti, oltre che della ristrutturazione e del disegno di soluzioni su misura, amiamo curare in prima persona anche l’aspetto interior. Tutti gli arredi sono forniti dal nostro negozio di design a Parma che, oltre a ospitare lo showroom, è anche la sede del nostro studio.
La cucina: focus convivialità

L’equilibrio formale di questo ambiente si divide fra due elementi di grande carattere. Il tavolo Ryoba in legno massello di Piero Lissoni per Porro, lungo e stretto, ben si adatta alla pianta della sala, abbinato con le sempre straordinarie sedie Wire ChairDKR di Vitra, disegnate da Charles and Ray Eames.
Nonostante lo spazio contenuto, l’arredo risponde all’esigenza espressa dal proprietario di poter ospitare molti commensali.
A fianco, disposti a L, la cucina di Valcucine e un elemento tecnico su misura, realizzato su disegno che – oltre a ospitare frigorifero, cantinetta, forno e dispensa – integra il sistema di raffrescamento canalizzato dell’aria.
Il living: relax di carattere

Anche questo ambiente si caratterizza per punti di attenzione incisivi e definiti. Il pianoforte mezza coda nero, uno dei pezzi preferiti del committente appassionato di musica, è bilanciato dal divano dai toni chiari e rilassanti On the Rocks, disegnato da Francesco Binfarè per Edra. Completano le pareti la madia Sheraton di Acerbis, uno dei pezzi iconici del design italiano, disegnata da Lodovico Acerbis e Giotto Stoppino nel 1977, ma tuttora attualissima, ora arricchita da nuove laccature. E l’aerea libreria Boutique Mast di Piero Lissoni per Porro, con ripiani a sbalzo e montanti in alluminio neri. Sul lato opposto, la scala a sbalzo su disegno, realizzata in ferro naturale, porta al grande terrazzo del piano superiore.
Il corridoio: simile a un antico passaggio segreto
- Appartamento nel centro storico di Parma, design studio Blank: il corridoio. Foto: courtesy of HD Surface
Il lungo corridoio si dimostra ben più che un semplice collegamento tra zona giorno e zona notte. Da un lato la parete in sasso accompagna il passaggio, dall’altro si sviluppano gli spazi di servizio: un piccolo bagno con annessa lavanderia, il vano ascensore, il guardaroba d’ingresso, un’armadiatura su misura per custodire impianti tecnici. Sempre attraverso questo corridoio si ha l’accesso alla camera per gli ospiti con il suo bagno privato.
La zona notte: less is more

L’accesso alla camera padronale avviene attraverso uno scenografico taglio inclinato alto quasi 4,5 metri, chiuso da una porta scorrevole a tutta altezza in rovere termocotto. Ad arredarla il minimo indispensabile – ma con selezionati pezzi del migliore design internazionale – con il letto affiancato dal comodino Off Shore di Porro, design Piero Lissoni, e dal tavolino Tabouret Bois di Jean Prouvé per Vitra. Adiacente alla camera si trova la cabina armadio attrezzata. Da qui, grazie a una scala in ferro alla marinara, si sale al soppalco dove si trova lo studio privato. Una poltrona Egg di Fritz Hansen, disegnata da Arne Jacobsen, offre una comoda seduta davanti alla finestra.
Il bagno: privacy e ottimizzazione

Separato da una quinta in muratura che fa da fondale al letto, in camera è presente il bagno padronale, altrettanto elegantemente essenziale. La grande doccia walk-in è realizzata interamente in resina, mentre il lavabo da terra è in rovere termocotto.
Lo spazio è stato ottimizzato grazie a un contenitore ricavato dietro una parete a specchio, mentre lo spazio dedicato ai sanitari è chiuso da porte scorrevoli
