Fuorisalone 2023 Next Creatures: la mostra di Raffaello Galiotto, l’intervista
Fuorisalone 2023 Next Creatures: la mostra di Raffaello Galiotto (www.galiottodesign.it) comprende venti opere in marmo dalle forti evocazioni, allestite nello spazio dell’ADI Design Museum di Milano. Le sculture, realizzate utilizzando pregiati marmi, sono ispirate alle affascinanti forme della natura, alle strutture ossee dei vertebrati, alle simmetrie cromatiche delle livree e alle seghettature delle foglie. La fusione indistinta tra il regno animale e quello vegetale genera misteriosi reperti fossili del futuro, che rappresentano seducenti esoscheletri di improbabili creature marine.
Questa collezione visionaria stimola una riflessione sul rapporto tra il naturale e l’artificiale. Ne abbiamo parlato con il designer Raffaello Galiotto.

Ci racconti la mostra Next Creatures che presenterai in occasione della Milano Design Week 2023?
Next Creatures è una mostra di opere in marmo progettate e realizzate con un processo basato sull’utilizzo della tecnologia digitale. Questa nuova modalità di lavorare la pietra è per me il risultato di un percorso di sperimentazione iniziato più di quindici anni fa. L’impiego di computer, software e macchine a tecnologia numerica mi consente di progettare forme innovative e di lavorare il marmo in modo nuovo, con grande precisione, e per la prima volta senza mettervi mano. E’ una sperimentazione intrigante che mette in discussione la tradizionale lavorazione lapidea ma dischiude un orizzonte molto interessante e caratterizzato da una nuova espressività.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?

Sono molto affascinato dal design delle forme della natura. Dico design perché la mia ricerca non è puramente estetica ma è soprattutto strutturale. Cerco infatti di indagare e riproporre i processi che stanno alla base di queste soluzioni formali. Mi interessano le strutture ossee animali, gli esoscheletri, o piuttosto le forme vegetali determinate dalla necessità di luce e di acqua. Queste sono le mie fonti di ispirazione sia nella micro che nella macro dimensione. Subentrano poi il colore, la tessitura, la diversa composizione e la straordinaria variabilità della materia litica la quale funge da base naturale da cui partire.
Nel tuo percorso nel design, ci sono altri mondi e settori che vorresti esplorare?
Gli interessi non mancano, ma mi piace più l’approfondimento e la ricerca che insiste su un percorso, piuttosto che iniziare tante vie in modo superficiale. Nell’esplorazione di tanti diversi universi il rischio è la distrazione e la conseguente perdita di concentrazione. L’interesse e la continua osservazione di ciò che succede nei vari settori è comunque sempre molto importante e stimolante per poter continuare nella produzione creativa.
Come definiresti la tua visione dell’abitare contemporaneo?
Non amo molto le definizioni ma credo che la mia visione dell’abitare sia caratterizzata dall’attenzione al rapporto con gli oggetti e i materiali che ci circondano più che con gli spazi. Io sono un product designer e mi occupo di studiare gli oggetti che utilizziamo e la relazione che instauriamo con essi. Per esempio, viviamo in un momento in cui si dà molta importanza all’apparenza, all’immagine delle cose e delle materie senza tenere conto del rapporto fisico e del significato dello stare con gli oggetti in un ambiente. La sovrabbondanza di imitazioni presenti negli ambienti del nostro habitat domestico mi disturba. Siamo circondati da ceramiche che sembrano legni, laminati che sembrano metalli, resine che sembrano pietre, plastiche che sembrano cuoio…
La riduzione della materialità tridimensionale a immagine bidimensionale, a imitazione effimera, ci porterà necessariamente in futuro a dover rivalutare il nostro rapporto con la materia naturale e a riscoprire il valore dell’autenticità.
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Cosa significa per te, oggi, Made in Italy?
Per me il Made in Italy non è una questione geografica. E’ una modalità di produzione abbastanza unica al mondo perché caratterizzata dalla cultura artigianale italiana. E’ un atteggiamento, un’attitudine al rinnovamento sostenuta dall’ingegno individuale e dal saper fare che ancora distingue la produzione delle aziende del nostro territorio.

Mostra: Next Creatures
Milano, ADI Design Museum
Piazza Compasso d’Oro, 1
14 – 23 Aprile 2023
Orari:
14-17/04 ore 10.30-20.00
18-23/04 ore 10.30-22.00