Anteprima Milano Design Week: Porta Venezia Design District

Autore:
Daniela Giambrone
  • Giornalista

Dove gli opposti si completano. Porta Venezia Design District offre con il suo ricchissimo programma una visione altra sul design, proteso al futuro ma custode di stratificazioni socioculturali che valorizzano le radici.

Anteprima Milano Design Week: Porta Venezia Design District
Everything by NOHLAB al MEET Digital Culture Center

Specchio del quartiere. Il nuovo design district di Porta Venezia vuole recepire l’eredità di un quartiere cosmopolita e inclusivo traducendola in linguaggio design aperto al nuovo e con la visione più ampia possibile. Non a caso il claim con cui si presenta è “L’ALTRO distretto”, per rafforzare l’idea di un’area della città che punta a tracciare e raccontare una trama urbana differente, per comunicare una visione del design in dialogo con il contesto e con i valori che rappresenta.

FLOAT in ideas (Marco Samorì e Carlo Barbarossa) e NONSOLOLOFT (Tommaso Francavilla e Stefano Mantovani) sono le realtà co-fondatrici del progetto e responsabili della direzione creativa e strategica.

Racconta Marco Samorì, team Creative Direction Mktg&Comms Porta Venezia Design District:

Porta Venezia Design District nasce con la volontà di valorizzare e celebrare la diversità e l’unicità di un’area di Milano attraverso il linguaggio contemporaneo del design. Abbiamo studiato il territorio milanese e identificato in Porta Venezia un territorio fertile, dove poter strutturare progettualità innovative. La presenza di MEET Digital Culture Center – il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – e i progetti di riqualificazione urbana che, nel 2026, vedranno protagonista quest’area della città, il MNAD, Museo Nazionale Arte Digitale e di LOC, Loreto Open Community ci consentono, inoltre, di guardare avanti intraprendendo un percorso di crescita che guardi al futuro. Il nostro obiettivo, in questo anno zero, è creare valore coinvolgendo attivamente le community del territorio, sviluppando una progettualità che non si esaurisca soltanto nel Fuorisalone.

Tantissimi gli spunti e i punti di vista che offre il programma: dalla tecnologia all’ambiente, dalla tradizione del saper fare alla sinergia con le realtà formative. Questa la nostra selezione agli eventi.

Focus su innovazione tecnologica e digitale

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Everything by NOHLAB al MEET Digital Culture Center

L’headquarter del distretto, il MEET Digital Culture Center, per la MDW ospita un’esperienza immersiva che fa da manifesto: Everything è un’installazione progettata dalla studio turco NOHLAB nel 2021 ed esposta in questa occasione per la prima volta in Italia. In dodici minuti e mezzo, in un mix fra video arte ambientale e design digitale, ci immerge in un’incalzante sequenza audio video tripartita, in cui scienza, filosofia e metafisica convergono. Una riflessione sull’impossibilità di comprendere appieno l’universo ibrido in cui viviamo, che se da un lato ci fa smarrire, dall’altro ci offre la possibilità di guardare senza pregiudizio alla tecnologia e alle macchine che noi stessi abbiamo creato.

MEET Digital Culture Center, viale Vittorio Veneto 2

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Future Impact al MNAD. Studio Juju, Cosentino OO Collection.

Domande più circoscritte sono quelle cui cerca di rispondere Future Impact, il progetto curato da Tony Chambers e Maria Cristina Didero, che coinvolge sei tra i più celebri designer di Singapore. Quale impatto avranno le nuove tecnologie come l’AI? E, ancora più importante, che impatto avranno sulla società in generale? Come affronteremo i problemi causati dal cambiamento climatico, dalla produzione di cibo, l’invecchiamento delle popolazioni, la densità delle città e la perdita della biodiversità? E, infine, come cambierà la professione del designer? Future Impact risponde allestendo un laboratorio di innovazione, dove giovani talenti propongono soluzioni di design rivoluzionarie, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore.

MNAD – Museo Nazionale Arte Digitale Casello Daziario Ovest, Porta Venezia 63

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A Life Extraordinary by Moooi. Knitty Lounge Chair by Nika Zupanc

Ancora più stretta la lente con cui osserva la realtà circostante Moooi e il suo progetto A Life Extraordinary. Design, lifestyle e tecnologia riuniti in esperienze tecnologicamente avanzate che sono, al tempo stesso, molto orientate alla persona. In partnership con EveryHuman presenta una fragranza da interior totalmente personalizzabile, realizzata mediante l’uso di AI. Insieme a LG, espone nuovi prodotti disegnati da IDEO, Nika Zupanc e Andrés Reisinger che fanno entrare la tecnologia nelle case e nella vita delle persone.

Salone dei tessuti, via San Gregorio 29

Riscoprire i materiali

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Abrakadabra by Wonderglass. Bouchon by Dan Yeffet

La tecnologia non coinvolge solo le espressioni virtuali. Anche i materiali sono elemento importante per lo sviluppo dell’innovazione e, per noi italiani, il connubio con il patrimonio del made in Italy diventa un plus.

Ecco allora che Wonderglass celebra la magia del vetro, l’artigianalità italiana e la tradizione veneziana, raccontando come i gesti degli artigiani possano dialogare con le intuizioni dei designer attraverso le tre tecniche di lavorazione dei mastri vetrai: soffiatura, fusione e colatura. La nuova mostra collettiva Abrakadabra –  realizzata con la consulenza artistica di Jean Blanchaert – espone opere che sperimentano la versatilità del vetro, da quello colato immaginato da John Pawson e Tom Dixon, a quello fuso di Elena Salmistraro, passando per quello soffiato a stampo di Dan Yeffet. E ancora: l’antica tecnica della filigrana per il guscio di luce fluttuante di studiopluz, l’atmosfera onirica degli arazzi di vetro dalle texture colorate di Elisa Ossino, il tavolo stratificato di Bethan Laura Wood e il trittico creato con gocce sospese composte da colori e sfumature di Paul Cocksedge.

Istituto dei Ciechi di Milano, via Vivaio 7

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Tavolo NIN, At the Edge of the Wood collection by Christophe Delcourt alla Fondazione Mudima. Foto G. Alexandre

Parallelamente, alla fondazione Mudima, vanno in scena altri materiali preziosi. Collection Particulière è una maison d’edition francese che sa coniugare le indispensabili competenze artigiane necessarie alla lavorazione di materiali come legno, marmo, pelle, ceramica, bronzo e ottone con la creatività di designer internazionali del calibro di Christophe Delcourt, Dan Yeffet, Luca Erba e Mathieu Delacroix. Per questa edizione della MDW presenta Chess, la consolle in marmo su disegno di Mathieu Delacroix. Christophe Delcourt è presente anche con la sua collezione At the Edge of the Wood, composta da tavolo, tavolo basso, guéridon, tavolo rotondo e consolle, in un omaggio all’ebanisteria e a uno dei materiali di elezione del designer.

Fondazione Mudima, via Tadino 26

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Cake Stand Sink by MC+

Dietro il nuovo brand MC+ ci sono Mattia Biagi e Cardenio Petrucci. Con la loro esperienza ventennale nel mondo di arredo, arte e design, acquisita tra l’Italia e gli Stati Uniti, vogliono dare forma a prodotti limited edition, dedicati principalmente al living e al bagno. Modellando il marmo in arredi che hanno molto in comune con le sculture, i due designer definiscono MC+ un progetto di functional art, dove arte, design e maestranze solo italiane si incontrano.

Istituto dei Ciechi di Milano, via Vivaio 7

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Process. Foto Nicola Colella, Park Associati

Interessante cogliere il lavoro dello studio di design multidisciplinare CARA \ DAVIDE che, su invito e con la supervisione produttiva di Park Associati, presenta Estetiche Sommerse – Unveiling hidden beauty, in collaborazione con Fantini Mosaici. All’interno del percorso espositivo una pavimentazione alla veneziana, realizzata con scarti di chip e schede elettroniche, permette di riflettere sulla versatilità dei materiali di recupero. A completare l’installazione, una composizione di tre elementi che trasforma gli scarti in alluminio a forma di imbuto (materozze) in gambe di tavolini e sedute.

Park Hub, via Benvenuto Garofalo 31

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Capsule Plaza Collage. Artwork by Hassan Rahim

Infine, versatile e dinamica la proposta di Capsule Plaza allo Spazio Maiocchi. Un nuovo format espositivo a metà tra mostra collettiva e fiera, con una curatela che spazia tra interni e architettura, beauty e tecnologia, ecologia e artigianato. Un’occasione per visitare anche la nuova estensione di Spazio Maiocchi: l’ex-garage al civico 10, ristrutturato dall’architetto Paolo Caracini e Laboratorio Permanente, che si aggiunge allo spazio esistente, portando l’headquarter a una superficie di oltre 1600mq. Un melting pot che include nomi di primo piano della design industry e dell’arte contemporanea internazionale.

Spazio Maiocchi, Via Achille Maiocchi 7-10

Il design come percorso formativo e di crescita

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Dove va il design? Exhibition by Raffles Milano

Cosa succede quando il design ufficiale si affianca alle realtà formative? Porta Venezia offre un’incursione anche su questo punto di vista allestendo alcune location ad hoc.

Per esempio, Raffles Milano presenta la mostra Dove va il Design?, un’estensione della mostra allestita al Salone Satellite. Qui strutture autoportanti simili ad alberi stilizzati servono da supporto per creare un’ideale foresta di progetti che esplorano le possibilità del design.

Raffles Milano, Via Felice Casati 16

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Leroy Merlin Open House, a new and open way of living. Progetto preliminare

Leroy Merlin Open House, a new and open way of living riflette invece sulla casa post pandemia. Il percorso espositivo si divide tra un ambiente esterno – un cortile annesso alla struttura – e un ambiente interno, nel quale l’architetta Maria Anna Tumminello, in collaborazione con il corso di interior design del Politecnico di Milano, propone la sua visione dell’open house. Tre case che concretizzano tre idee progettuali differenti: la prima è una vera e propria casa aperta, attraversabile, che si apre alla luce, al verde, al colore, con la quale i visitatori possono interagire. La seconda è una struttura rovesciata che simboleggia la casa che si adatta ai bisogni delle persone. La terza, infine, esprime il concetto del benessere e dell’efficientamento energetico.

Casa Nervesa, via Giuseppe Sirtori 26

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Living Choices_Essere e abitare il cambiamento

Living Choices – essere e abitare il cambiamento è il progetto di Remigio Architects dedicato al social e green design realizzato in collaborazione con gli studenti di NABA. Una riflessione su come le nostre scelte influenzino l’ambiente, gli spazi in cui viviamo e il nostro futuro. Una serie di installazioni –  realizzate dalla collaborazione con associazioni, artisti, architetti designer sia affermati sia emergenti –  faranno da cornice a incontri di presentazione, tavole rotonde e workshop.

via Plinio 73/via Righi 1

E anche… la mobilità sostenibile

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Brompton Electric C Line

Quelli presentati sono una selezione degli eventi del programma di Porta Venezia, ricco di tante altre iniziative. Per esempio, la sensibilizzazione alla sostenibilità e alle soluzioni pratiche arriva da Birò Italia con la sua installazione itinerante: una serie di veicoli, decorati con grafiche realizzate dagli studenti dell’Istituto moda e design Raffles Milano invaderanno la città. Mentre la bici T Line in titanio e carbonio di Brompton, premiata con il Design Innovation Award 2023, offre un’alternativa alla mobilità a quattro ruote presentandosi come la bici più leggera mai realizzata (solo 7,95 Kg) grazie alla riprogettazione del telaio interamente in titanio e della componentistica in carbonio. Ma non finisce qui, l’invito è di perdersi fra le vie del distretto per farsi contagiare dal mood e scoprire l’altro design.

Porta Venezia Design District: le immagini