A Napoli, una villa strizza l’occhio agli anni Settanta
Fra nostalgia Seventies e soluzioni contemporanee, una villa su due piani diventa la dimora rinnovata di una giovane coppia.

Guardare le radici con occhi nuovi. È stata la scelta di Annalisa, che ha deciso di tornare a vivere con Vincenzo nella casa dove è cresciuta da piccola. Una villa su due livelli ad Arzano, poco distante da Napoli. L’obiettivo era quello di conservare atmosfere e oggetti cari alla memoria di Annalisa, integrandoli in armonia nel nuovo concept messo a punto dall’architetto Carmine Abate.
Sinergia fra vecchio e nuovo

L’esigenza espressa dai committenti è quella che ci si aspetta da una giovane coppia: abitare in una casa elegante, ma pratica e funzionale a uno stile di vita agile, che include il desiderio di ospitare amici.
Insieme a Carmine Abate abbiamo deciso cosa lasciare e come cambiare gli spazi
spiega Annalisa, che con l’architetto condivide la fascinazione per gli anni Settanta. Un gusto che si ritrova negli arredi, nei materiali e nei contrasti, declinato su un patrimonio ricevuto in eredità dal trascorso della casa e che Annalisa voleva riportare a nuova vita. Pavimenti in granito, anfore, busti in bronzo, arazzi da tavola e quadri si mescolano a nuovi arredi e nuovi oggetti, dallo stile più leggero e ironico.
La zona pranzo

Dal living si diramano gli altri ambienti della casa. La cucina, separata da una porta scorrevole, e la zona notte, situata al piano superiore cui si accede tramite una scala che fornisce un elemento molto scenografico al grande tavolo da pranzo, il T5E di Tonelli. Il suo piano in grigio antracite, moderno e tecnico, contrasta con gli arazzi da tavola i cui colori sono esaltati dall’abbinamento con le sedie Margot di Bontempi, in un bel giallo caldo.
Dal doppio volume che si crea in altezza, scendono le due importanti sospensioni Allegretto Assai e Allegretto Ritmico, disegnate da Atelier Oï per Foscarini. Qui troviamo anche alcune delle soluzioni funzionali disegnate dall’architetto, come il mobile concepito per consentire la visione della TV dai divani come dal tavolo. Mentre il vano rivestito in mdf laccato grigio lucido accoglie al suo interno il bagno per gli ospiti.
La zona relax

Per ottimizzare lo spazio il living ospita anche la zona conversazione, arredata da DiTre Italia. È sicuramente confortevole abbandonarsi fra i cuscini del divano Kim High firmato da Stefano Spessotto, autore anche dei tavolini Aulos, o sedersi comodamente sulle poltroncine Lucia di Federica Biasi.
A parete, sopra il divano, i poster Vitra disegnati da Ronan Bouroullec portano una nota di colore fra le nuance neutre di pareti e tessuti. A contrasto, si fronteggiano due complementi dallo stile molto diverso. La madia Rigadin di Alfdafrè, monolitica nel suo legno naturale scuro, porta il tratto elegante del suo autore, Gordon Guillaumier. Mentre l’iconica lampada Nesso di Artemide, progettata nel 1967 da Giancarlo Mattioli e dal Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova – un pezzo da collezione per gli appassionati di design – ci proietta nelle classiche atmosfere degli anni Sessanta.
La cucina

La cucina è separata dal living attraverso una porta scorrevole a tutt’altezza, realizzata con un vetro dicroico che cambia colore al variare della prospettiva da cui si guarda. È l’elemento Seventies un po’ glamour che caratterizza una cucina di Euromobil in laccato color seta, molto sobria e funzionale. Anche le suppellettili Seletti contribuiscono a vivacizzare l’atmosfera pacata e contenuta.
La scala

Nel concept del progettista la scala non è solo elemento di collegamento tra i due livelli. È piuttosto un percorso in cui vecchio e nuovo, serietà e ironia si compenetrano, creando un mix altamente connotante. In cima alla scala, le fantasie sgargianti del Miami Cotton di Cole & Son sono in continuità con i colori del piano terra da cui si proviene.
La zona notte

Il primo piano accoglie la zona notte, costituita da una camera da letto matrimoniale, con armadi e bagno patronale, e le due camere per i figli. Anche nella stanza di Annalisa e Vincenzo si ritrova la doppia anima che caratterizza tutta la casa, con accostamenti fra arredi moderni e oggetti vintage.
Per esempio il letto matrimoniale è il Kailua by DiTre Italia, i punti luce sono IC di Flos, mentre il parato Nobilis, i cuscini Vivaraise e il pouf rivestito in Vague di Rubelli creano il collegamento a oggetti antichi come lo specchio e la coperta.
I servizi

I tre bagni della casa mantengono un tratto comune nei rivestimenti e nel gusto sobrio, dalle tinte eleganti, differenziandosi per la scelta del colore dei sanitari e per la forma degli specchi: esagonali per gli ospiti, circolari per i figli e rettangolari per il bagno patronale. Il motivo rigato degli arredi Dolcevita di Idea Group fa da richiamo ai radiatori della serie Tesi di Irsap. Le tende a pacchetto ContreJour, nel loro nero trasparente, filtrano senza chiudere la vista all’esterno. Gli asciugamani Missoni del bagno patronale riprendono i colori più caldi degli arredi e del pavimento. Un’attenzione ai dettagli che ha reso anche gli ambienti di servizio piacevoli e accoglienti.