A Firenze, un ostello celebra il colore e la condivisione
Lo studio Pierattelli Architetture ha progettato YellowSquare, uno spazio di oltre 5.000 metri quadri. Un nuovo format di ospitalità dinamico, giovane e interculturale.

Dopo Roma e Milano YellowSquare approda a Firenze, a pochi passi dalla Fortezza da Basso. Un nuovo ostello che oltre ad offrire i servizi di ospitalità diventa un hub culturale di scambio e condivisione, intercettando nuovi trend. Una vera e propria idea di spazio informale che si apre alla città ed è capace di esprimere nuovi modi di viaggiare, relazionarsi e soprattutto di condividere nuove esperienze.
Il progetto, ideato da Fabio e Marco Coppola, è stato sviluppato da InvestiRE SGR, operatore leader nel settore del risparmio gestito e parte del Gruppo Banca Finnat. La progettazione dell’edificio è stata affidata allo studio Pierattelli Architetture, con l’intento di definire un nuovo concetto di accoglienza informale e creare una narrazione che risponda ai nuovi bisogni della società contemporanea.

Lo spazio dispone di 250 posti letto distribuiti in stanze che spaziano da quattro a otto posti, ma prevede anche 12 stanze private. Tutte le aree mettono al centro il tema della condivisione, dall’area bar al ristorante, alla cucina comune, a disposizione degli ospiti. Non mancano altri interessanti elementi del progetto come la piscina e il solarium all’ultimo piano, con vista panoramica sullo skyline di Firenze. Troviamo anche una working station, con una rete a disposizione per chi vuole imparare, incontrarsi e scambiare nuove idee. La struttura offre inoltre un ricco programma di attività ludiche, dalle cooking class ai corsi di yoga al tramonto.
La ristrutturazione architettonica

L’edificio era stato realizzato nel 1935 come dispensario provinciale per i malati di tubercolosi, fino a divenire poi sede dell’azienda sanitaria locale negli anni ‘80. Nel 2005 è stato messo all’asta e da allora lo stabile è rimasto in stato di abbandono fino all’attuale progetto di riqualificazione. La struttura si compone da due corpi distribuiti su una superficie di oltre 5000 metri: il primo edificio è su ha sei livelli, mentre il secondo si
sviluppa solo a piano terra. I progettisti si sono infatti impegnati a mantenere intatta l’architettura razionalista originaria e le caratteristiche storiche, apportando interventi capaci di rendere il layout contemporaneo senza snaturarlo. Così l’edificio presenta una struttura monolitica, che valorizza la sua essenzialità.

Dalla gradinata esterna si accede alla hall, dove si aprono anche l’area ristoro, la zona bar e il ristorante con cucina. Al piano terra sono collocate alcune stanze, uno spazio adibito a guest kitchen e uno riservato alle cooking lessons, oltre a quelli di servizio per la ristorazione. Nel basamento si trovano l’autorimessa, i locali tecnici e gli spazi di deposito e servizio, ma anche un’area club. Le stanze, con servizi privati, occupano interamente il primo e il secondo piano dell’edificio. Nel sottotetto, eliminando la falda della copertura, gli architetti hanno ricavato lo spazio all’aperto, dotato di piscina panoramica e solarium.

Materiali e colori

Tra i materiali scelti, il nobile travertino è stato preferito per il portale, la gradinata, la zoccolatura e per incorniciare i profili delle ampie aperture della facciata. Gli spazi interni si caratterizzano per la palette di colori che spazia dai toni accesi come il giallo arancione a quelli più freddi del verde e dell’azzurro, trasmettendo agli ospiti una sensazione di calore ed energia. A rendere unici gli ambienti è la matericità della fibra fonoassorbente a soffitto – indubbia la sua utile funzione – che si trasforma in una texture avvolgente negli spazi di passaggio. Giochi di geometrie e i segni cromatici alle pareti e al pavimento delineano gli spazi che si rivelano aperti, luminosi e gioiosi. Né poteva mancare il riferimento culturale, dato dai murales del progetto “SACADO” – che significa “estratto dal contesto”– dell’artista argentina Valentina Chiappero.

Uno spazio da vivere

Non mancano anche diversi servizi che YellowSquare offre ai suoi visitatori, pensati sempre per favorire la convivialità e le relazioni: dal clubbing al benessere, dai corsi di yoga a quelli di cucina, passando per gli spazi dedicati al coworking. Grande spazio viene attribuito all’esperienza food & beverage che si sviluppa su tre livelli: dal “Bargiù”, situato nel basement di 110 metri quadrati, luogo fertile per la cultura underground, cocktail della notte e concerti, al “Barmezzo” per una birra al volo o un panino, al “Barsù”, situato nel rooftop, dove gustare uno spritz al tramonto.