Impianto autoclave – A cosa serve, come funziona, quanto costa
Perché installare un impianto autoclave? Come funziona e quanto costa? Scopriamo le caratteristiche di questo sistema idrico, indispensabile per assicurare il corretto afflusso di acqua potabile nelle nostre case.

Installare un impianto autoclave è fondamentale per garantire un’idonea pressione dell’acqua potabile in abitazioni e uffici.
Altrettanto importante la sua presenza, quando l’erogazione viene a mancare nel sistema idrico all’interno del proprio Comune.
In questa nostra guida forniamo tutte le informazioni per comprendere a cosa serve, perché installare un impianto autoclave, come funziona, le tipologie ed i costi.
Autoclave con serbatoio uso domestico: a cosa serve

Sono molteplici le aree nel nostro paese in cui la pressione dell’acqua, nell’impianto idrico delle abitazioni, non è sufficiente a farla arrivare ai piani superiori.
In alcuni casi l’erogazione, soprattutto nei periodi estivi per la siccità, viene a mancare completamente.
La migliore soluzione è installare un’autoclave con serbatoio. Si tratta di un impianto che consente di aumentare la pressione dell’acqua e incrementarne la portata.
In base ai volumi necessari e ai valori del livello di pressione, occorre saper valutare bene il tipo di impianto da installare, anche tenendo conto dei piani di cui è formato lo stabile.
Autoclave come funziona

Il funzionamento dell’autoclave è piuttosto semplice. Un sistema idraulico alimentato dalla rete idrica, il cui compito è aumentare la pressione dell’acqua in modo da convogliarla in più punti dell’abitazione, anche ai piani più alti. In questo modo si garantisce una portata d’acqua soddisfacente.
Un impianto standard presenta un serbatoio, in cui viene accumulata l’acqua che si riceve dalla rete idrica. A tal riguardo, se dovesse mancare per le più svariate ragioni, si disporrebbe sempre di una piccola riserva.
È dotato di una pompa elettrica, la cui funzione è esercitare una pressione superiore a quella della rete comunale, aumentandone la portata e permettendo di raggiungere gli utenti dei livelli superiori dello stabile.
Le tipologie standard risultano equipaggiate anche di un pressostato, tramite cui attivare la pompa elettrica e impartire il giusto valore di pressione. La struttura presenta anche il cosiddetto “polmone”, ovvero un contenitore a pressione.
Quando si raggiunge la pressione massima, la pompa elettrica si spegne automaticamente. Viceversa, se scende al minimo valore tarato, si accende. Pertanto a seconda delle condizioni, il ciclo appena descritto si ripete.
Il meccanismo è dunque alquanto elementare. Il pressostato, una volta rilevata la bassa pressione, “comunica” alla pompa elettrica di avviarsi. A questo punto l’acqua viene trasferita in un serbatoio contente aria pressurizzata.
Autoclave tipologie

Il funzionamento descritto nel precedente paragrafo riguarda la tipologia più classica di autoclave, semplice da installare, economica per costi e manutenzione. Richiede però spazi idonei, essendo caratterizzata da dimensioni piuttosto importanti.
In commercio esistono anche altri modelli apparsi sul mercato più di recente, maggiormente avanzati dal punto di vista tecnologico. Non fanno uso di pressostato ma di un inverter, il cui compito è mantenere l’acqua sempre alla stessa pressione. Proprio per questo motivo si parla di autoclave a pressione costante. Presenta un minor ingombro e si mette in risalto per consumi energetici ridotti. Per contro la manutenzione è più cara.
Autoclave prezzo

Quanto costa un impianto autoclave? A chi abita in condominio non possiamo fornire una precisa stima di spesa, poiché bisogna tener conto di diverse variabili, fra cui il numero di sbocchi, il dislivello, il volume di acqua prelevata in base alle utenze.
Più facile per un’abitazione indipendente, come ad esempio una villetta a due piani. In tal caso i prezzi per acquisto e installazione sono generalmente compresi da circa 900€ a 1800€. Si tratta di numeri indicativi, poiché il costo finale dipende anche dalla tipologia di autoclave scelto. Nel nostro esempio di prezzo, ci riferiamo ad un modello standard. Viceversa per un impianto a pressione costante, l’esborso totale può arrivare a toccare i 2500€ o più.
Come appena visto, i prezzi minimi e massimi presentano una forchetta piuttosto ampia. A tal riguardo il nostro suggerimento è contattare più ditte specializzate e farsi rilasciare un preventivo. Dopo averli esaminati con attenzione, si sceglierà l’offerta più congrua in termini di rapporto qualità-prezzo.
Conclusioni

L’installazione di un’autoclave in condominio e abitazioni indipendenti è consigliato se la pressione dell’acqua è insufficiente a soddisfare le esigenze degli occupanti. Chi abita ai piani alti e in zone in cui l’acqua potabile scarseggia in alcuni periodi dell’anno, è quasi obbligato a realizzare un sistema con serbatoio, se non vuole rimanere a secco per più giorni.
Nella fase di scelta della tipologia più adatta, meglio rivolgersi ad imprese esperte in termo-idraulica, poiché è necessario tenere conto dei volumi d’acqua e dei corretti livelli di pressione per i propri bisogni familiari.
L’acquisto di un impianto autoclave, si rende necessario anche nell’ipotesi in cui la rete idrica pubblica della zona in cui si abita è malfunzionante o presenta perdite d’acqua, una serie di cause che ne diminuiscono notevolmente la pressione. In caso di guasto, grazie proprio a questo dispositivo, la vostra famiglia godrà di una piccola, quanto preziosa, scorta di acqua potabile.