Gocciolatoio condominiale: cosa sapere per intervenire, manutenzione, permessi
Come intervenire sul gocciolatoio condominiale, tipologie e materiali, manutenzione, prezzi, permessi necessari per eseguire i lavori.

Il gocciolatoio del balcone in un condominio svolge l’importante funzione di prevenzione dai danni derivanti dalla caduta dell’acqua piovana.
Tra i suoi punti di forza, i costi non esagerati e il non gravare eccessivamente sulla facciata dell’immobile.
Sono molteplici le varianti in commercio, presentandosi in forme e materiali differenti. È utile però sapere come intervenire al meglio, quali tipologie risultano più appropriate, i materiali, la manutenzione necessaria e gli eventuali permessi. È quanto spieghiamo in questo nostro approfondimento.
Gocciolatoio balcone condominio come funziona

Come funziona il gocciolatoio condominiale? In primo luogo indichiamo a cosa serve. Possiamo definirlo un sistema che consente il drenaggio dell’acqua piovana. Installato sui balconi, ne evita il ristagnamento, in modo da ridurre il rischio di possibili infiltrazioni.
In questa maniera si preserva l’integrità della struttura, attenuandone l’usura e allungando i tempi da destinare alla manutenzione straordinaria.
Un sistema che può essere installato sui balconi del condominio, con l’intento di proteggere quelli situati al piano inferiore. I costi piuttosto accessibili e gli evidenti benefici che ne derivano, spiegano perché sono sempre più diffusi negli edifici.
Evitare che il balcone si allaghi, quando piove copiosamente, è un altro dei principali motivi per cui si procede ad installare il gocciolatoio condominiale.
Gocciolatoio condominiale come intervenire

Come intervenire per installare un gocciolatoio condominiale? In linea di massima, è necessario rivolgersi ad una ditta. Occorre infatti procedere al montaggio di un’impalcatura e di un ponteggio, per eseguire i lavori esternamente sui balconi.
Un’alternativa disponibile soltanto presso alcune aziende è il lavoro su corda. In pratica gli operai eseguono gli interventi sospesi su delle corde. In questo modo si evita il montaggio delle impalcature e si riesce anche ad abbattere notevolmente i costi.
Il nostro consiglio è di rivolgersi a ditte qualificate per un sopralluogo, oltre a richiedere più preventivi, prima di decidere a chi affidare i lavori.
Gocciolatoio condominiale tipologie

In commercio sono disponibili più tipologie di gocciolatoio per balconi. Le più diffuse e le principali caratteristiche, le indichiamo di seguito:
- Rompigoccia: si basa su una serie di scanalature in metallo (solitamente in rame o alluminio), installate ai bordi laterali della soletta, con il compito di fermare il flusso dell’acqua piovana. Di frequente usato per i balconi dei condomini dotati di ringhiera.
- Passafuori: si presenta a forma di bocchette. Adatto per i balconi con parapetto in muratura, il cui compito è far defluire l’acqua piovana all’esterno ma senza farla ricadere nel balcone dei piani sottostanti. Si tratta di elementi tubolari da inserire alla base del muro, scaricando l’acqua lontano dal frontalino del balcone.
- Grondaia: caratterizzati da un profilo chiuso in parte, permettono di far defluire l’acqua piovana all’interno di una piccola grondaia, evitando il gocciolamento sui balconi dei piani inferiori.
Manutenzione gocciolatoio condominiale

La manutenzione del gocciolatoio condominiale dipende innanzitutto dal tipo installato nell’immobile. I materiali scelti, infatti, influiscono sull’usura e la resistenza, comportando di conseguenza una minore o maggiore necessità d’intervento. Tra i più diffusi troviamo:
- Rame: un materiale che presenta una buona resistenza agli agenti atmosferici, per tale motivo tra i più indicati per chi è alla ricerca di una soluzione che richieda poca manutenzione.
- Titanio: il “Top” con riguardo alla resistenza nel tempo. Di contro, un costo molto più elevato rispetto alle altre tipologie in commercio.
- PVC: il miglior compromesso attualmente sul mercato tenendo conto di costi ed efficacia. A differenza ad esempio del rame, prevede una manutenzione più frequente.
Altre soluzioni sono i gocciolatoi in alluminio e in marmo resina, non i più adatti però per chi ricerca materiali che richiedono poca manutenzione, pur rappresentando sistemi piuttosto efficaci.
Sono di competenza del condominio le spese di manutenzione di qualsiasi elemento esterno sui balconi, inclusi pertanto i gocciolatoi, pur installati nelle singole unità immobiliari. Si tratta di elementi della facciata e pertanto i costi vanno ripartiti fra tutti i condomini.
Gocciolatoio prezzi e permessi

Quanto costa un gocciolatoio? A tal proposito è necessario distinguere tra le spese per la manodopera e per i materiali. In linea di massima una ditta, per eseguire questa tipologia di lavori, richiede all’incirca 40-45 euro a metro. In merito ai materiali, i costi sono molto differenti tra loro. A titolo puramente indicativo, il PVC è il più economico mentre il rame tra i più costosi. Un buon compromesso è rappresentato dall’alluminio. Le soluzioni più dispendiose sono il marmo e il titanio. Generalmente alluminio e PVC prevedono costi di 1/3 euro al metro, rame e acciaio di circa 8-12 euro, titanio più di 35 euro al metro.
Dal punto di vista della normativa vigente, se i lavori di riparazione o sostituzione non modificano le caratteristiche esistenti, non c’è bisogno di alcun permesso. Si tratta di attività di edilizia libera. Solo nel caso di modifiche del prospetto dell’immobile, si dovrà procedere alla presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Nel caso dei gocciolatoi condominiali, pertanto, non è necessario richiedere alcuna autorizzazione. Per maggiori informazioni in merito ai regolamenti comunali applicati nella vostra zona, è sempre consigliabile rivolgersi a ditte specializzate, in quanto ben informate sulla normativa locale.