Comprare casa a Barcellona: guida all’acquisto sicuro
Comprare casa a Barcellona: come fare? Da dove cominciare? Quali fattori considerare? Breve vademecum per non perdersi e non impazzire!
Avere casa in una città stimolante e cosmopolita come Barcellona è un sogno. Comprare casa a Barcellona, però, può trasformarsi in un incubo.
Barcamenarsi tra le mille variabili da considerare per far sì che il sogno resti tale non è facile. Ma con una buona guida, comprare casa a Barcellona può diventare un momento magico da ricordare per sempre: un capitolo tutto da vivere in uno dei posti più belli del mondo.
Barcellona, la Ciudad Condal, è una delle metropoli più affascinanti d’Europa. Vibrante e piena di vita, il suo clima piacevole, la sua variegata gastronomia, i suoi paesaggi, la sua offerta culturale, il dinamico mercato del lavoro, il suo ambiente fortemente multiculturale ne fanno ogni giorno di più una destinazione particolarmente ambita.
Comprare casa a Barcellona è perciò un investimento sicuro, ma proprio per questo bisogna farlo tenendo ben chiari in mente alcuni fattori.
Cosa fare prima di comprare casa a Barcellona
Nel momento in cui si prende la decisione di comprar casa, bisogna valutare alcuni aspetti – chiave:
1. La posizione
I quartieri (barrios) di Barcellona non sono tutti uguali. Ci sono quartieri che hanno visto aumenti di prezzo legati all’aumento esponenziale della domanda, specie in chiave turistica. Il riferimento è ai centralissimi e famosissimi barrios de l’Eixample, Ciutat Vella (con il Barrio Gotico e il Raval), Barceloneta.
D’altronde vivere nel cuore pulsante della città ha un suo prezzo. Questi sono i quartieri della movida, dei monumenti più emblematici, dei grandi flussi turistici. I luoghi dove non si dorme mai, con tutti i pro e i contro del caso.
La Città Alta (Sarriá, Sant Gervasi, Pedralbes) è storicamente il quartiere dell’alta borghesia catalana. Nevralgico centro sociale ed economico, è tra i quartieri a più alto costo al mq di Spagna. Comprare in queste zone significa avere un budget molto alto, in partenza, costi accessori esclusi.
Altri quartieri residenziali e in espansione hanno un buon potenziale di investimento, e una maggiore relazione qualità – prezzo. Sono però meno centrali e più popolari, come Sant Martí, Nou Barris, o, salendo verso la collina, El Carmel.
In questi quartieri aumenta la distanza del centro, ma aumenta anche la tranquillità, mentre scendono i prezzi.
2. I collegamenti
La rete di trasporto pubblico di Barcellona è tra le più efficienti d’Europa. Metropolitana, autobus, treno, tram, creano una rete di comunicazione molto fitta tra centro città e periferia. Pertanto, anche se si sceglie una posizione più periferica è possibile raggiungere il centro in pochi minuti. Valutare questo fattore è fondamentale per selezionare le opzioni più convenienti riguardo al proprio budget e al calcolo di alcune variabili, come il tempo di percorrenza casa – lavoro.
In generale, comunque, siano case in centro o in periferia, se vicine al trasporto pubblico hanno un valore maggiore, sia all’atto di acquisto che, eventualmente, nel momento in cui si dovesse decidere di rivendere.
3. Il quartiere
Barcellona è, culturalmente e storicamente, Ciudad de barrio. Con questa espressione si indica l’indole, forte e radicata, del vivere appieno il proprio quartiere da parte dei barceloneses. Biblioteche, giardini pubblici, servizi, punti di aggregazione, fino ai famosissimi mercati: ogni quartiere ha una propria anima, “farsi un giro” per conoscerla e coglierla significa poter selezionare ciò che è più affine ai propri gusti e alla propria sensibilità.
Scendendo più nel pragmatismo, conoscere il quartiere significa anche poter calcolare se è facile trovare parcheggio nei dintorni, andare a fare la spesa, prendere la metropolitana…
4. Il budget
Naturalmente è il punto più dolente. Negli ultimi anni, Barcellona ha sperimentato spaventosi aumenti nel costo degli immobili. Specialmente in alcune zone, l’incremento dei prezzi è letteralmente esploso.
Perciò, prima di decidere di comprare, è necessario calcolare bene sia il costo dell’immobile che tutti i costi associati all’acquisto.
Spese condominiali, servizi di portineria, tassa sui beni immobili (IBI, nell’acronimo spagnolo), contratti di fornitura – gas, luce, acqua sono voci di spesa variabili che possono diventare importanti, e vanno aggiunte al calcolo iniziale del budget, per non incappare poi, magari, nella brutta sensazione di aver fatto un passo più lungo della gamba.
Come cercare l’immobile giusto
Una volta valutato il dove e il quanto, è il momento di cominciare la seconda parte: la ricerca dell’immobile da comprare.
Su alcuni siti del settore, è possibile cercare e trovare immobili in trattativa da privato a privato, ma la maggior parte del mercato è in mano ad agenzie specializzate.
1. Rappresentanza legale
Si può scegliere di nominare un proprio rappresentante legale, che avrà il compito di redigere e revisionare i contratti, chiarire gli aspetti amministrativi e coordinare la documentazione necessaria per concludere l’operazione, come il registro della proprietà e il pagamento delle tasse.
2. Visura catastale
La visura catastale degli immobili non è un documento obbligatorio in Spagna. Ma secondo la legge spagnola, il compratore è responsabile di accertare la sussistenza di qualsiasi difetto della proprietà. Perciò è buona norma richiedere, prima dell’acquisto, la visura storica catastale (Expediente del historial de la vivienda), e verificare di acquistare un bene in cui non si riscontrano problemi significativi o peggio … nascosti!
3. Verifica dei costi annuali
Anche secondo la legge spagnola vale l’istituto della comunione forzosa, i proprietari sono perciò obbligati per legge a pagare le spese condominiali. Le quote vengono destinate al mantenimento degli spazi comuni e a qualsiasi servizio venga votato dal consiglio dei condomini (comunidad).
Questi costi sono variabili, vanno perciò verificati.
4. Caparra
Dopo aver scelto la casa da comprare e aver ottenuto tutte le informazioni riguardo la situazione legale della proprietà, il passo seguente è la presentazione di un’offerta di acquisto con una proposta economica.
Quando la trattativa si conclude positivamente, si firma un contratto privato tra venditore e compratore: il contratto di caparra (contrato de arras).
Con questa formula, le due parti si accordano sulla compravendita al prezzo e alle condizioni previamente stabilite. Il compratore paga in genere il 10% dell’importo totale, a titolo di caparra.
5. Requisiti amministrativi e legali
A questo punto, bisogna sistemare i documenti e verificare lo stato reale dell’immobile.
Bisogna perciò assicurarsi che i pagamenti delle forniture siano aggiornati e che siano a posto:
- il titolo di Registro della Proprietà (título de Registro de Propiedades).
- il numero di catasto (número de catastro de la vivienda).
- l’agibilità (cédula de habitabilidad).
- la certificazione energetica (certificado de eficiencia energética).
6. Atto notarile
In presenza di un notaio, le parti firmano il verbale di compravendita. Contestualmente, il compratore paga l’importo rimanente e il venditore consegna il titolo di proprietà dell’immobile.
Comprare casa a Barcellona per gli stranieri: info
Le persone che non hanno la nazionalità spagnola possono comprare casa a Barcellona se in possesso di alcuni requisiti:
- Non serve avere essere iscritti all’anagrafe (Empadronamiento) o avere il permesso di residenza.
- Indispensabile avere il NIE (Número de Identificación Extranjero, numero personale, unico e esclusivo che si assegna agli stranieri per l’identificazione),
- Avere un conto bancario spagnolo
- Pagare in Spagna tutte le tasse e le spese per l’acquisto di un immobile.