Coibentazione del tetto: vale il Superbonus 110%?

Coibentazione del tetto: isolamento termico e acustico. I vantaggi della coibentazione del tetto e risparmio energetico. Eliminazione dei ponti termici. I materiali utilizzati: pannelli coibentati, isolanti sintetici, vegetali e minerali.  Costi e detrazioni fiscali ammesse. 

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La coibentazione del tetto ha come obbiettivo quello di isolare due ambienti aventi diverse condizioni termiche.

Poiché il calore, secondo un noto principio di fisica, tende a salire verso l’alto, se non incontra sufficiente resistenza, si disperde all’esterno dell’edificio, costringendo di fatto l’utente ad alzare il livello del riscaldamento per ottenere una situazione di comfort.

Ma una buona coibentazione è perfetta anche nei mesi estivi in quanto consente di tenere la temperatura più bassa evitando così di surriscaldare le stanze, rendendo difficile la permanenza in casa fino a tarda ora.

Il fenomeno del cattivo isolamento costituisce un punto negativo, in particolare nelle abitazioni di antica fabbricazione.

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La coibentazione permette ai locali di non scambiarsi calore, assicurando anche l’isolamento acustico, ed è obbligatoria per legge, secondo il Dlgs n. 311 del 2006, ma solo nell’ambito della programmazione di lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria delle coperture.

E’ possibile eseguirla anche dall’interno dell’edificio, senza dover rimuovere la copertura. In questo caso, l’intervento consisterà nel realizzare un controsoffitto all’interno dell’abitazione.

Coibentazione del tetto: vantaggi

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Coibentare un tetto permette di avere notevoli vantaggi sia in inverno che in estate.

Nei mesi freddi verrà impedita la dispersione di calore, mantenendo caldo l’ambiente. In questo modo si otterrà un risparmio considerevole nelle spese di riscaldamento.

Quando invece all’esterno le alte temperature d’agosto diventano insopportabili, il tetto impedirà al calore di penetrare, garantendoci il giusto comfort.

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Altro importante vantaggio riguarda l’eliminazione dei ponti termici che possono creare condensa e umidità nei locali.

In questo modo, rifacendo il tetto, si apporterà un nuovo strato impermeabilizzante, eliminando eventuali infiltrazioni.

Tipologie di coibentazione del tetto e materiali

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Il maggior grado di coibentazione è legato al valore di coibentazione termica, in termini tecnici indicata con lambda: minore tale valore, maggiore sarà il potere isolante.

Pertanto saranno preferibili materiali con bassa conducibilità termica.

Per ottenere il miglior risultato possibile, considerate che maggiore sarà lo spessore, migliore sarà la coibentazione dell’abitazione sottostante.

Pannelli coibentati

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I pannelli coibentati rappresentano così la soluzione più innovativa in campo edilizio per assicurare il risultato ottimale.

I pannelli in commercio si differenziano per il tipo di materiale di cui sono composti.

Isolanti sintetici

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Sono materiali chimici derivanti da un lungo e complesso processo di lavorazione del petrolio. Data il suo largo utilizzo, sono decisamente convenienti dal punto di vista economico.

Rientrano tra i materiali sintetici la fibra di poliestere, il polistirene espanso sinterizzato (EPS) o estruso, il poliuretano espanso, il polietilene espanso, le schiume.

La posa in opera non comporta procedimenti particolari, sebbene debbano essere trattati adeguatamente onde evitare problemi in caso d’incendio.

Hanno una vita media compresa fra i 30 ed i 50 anni. Il riutilizzo è possibile solo se il materiale non è accoppiato con altri materiali, incollato o sporco.

In caso di materiali espansi, poiché possono rilasciare sostanze tossiche nell’ambiente, occorre una buona ventilazione per evitare il problema.

Isolanti di origine vegetale

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Come dice il termine, gli isolanti di origine vegetale sono costituiti da materiali naturale che non richiedono un metodo di produzione dannoso per l’uomo e per l’ambiente.

In questa fascia di materiali rientrano la fibra di legno, la fibra di legno mineralizzato, la fibra di cellulosa, la fibra di canapa, la fibra di lino, il sughero.

L’elevato utilizzo in edilizia e l’alta capacità fonoassorbente sono punti a loro favore.

Il contro è costituito dall’elevato costo, pertanto si tratta di una scelta da adottare solo dopo un’attenta analisi dei costi/benefici in termini di isolamento.

Isolanti di origine minerale

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Di origine naturale, pertanto rinnovabili e riciclabili. Presentano un alto grado di resistenza alle muffe, mantenendo prestazioni elevate anche in caso di presenza d’umidità.

Fanno parte di questa tipologia di isolanti materiali come la lana di roccia, lana di vetro, l’argilla espansa, la perlite espansa. Permettono, oltre all’isolamento termico, anche un ottimo livello di fonoassorbenza, resistente al fuoco.

Per garantire le migliori performances, deve essere posato su tetti a struttura inversa, dove l’isolante si trova sopra l’impermeabilizzazione.

Coibentazione del tetto: costi

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I costi per realizzare un buon isolamento del tetto devono prevedere sia la posa dei pannelli che le opere murarie necessarie.

Sebbene si tratti di un’indicazione approssimativa, si può indicare in base alla tipologia di materiale utilizzato:

  • Pannelli coibentati per tetti in poliuretano €5-20
  • Pannelli coibentati per tetti in sughero €15-50
  • Pannelli coibentati per tetti in lana di roccia €10-30
  • Pannelli coibentati per tetti in fibra di legno €20-60

mentre il costo per la manodopera, variabile a seconda delle località e regioni, si differenzia dall’inclinazione o meno della zona su cui vengono apposti. Indicativamente si parte da un minimo di €25 per superfici piane fino ad arrivare a circa €100 per la posa su tetto inclinato.

L’intervento più economico è l’insufflaggio del sottotetto, che costa circa 17 euro/mq, tecnica che permette di non gravare sulla struttura.

Detrazione fiscale

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L’isolamento del tetto rientra nel piano di incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici permettendo addirittura di usufruire del Superbonus 110%, a patto del rispetto della seguente condizioni

l’intervento di isolamento termico deve incidere per oltre il 25% della superficie disperdente lorda, pareti esterne, pavimenti, coperture.

Il requisito dell’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda viene rispettato solo considerando gli interventi sulle superfici che delimitano il volume riscaldato verso l’esterno, vani freddi o terreno.

Se il sottotetto non è riscaldato, tale intervento non può essere considerato nel calcolo.

Per un chiarimento ulteriore, con la circolare 24/E 2020, l’Agenzia delle entrate ha specificato che fra gli interventi di isolamento termico valido per il Superbonus 110%:

  • rientrano anche quelle per la coibentazione del tetto purchè il tetto sia elemento di separazione tra il volume riscaldato e l’esterno, che anche assieme ad altri interventi di coibentazione eseguiti sull’involucro opaco incida su più del 25 per cento della superficie lorda complessiva disperdente.

Per approfondire l’argomento, ecco la guida dove trovare tutte le informazioni necessarie: Superbonus 110%: FAQ e chiarimenti.