Antifurto ad onde subsoniche: funzionamento, pro e contro
Tra i sistemi d’allarme meno conosciuti; scopriamo come funziona e quando è la scelta più conveniente da adottare

La sicurezza è un valore da custodire, ma anche da ricercare, specialmente quella in casa e nei locali commerciali. Il settore dei sistemi d’allarme conosce diverse tecnologie, impianti e soluzioni, ciascuna adatta a una particolare esigenza. È importante e utile scoprire cos’è e come funziona l’antifurto ad onde subsoniche, un sistema basato su una particolare tecnologia e che risulta essere meno noto rispetto ad altre soluzioni, ma che in alcuni contesti può rivelarsi una scelta convincente, specialmente per i vantaggi assicurati.
L’utilizzo di un antifurto ad onde subsoniche può essere un’opportunità per molti aspetti vantaggiosa, ma che presenta anche una serie di limiti e controindicazioni che è importante conoscere per valutarne l’acquisto e l’installazione.
Facciamo quindi un approfondimento sui pro e contro di questo sistema d’allarme consentendo di valutarne la convenienza in base alle esigenze che si devono soddisfare.

Cos’è e come funziona un antifurto ad onde subsoniche

L’antifurto ad onde subsoniche è un particolare sistema che utilizza una tecnologia a infrasuoni. Si tratta di onde sonore che hanno una frequenza di vibrazione molto più bassa della soglia di udibilità degli esseri umani e che percepiscono la variazione di pressione all’interno dell’ambiente in cui sono installati.
Si tratta quindi di un meccanismo silenzioso per rilevare anche movimenti impercettibili (come l’apertura di una porta o lo spostamento di un oggetto) e inviare il segnale alla centralina programmata per rilevarne le variazioni.
È quindi il cambiamento della pressione dell’aria il principio su cui si basa il funzionamento dell’antifurto ad onde subsoniche. Questo è un impianto che non necessita di sensori in quanto è la centralina stessa che, al momento dell’avvio, effettua un calcolo della pressione ambientale e la considera come riferimento per far scattare il segnale d’allarme qualora ci fossero delle variazioni.
Pro e contro dell’antifurto ad onde subsoniche

La tecnologia degli antifurto ad onde subsoniche ha, come vedremo più nel dettaglio, degli evidenti vantaggi, ma ha anche delle caratteristiche limitanti che in alcuni casi la rendono inutilizzabile o addirittura non così conveniente. Scopriamo perché.
Vantaggi

Tra i punti di forza di un antifurto ad onde subsoniche c’è, innanzitutto, la semplicità di installazione. Essendo privo di sensori non richiede particolari lavori né configurazioni, posizionamenti e settaggi particolari; svolge tutto autonomamente ogni volta che viene messo in funzione.
Questa semplicità si converte anche in una maggiore economicità, trattandosi di un’unica centralina che svolge il lavoro che per altre tipologie di allarmi necessita di numerosi sensori.
Va poi considerato come un antifurto ad onde subsoniche si adatti a ogni ambiente nel momento stesso in cui viene messo in funzione. Anche eventuali cambiamenti strutturali o interventi che vanno a modificare la pressione ambientale non costituiscono un problema per questo tipo di allarmi, in quanto assicurano un funzionamento personalizzato a ogni accensione.
Svantaggi

Come anticipato ci sono alcuni limiti e dubbi sulla convenienza dell’antifurto ad onde subsoniche. Questa tecnologia, infatti, al netto di tutti i benefici, non è molto precisa. Sono frequenti i falsi allarmi causati da minime variazioni di pressione anche non associate a movimenti o segnali di pericolo.
Inoltre la presenza di camini e ventole di areazione può inficiare le rilevazioni così come bisogna considerare che il monitoraggio dell’ambiente da parte della centralina può essere lento e non del tutto affidabile.
Oltre a questi limiti tecnici c’è un ulteriore problema altrettanto serio: l’utilizzo. L’antifurto ad onde subsoniche, infatti, può essere utilizzato solamente quando si è fuori casa in quanto i movimenti delle porte, l’apertura dell’anta del frigorifero o qualsiasi altro spostamento notturno può far scattare l’allarme.
Probabilmente non vale la pena acquistare e installare due tipologie di allarmi: uno da utilizzare quando si è in casa e uno quando si è fuori, meglio orientarsi verso un sistema che assicuri l’utilizzo in tutte le circostanze.
A questo proposito, alla luce dei pro e dei contro di questa tecnologia, possiamo comprendere meglio dove possa essere utilizzato un antifurto ad onde subsoniche. Il tipo di tecnologia e gli evidenti limiti d’impiego lo rendono ideale per un box auto, una cantina o un piano interrato privi di finestre nei quali non ci sono spostamenti d’aria che possono far scattare le rilevazioni della centralina e far scattare l’allarme.
Antifurto ad onde subsoniche: foto e immagini
Il settore degli antifurto è molto ampio e variegato e la tecnologia basata sulle onde subsoniche non è recentissima, in quanto è nota già da diversi decenni. L’antifurto ad onde subsoniche non è molto noto al grande pubblico proprio perché nel corso del tempo gli sono state preferite altre tipologie di sistemi di sicurezza e allarmi che, specialmente a livello residenziale e commerciale, si sono rivelati più efficaci e utilizzabili.
Se posto nelle ideali condizioni d’utilizzo l’antifurto ad onde subsoniche si rivela una scelta utile da adottare, anche a fronte del prezzo ridotto e della grande semplicità di installazione.