Acqua in casa: la giusta pressione, portata, velocità
Per garantire l’efficace funzionamento di elettrodomestici e caldaie, è importante determinare la migliore pressione, portata, e velocità dell’acqua.
Avere un impianto idrico sempre perfettamente funzionante per poterlo usare senza creare ingorghi ed intasamenti nei lavandini. Per saperne di più, analizziamo gli elementi fondamentali, propri di una rete distributiva dell’acqua, fino a giungere ai valori ottimali per le grandezze considerate.
Vediamo il tutto nel dettaglio.
Gli elementi fondamentali nella rete di distribuzione idrica
Tali elementi fondamentali, in un’abitazione, o comunque, in un edificio, sono i collettori e le montanti. A prescindere dalle dimensioni dell’edificio, s’individueranno uno o più collettori orizzontali a ridosso del punto di consegna dalla rete pubblica.
Dai collettori orizzontali si diramano uno o più montanti verticali. Essi sono appositi per condurre l’acqua verso l’alto, col raggiungimento dei piani di un solo appartamento, oppure ai vari piani di un condominio. Le diramazioni interne poi, fanno sì che l’acqua venga opportunamente distribuita nei vari ambienti di cui ogni piano si compone.
La distribuzione partirà da un collettore di riferimento anche per il singolo appartamento, il principio è lo stesso, il quale viene opportunamente replicato.
I migliori valori di pressione
Per i valori d’esercizio medi di riferimento della pressione acqua per un’abitazione civile vanno da 1,5 a 3 Bar. Il funzionamento dei più comuni elettrodomestici in casa, risulta così assicurato, se si fa affidamento sull’intervallo descritto.
E’ per ogni punto in cui l’acqua è distribuita, che si prevedono portata e pressione predeterminate nei relativi valori. Questi ultimi sono stabiliti da chi si occupa della produzione dei terminali per il mantenimento della sicurezza e il controllo del flusso.
Per i rubinetti di uso comune, presenti nella generalità delle abitazioni, i valori per portata e pressione sono, rispettivamente, di 0,3 litri al secondo per la portata, e di circa 10 m.c.a. (metri di colonna acqua) per la pressione.
Per i rubinetti standard installati in cucina e in bagno, i valori di pressione e portata di riferimento corrispondono a circa la metà di quelli appena menzionati, per una maggiore attenzione richiesta in tali ambienti.
Tali valori sono stati recentemente studiati per ottenere la riduzione del consumo d’acqua, con il miglioramento dell’efficientamento energetico complessivo.
I dati di riferimento del sistema idrico
In fase di progettazione si terrà conto delle contromisure per la riduzione della spesa energetica. Oltre a ciò, si terrà altresì conto delle portate massime per gli impianti idrici, portate previste nei periodi di maggior utilizzo. E’ esattamente in funzione di tali portate che verranno dimensionate le tubazioni delle reti idriche.
Tecnicamente, si dovrà tenere conto delle portate nominali dei singoli rubinetti, del numero complessivo dei rubinetti, così come anche del tipo d’utenza, frequenze d’utilizzo, e, di conseguenza, infine, delle ore d’utilizzo continuato nei periodi di più elevato consumo d’acqua.
Ci sono riferimenti giuridici, disponibili per la definizione dei dati posti in essere. In ogni caso, ci si potrà anche aiutare con un modello probabilistico, anche piuttosto semplice. Ulteriore dato necessario per la progettazione è fornito dai valori di pressione e portata nel punto di consegna da parte dell’ente erogatore.
Nel punto di consegna, la pressione detiene, mediamente, 35 o 40 m.c.a., valore con il quale si possono servire edifici di diversi piani. Un sistema efficiente di distribuzione e regolazione dell’acqua consentirà sia di servire i piani situati più in alto, sia di evitare che pressioni eccessive si riversino sui piani più bassi. In ogni caso le pressioni dovranno venir garantite per compensare anche le perdite di carico presenti negli impianti, perdite dovute a dimensioni di tubazioni e accessori.
La velocità
Un altro elemento di cui tener conto è la velocità massima con la quale l’acqua può circolare negli impianti idrici. Al riguardo, sarà necessario che essa non causi rumori eccessivi, vibrazioni, ed altre eccessive sollecitazioni meccaniche.
Le velocità dell’acqua dipende da diversi fattori, quali: tipo d’impianto, diametro e materiale delle tubazioni, oltre a natura e spessore d’isolamento termico. Nelle abitazioni più comuni, per diametri delle tubazioni pari a 3/4 “ in ferro o diametro di 25 mm per tubazioni in materiali plastici, le velocità consentite sono nel range tra 1 ed 1,5 metri al secondo.
Metodi per la misurazione della portata nelle tubazioni
Abbiamo strumenti di misura afferenti a due categorie, vale a dire gli strumenti integrali, da una parte, e gli strumenti locali dall’altra.
I primi, gli integrali servono essenzialmente per misurare l’intera portata di un corso d’acqua, e un tipico esempio di questo strumento è il “Tubo di Venturi” o “Venturimetro”.
Ciò che a noi quindi interessano in questa sede sono gli strumenti locali non misurano la portata del corso, ma la velocità che ha l’acqua, o un liquido, all’interno di esso. Uno strumento molto usato per questo tipo di misurazioni, anche per gli impianti domestici, è il “Tubo di Pitot”.
Per misurare con grado maggiore di precisione, negli anni è stata creata nuova strumentazione, più avanzata e costosa. Comunque, il metodo di riferimento, grazie al quale si riescono a tarare tutti gli altri sistemi di misurazione, rimane “Metodo della Pesata”. Ciò avviene anche per la sua semplicità, oltre che per l’economicità.
Esso consiste, basilarmente, nel misurare il tempo che ci mette il fluido a riempire un secchiello. Naturalmente, con queste premesse, il metodo risulta applicabile soltanto a condotte di piccola portata.
Acqua in casa: foto e immagini
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