I 10 peggiori errori da non fare quando compri casa

Uno dei momenti più belli della vita, l’acquisto di una casa, si può trasformare in un incubo se non prestate attenzione a poche semplici regole. Ecco le 10 cose da non fare quando si compra casa.

Le 10 cose da non fare quando si compra casa

Comprare casa è sicuramente un passo impegnativo, che richiede sforzi economici, spesso l’aiuto della famiglia, e comporta molte riflessioni e non poco stress.

Ecco perché l’acquisto di un immobile richiede attente valutazioni, da fare sia da soli che con l’aiuto di validi professionisti. Gli errori più comuni riguardano un’analisi superficiale delle condizioni della casa, dei suoi impianti e in alcuni casi della sua esposizione.

Un altro errore ricorrente è quello di non prevedere i costi accessori (oltre alla ristrutturazione, tasse, percentuale per l’eventuale agenzia e parcella del notaio), per poi ritrovarsi a dover chiedere un prestito aggiuntivo.

Vediamo insieme, nel dettaglio, le 10 cose da non fare quando si compra casa.

1. Iniziare la ricerca senza aver fissato un budget

Il budget è probabilmente l’aspetto più importante. Una volta trovata la casa dei vostri sogni, dovrete essere pronti ad assumere un impegno economico di lunga durata, solitamente 20/30 anni.

Quello che vi consigliamo è di fissare un budget, in base alle vostre entrate e alle vostre previsioni di spesa future, e di non muovervi assolutamente da quella cifra. Nell’acquisto di un immobile facilmente nascono imprevisti e costi non considerati che potrebbero trovarvi impreparati.

Al prezzo finale dell’immobile bisognerà aggiungere circa un 10% per le spese: oltre all’imposta di registro (o all’IVA, nel caso in cui la casa sia nuova) ci sono le imposte catastali.

Lo stesso mutuo comporta spese accessorie. L’imposta ipotecaria ammonta in genere al 2% dell’importo del mutuo e in molti casi è richiesta anche un’assicurazione.

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2. Non trattare sul prezzo

Non fissare un budget è sbagliato tanto quanto scartare un immobile a priori perché si pensa di non poter trattare sul prezzo.

In questo sono molto più brave le agenzie: negoziare un prezzo di vendita si può e gli agenti lo sanno fare al meglio. Date le trattative frequenti, possono avere più margine per far scendere il prezzo e convincere il venditore, soprattutto se già loro cliente.

3. Essere precipitosi

Nell’acquisto di un immobile interviene sempre il fattore emotivo, soprattutto se si tratta di una casa dove andrete a vivere. Il consiglio è quello di non lasciarsi trasportare troppo dai sentimenti, ma di valutare bene tutte le opzioni.

Se non si hanno urgenze abitative, è meglio aspettare l’occasione giusta e visitare almeno 3/4 immobili per valutare le cifre di mercato in una stessa zona.

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4. Escludere le spese per i lavori di ristrutturazione

Se la casa è da ristrutturare, è fondamentale fare una stima dei costi di ristrutturazione prima di acquistarla.

Il consiglio degli esperti è quello di far realizzare un preventivo dei lavori da un’impresa edile, presentando uno schema planimetrico o un computo metrico aggiornato. Capirete bene che realizzare una stima dei costi senza uno studio preciso potrebbe semplificare rispetto alla reale entità dei lavori.

5. Sottovalutare le spese condominiali

Spesso si sottovalutano i costi che derivano dal condominio. Le spese condominiali si pagano tutti i mesi (da versare ogni 3/4 mesi) e spesso a queste si aggiungono altre spese extra comuni (rinnovo della facciata, manutenzione del tetto, ripristino dell’ascensore, ecc.).

Quando si acquista un appartamento all’interno di un edificio, è buona norma rivolgersi all’amministratore per chiedere conto delle spese annuali. Ecco le più frequenti:

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  • riscaldamento (se centralizzato)
  • pulizia scale e spazi in comune
  • manutenzione del giardino e di eventuali spazi condivisi
  • portineria (se presente)

Ricordate che dal momento successivo al rogito notarile sarete responsabili anche per eventuali spese impagate relative all’anno in corso e a tutti quelli precedenti non versate dal venditore o dal precedente inquilino. In tal senso sarà utile farsi rilasciare una dichiarazione scritta che il venditore è in regola con le spese.

Nel caso di una casa indipendente, considerate che le spese potrebbero essere ancora più elevate.

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6. Non controllare gli impianti esistenti

Prestate particolare attenzione al controllo dell’impianto elettrico. Se notate che interruttori e prese non sono in buone condizioni, bisognerà valutare se sostituire tutto l’impianto. Nel 90% dei casi è così.

In alcuni casi, soprattutto negli edifici più vecchi, potrebbe essere addirittura necessaria la messa a norma.

Per quanto riguarda l’impianto idrico, fate la prova dei rubinetti: apriteli, controllate la pressione e il colore dell’acqua, così come gli scarichi del bagno. Da questo potrete fare una prima valutazione da riportare al vostro idraulico di fiducia.

Massima allerta per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento: la presenza di una caldaia vecchia potrebbe rivelarsi deleteria, con la necessità di doverla sostituire, una volta messo in funzione l’impianto nei mesi invernali. Peggio ancora se non si trovasse o non fosse disponibile il libretto delle manutenzioni e certificazioni: potrebbe essere indicativo di un impianto non a norma e pericoloso.

Se avete un amico che di mestiere fa il caldaista ed è tecnico certificato, chiedetegli di venire con voi a dare un’occhio all’impianto: anche senza bisogno di intervenire, potrebbe darvi le giuste dritte.

7. Non verificare la presenza di crepe, umidità e muffe

Dopo gli impianti, non tralasciate di controllare pareti e soffitti. Eventuali crepe possono essere sintomo di instabilità del terreno o di subsidenza e, a seconda della gravità, questi problemi possono essere molto costosi da risolvere.

Verificate anche che non ci siano segni di umidità o muffe. Se la casa è ammobiliata, chiedete di aprire ante e armadi per individuare  anche la presenza di eventuali funghi nascosti.

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8. Non verificare la presenza di eventuali ipoteche

Un controllo importante da far fare al notaio è quello sulla situazione ipotecaria. La verifica va effettuata direttamente presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari e darà un quadro completo su ipoteche o pignoramenti.

9.  Rata del mutuo troppo alta

Banca con cui stipularlo, importo e durata del mutuo sono le questioni chiave. A tal proposito, non esistono formule magiche ugualmente valide per tutti, ma ecco qualche consiglio:

  • sarebbe meglio non stipulare un mutuo a scadenza lunghissima poiché gli interessi fanno lievitare il il costo finale di acquisto
  • fissare una rata pari al 30%, massimo 35%, delle entrate mensili

10. Sminuire il supporto di un professionista

E siamo giunti al consiglio finale, che in fondo è il principale e da esso potrebbero derivare tutti gli altri. Se non avete solide conoscenze del mercato immobiliare, evitate di comprare una casa senza affidarvi a professionisti.

Ancora, non consultare il notaio prima della firma di atti importanti potrebbe essere un errore che vi costerà molto caro. Ad esempio, non tutti sanno che i beni provenienti da donazione possono essere impugnati dagli eredi e quindi molte banche sono portate a non concedere il mutuo per l’acquisto di un immobile proveniente da lascito testamentario di questo tipo.

In questo, come in molti altri casi previsti dalla legge, il parere di un esperto può prevenire brutte sorprese.

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