Cosa sapere prima di comprare un umidificatore

Guida all’acquisto dell’umidificatore. Scopri a cosa serve, come scegliere la tipologia, le dimensioni ideali e i consumi. Segui i nostri consigli per utilizzarlo al meglio: ecco cosa sapere prima di comprare un umidificatore per l’ambiente.

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L’utilizzo di un umidificatore in casa può portare numerosi vantaggi dal punto di vista della salute. È noto, infatti, che l’aria troppo secca in un ambiente chiuso causa una serie di spiacevoli inconvenienti, che vanno da una semplice congestione nasale a crisi respiratorie molto serie, soprattutto nei soggetti con tale predisposizione.

Usare un umidificatore aiuta a respirare meglio, ma previene anche raffreddori e influenza. Inoltre, aiuta a dormire bene e apporta vantaggi benefici alla salute della pelle e, nello specifico, dei capelli e del cuoio capelluto. Se stai valutando l’ipotesi di acquistarne uno, ecco tutto quello che c’è da sapere sugli umidificatori per ambiente.

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A cosa serve?

L’umidificatore aiuta a mantenere la giusta quantità di umidità nell’aria, specie in quegli ambienti dove tende a seccarsi maggiormente. L’aria si asciuga rapidamente a causa dei caloriferi in funzione per tante ore, ma anche quando dimentichiamo di arieggiare o restiamo per troppo tempo al chiuso, magari in un ambiente condiviso con altre persone.

L’utilizzo dell’umidificatore evita quel fastidioso mal di gola che si avverte quando l’aria è troppo asciutta, ma serve anche a limitare la comparsa di allergie respiratorie o di natura oftalmica, principalmente causate dal sollevamento della polvere. Insomma, l’umidificatore può essere utilizzato a casa, in ufficio e ovunque ci sia bisogno di mantenere una certa umidità nell’aria.

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Come scegliere la tipologia

Gli umidificatori per ambiente si dividono in tre tipologie:

  • evaporativo: si tratta della vaschetta di ceramica o di terracotta da appendere ai caloriferi. Questa tipologia è quella più economica e non comporta consumi elettrici. Tuttavia questo sistema funziona solo con i termosifoni accesi ed è circoscritto alla zona in cui è presente
  • a caldo: l’acqua viene inserita all’interno di un serbatoio che, una volta in funzione, la porta all’ebollizione. Il vapore acqueo prodotto si disperde nell’aria. Gli umidificatori a caldo sono economici, ma consumano molta energia, sono piuttosto rumorosi e bisogna considerare due inconvenienti legati all’aumento della temperatura nella stanza e al rischio di scottature accidentali
  • a freddo: il funzionamento (a ultrasuoni o con nebulizzatore) consente di trasformare l’acqua fredda in nebbiolina. Sono apparecchi sicuri, consumano meno energia dei precedenti, ma hanno costi più elevati, legati alla presenza di funzioni supplementari come il purificatore dell’aria oppure lo ionizzatore.

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Le dimensioni ideali

Le dimensioni sono fondamentali per umidificare correttamente l’ambiente. La misura scelta (piccola, media o grande) dipende essenzialmente dal tipo di utilizzo e dalla grandezza dell’ambiente che si desidera umidificare.

Per esempio, se vuoi utilizzarlo in camera da letto durante il riposo notturno, sarà più indicato scegliere un umidificatore da tavolo, con un serbatoio di capacità ridotta: 200/300 ml di acqua sono sufficienti per circa 8-12 ore.

Un umidificatore a consolle (cioè a pavimento) generalmente ha un serbatoio più grande che contiene da 1 a 6 litri di acqua e di conseguenza impiega più tempo a svuotarsi (da 20 a 60 ore). Un apparecchio del genere è quindi più indicato in spazi ampi, magari frequentato da molte persone.

Collocare un umidificatore troppo grande in una stanza piccola potrebbe essere controproducente: non solo i consumi sarebbero maggiori, ma una percentuale troppo elevata di umidità crea problemi respiratori e la formazione della condensa (la principale causa di muffa).

Cosa sapere prima di comprare un umidificatore

Come scegliere il migliore umidificatore

I consumi sono senza dubbio uno dei fattori da valutare, quando ci si appresta ad acquistare un umidificatore. Quelli a caldo consumano più energia di quelli a freddo, perché devono portare l’acqua a uno stato di ebollizione. Uno dei vantaggi di questa tipologia è che il vapore acqueo risulta privo di germi, ed essendo caldo aumenta la temperatura della stanza.

Per questo è perfetto da utilizzare d’inverno, ma occhio all’apparecchio: durante l’uso tende a surriscaldarsi e a contatto con la pelle potrebbe provocare ustioni. Se ci sono bambini o animali in casa, meglio privilegiare un umidificatore a freddo.

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Per quanto riguarda la tipologia a nebbia fredda, ne esistono di due tipi: umidificatori a ultrasuoni o evaporativi. Entrambi hanno un consumo ridotto di energia, in quanto l’acqua non ha bisogno di riscaldarsi per evaporare.

Questo è un fattore importante da tenere presente durante l’acquisto, perché questa tipologia non modifica la temperatura nella stanza; dunque, puoi utilizzarlo indifferentemente sia d’estate che d’inverno.

Considera però, che l’umidificatore evaporativo è più rumoroso rispetto alla tipologia a ultrasuoni. Infatti, il funzionamento con nebulizzatore emette una vibrazione continua che potrebbe disturbare il sonno. Quindi, se scegli di utilizzare un umidificatore in camera da letto, vaglia l’ipotesi della tipologia a ultrasuoni.

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Con luce notturna

Chi ha difficoltà a dormire sonni tranquilli, può aggiungere un tocco di colore alla camera da letto con un umidificatore a luce notturna. Si tratta di apparecchi da tavolo molto silenziosi, che oltre a emettere il vapore acqueo emanano una luce soffusa, in grado di conciliare il sonno.

Alcuni apparecchi cambiano addirittura colore della luce durante il funzionamento: basta il semplice tocco di un pulsante per scegliere la migliore luce con cui riposare.

Cosa sapere prima di comprare un umidificatore

Consigli utili

Prima di acquistare il tuo nuovo umidificatore, presta attenzione alla presenza di queste funzioni basilari, che ti aiuteranno a controllare gli sprechi energetici e la quantità esatta di umidità nell’aria.

  • Igrometro e manopola di regolazione della nebbia: per respirare correttamente la percentuale di umidità nell’aria non dovrebbe mai essere inferiore al 40%, né superiore al 65%. Cercate di regolare l’umidità entro questi valori attraverso la manopola che regola la quantità di nebbia immessa nell’ambiente.
  • Timer e spegnimento automatico: quando acquisti l’umidificatore accertati della presenza di questa funzione. Infatti, alcuni dispositivi ne sono sprovvisti; ma il timer e lo spegnimento automatico prevengono sia un consumo spropositato di energia, sia malfunzionamenti all’apparecchio. Infatti, quando il serbatoio si svuota completamente, è necessario ricaricarlo per evitare che il dispositivo si danneggi.
  • Efficienza energetica: altro aspetto da considerare prima dell’acquisto. In base alle tue necessità è necessario stabilire per quanto tempo dovrai utilizzarlo e come verrà impiegato. Consulta la tabella relativa al consumo energetico dell’apparecchio: eviterai brutte sorprese in bolletta.

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Quali altri fattori considerare prima dell’acquisto?

Quando si acquista un umidificatore il prezzo non è l’unica variabile da considerare. Alcuni modelli molto validi, seppur basici, partono dai 30 € a salire: il costo, infatti, dipende dal design, dalla marca, dalla grandezza e dalle funzionalità aggiuntive presenti.

In ogni caso, prima di scegliere l’umidificatore più adatto alle tue esigenze, valuta che l’apparecchio sia integro, stabile e facile all’uso.

Per gli umidificatori a consolle non sottovalutare la lunghezza del cavo di alimentazione e la grandezza dell’apparecchio. In più, controlla anche la capacità del serbatoio e quanti metri quadri è in grado di umidificare.

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Umidificatore per ambiente: immagini e foto

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