Piano casa europeo: cosa prevede, tempi e vantaggi

Autore:
Raffaele Di Ciano
  • Laurea in Belle Arti
Tempo di lettura: 4 minuti

La Commissione UE ha presentato il nuovo piano casa europeo: nel pacchetto di misure ci sono cantieri e ristrutturazioni innovativi, semplificazioni urbanistiche e nuovi investimenti per l’edilizia sociale. Ecco cosa prevede il nuovo piano casa e quali sono gli obiettivi che vuole perseguire.

amministratore condominio
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Qualche giorno fa la Commissione europea ha presentato il Piano casa europeo, il primo piano comunitario riguardante l’edilizia abitativa accessibile. Il documento, che prevede una strategia mirata alla costruzione di nuove abitazioni, allo sviluppo innovativo dei cantieri e la revisione delle norme UE sugli aiuti di Stato per facilitare il sostegno pubblico ai progetti di edilizia sociale, ha l’obiettivo di aumentare le case accessibili in Europa, incrementare la sostenibilità e la qualità abitativa.

Negli ultimi 10 anni in Europa i prezzi medi delle abitazioni in vendita sono aumentati del 60%, mentre gli incrementi sono stati pari al 20% nel caso degli affitti.

A causa di questi rincari, sono milioni le famiglie europee che fanno fatica a trovare una casa dove vivere, e la crisi abitativa è sempre più dilagante e pericolosa per la competitività UE e per la coesione sociale. L’offerta risulta essere drammaticamente più bassa rispetto alla domanda: ecco come l’UE intende risolvere il problema.

Piano casa europeo

Piano casa europeo: cosa prevede, tempi e vantaggi
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Nei giorni scorsi la Commissione europea ha presentato il piano casa europeo, un documento con cui si impegna a sostenere gli Stati membri, le Regioni e le città europee nell’aumento dell’offerta abitativa, nell’attivazione di investimenti e riforme e nella spinosa gestione degli affitti brevi, soprattutto nelle aree più sotto pressione.

Le stime dicono che c’è bisogno di circa 650.000 abitazioni l’anno oltre i livelli di attuale nuova offerta (circa 1,6 milioni l’anno) per far fronte al divario tra domanda e offerta nei prossimi 10 anni, e che per realizzare queste unità abitative servono circa 150 miliardi di euro ogni anno.

Nel piano casa europeo si trovano le misure con cui l’UE vuole perseguire questo ambizioso obiettivo:

  • rendere il settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni più produttivo e innovativo (attraverso processi più circolari e digitali, manodopera più qualificata, riduzione della burocrazia e la semplificazione dei codici edilizi);
  • investimenti nel settore abitativo (attraverso una piattaforma paneuropea di investimento e il Fondo sociale per il clima per investimenti in efficienza energetica e ristrutturazioni green);
  • edilizia sociale (investimenti per studentati, alloggi sociali e abitazioni per persone a basso reddito e gruppi svantaggiati).

Giovani e studenti

Piano casa europeo: cosa prevede, tempi e vantaggi
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Tra i più colpiti dalla crisi abitativa attuale ci sono i giovani e gli studenti, ed è proprio a loro che la Commissione UE ha pensato per la presentazione del pacchetto di misure del Piano casa europeo.

Valutando la fattibilità di uno schema di garanzia per ridurre o eliminare la necessità di un deposito cauzionale, per esempio, l’UE intende aiutare studenti, tirocinanti e apprendisti a trovare casa più facilmente. Ancora, il piano parla di una revisione delle regole sugli aiuti di Stato, in modo da facilitare gli investimenti privati nei quartieri misti, dove potranno convivere residenti e studenti.

Infine, la Commissione affronta anche la spinosa questione degli affitti brevi, che stanno saturando il mercato: il Regolamento sugli affitti brevi, applicabile da maggio 2026, renderà obbligatoria la registrazione degli host e la condivisione dei dati sulle transazioni tra piattaforme e autorità nazionali.

Inoltre, sempre nel 2026, si proporrà una nuova iniziativa legislativa per stabilire un quadro unico UE basato sui dati, che consentirà alle autorità locali di adottare misure mirate e proporzionate per ridurre o limitare la proliferazione degli affitti brevi nelle aree maggiormente sotto pressione.

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