Alta sartorialità: tra vetro, marmi, pietre naturali, lastre pregiate e arredi su misura
Aziende votate all’artigianalità che raccontano storie di passione, ricerca e cura per il dettaglio per dar vita a pezzi unici con uno sguardo rivolto sempre alla contemporaneità.

@Silvia Rivoltella
Quando parliamo di alta sartorialità pensiamo subito al mondo della moda: la cura minuziosa dei dettagli, la ricerca di tessuti pregiati, i ricami preziosil. E, soprattutto, il lavoro attento e paziente delle mani di abili artigiani capaci di dar forma a capi che raccontano storie di dedizione, cura e passione. Gli stessi tratti si possono ritrovare anche in alcuni brand del design, che oggi più che mai si distinguono per la grande attenzione nella ricerca dei materiali e nel recupero di pratiche antiche. È un approccio che privilegia l’essenza delle aziende e che si manifesta in pezzi unici e ricercati, carichi non solo di valore formale ma anche di un profondo valore intrinseco.
Designer del vetro

Ne è esempio, il marchio di design milanese fondato nel 2018 da Edoardo Pandolfo e Francesco Palù, che ha sin dall’inizio ha dimostrato una grande cura e attenzione alla produzione sartoriale.
Per noi ogni progetto segue un processo creativo e una cura del dettaglio paragonabile alle collezioni di alta sartoria. Allo stesso tempo, si tratta di mondi radicalmente diversi: la moda vive di stagioni e di velocità, mentre il design si muove molto più lentamente. Le tecniche che utilizziamo richiedono un grande impegno umano e tempi lunghi, e questo ci porta a pensare a oggetti che non passino di moda. Non inseguono i trend del momento, ma raccontano il nostro universo creativo e una cultura del vivere contemporaneo che si misura nell’arco di decenni, non di una stagione, spiegano i fondatori.

Quando si parla di processi, non ci si riferisce solo alle tecniche, che come quelle tradizionali muranesi, restano immutate da secoli e oggi ancora più precise ed efficienti grazie alle tecnologie contemporanee.
Crediamo che il vero processo artigianale sia soprattutto umano: significa costruire un rapporto profondo con chi realizzerà i nostri oggetti. È fondamentale capire quali mani daranno forma ai pezzi, parlarci e confrontarci. A volte questo confronto è acceso, perché sappiamo dove vogliamo spingere il materiale, anche quando l’artigiano non ci crede. Alla fine, però si trova un’armonia: può significare raggiungere esattamente ciò che avevamo immaginato, oppure riconoscere che certe cose non sono possibili. È in questa tensione che nasce l’anima dei nostri oggetti.
Il marchio vanta un ricco portfolio di collezioni che esprimono il loro mondo creativo, come l’ultima collaborazione con Bottega Veneta, per cui hanno realizzato 100 cubi colorati in vetro di Murano soffiati a mano per la sfilata Spring/Summer 2026, evocando l’architettura in pietra. Tra le installazioni più significative, Two-Fold Silence, presentata durante la scorsa Design Week all’interno delle ex-docce di Piscina Cozzi, ha guidato il pubblico alla scoperta dei progetti più rappresentativi del loro approccio creativo, svelando le potenzialità espressive del vetro.

L’integrità e l’onestà intellettuale che mettiamo nei nostri pezzi sono ciò a cui diamo più valore. È un approccio che richiede coerenza e pazienza, ma siamo convinti che nel tempo sia ciò che conferisce ai nostri lavori una riconoscibilità autentica, dicono i designer.
Le mille sfaccettature della pietra
Neutra, fondata nel cuore della Brianza, lavora il marmo e le pietre naturali, combinando la cura sartoriale con un’elevata expertise tecnologica.

In Neutra la sartorialità è un approccio concreto che unisce il design contemporaneo alla più alta tradizione artigiana italiana. Ogni progetto nasce da una profonda conoscenza dei materiali, il marmo in primis – materia nobile e identitaria dell’azienda – e da un percorso di ricerca che si traduce in pezzi unici, destinati a pochi, in serie limitata o realizzati su misura. La personalizzazione è ciò che restituisce esclusività a ogni creazione: un valore che incarna pienamente la visione dell’azienda. Questo permette di offrire non solo arredi, ma esperienze abitative esclusive, dove ogni dettaglio, dal taglio del marmo alla giunzione invisibile di un metallo, è trattato con la stessa cura che si riserva a un capo di alta moda. A ciò si aggiunge la possibilità di customizzare ogni prodotto in dimensioni e materiali, creando soluzioni su misura che rispondono in modo esclusivo allo spazio e al gusto del cliente, racconta il fondatore Emanuele Chicco Busnelli.
Con oltre 140 anni di esperienza, Neutra seleziona blocchi in cave italiane e internazionali, lavorati con tecnologie d’avanguardia e rifiniti a mano.
La mano dell’artigiano è insostituibile – spiega Busnelli -. Solo levigatura e lucidatura manuale possono restituire al materiale la sua forza primordiale, ma anche una sorprendente leggerezza.

Esempi tangibili sono il nuovo tavolo Aves di DRAW Studio, che mette in dialogo la robustezza del marmo con la leggerezza delle forme, grazie a scanalature nelle gambe frutto di una lavorazione minuziosa delle lastre, che richiede un’altissima capacità artigianale. O la lampada Lente di Migliore+Servetto. Emblema dell’approccio sartoriale è sicuramente il tavolo Minera di Zaha Hadid Architects. Le sue le cui forme fluide, che richiamano l’effetto naturale dell’erosione, sono plasmate dall’azienda a partire da un unico blocco di marmo, con circa un mese di lavorazione a macchina e dieci giorni di finitura manuale. Un pezzo esclusivo, disponibile in un’edizione limitata di otto esemplari.
Marmi e pietre: sfumature a colori
Per noi lastre di onici, marmi o pietre preziose sono i nostri tessuti. Una volta scelti, i materiali vengono esaminati attraverso un sofisticato sistema a scansione, per controllarne le venature, le sfumature, la resistenza. Le lastre non vengono selezionate per il loro colore o per la loro bellezza, ma anche per la presenza di naturali sfumature del materiale che permettono di creare decori, spiega Alessandra Malagoli, direttore artistico di Budri.

La direzione creativa è quindi determinante nella fase del processo produttivo.
I pezzi tagliati, vengono sottoposti a lunga procedura di assemblaggio, di finitura e lucidatura manuale. Questa ultima fase richiede elevata manualità ed esperienza, per conferire al prodotto la lucentezza che ne esalta la preziosità. Allo stesso modo, lavorazioni di superficie, che solitamente vengono utilizzate nei progetti di design, trasformano il tessuto litico in pizzi, trame ad effetto 3D, grazie a sofisticati impianti a controllo numerico. Infine, l’intera opera viene posata a secco per poterne verificare la perfezione in termini di proporzioni, colori e venature. La sartorialità ci consente di poter creare ogni volta “Abiti da abitare” che sprigionano la bellezza della materia, ma anche la sua inattesa leggerezza, prosegue Malagoli.
Tra le collezioni più celebri: Aquarel che è stata concepita con l’intento di esaltare la bellezza dell’onice bianco, materiale trasparente e nuvolato, creando delle partizioni pittoriche dipinte a mano, proprio come avviene nella pittura ad acquerello. Un’altra collezione sartoriale è Marmor Natum di Gwenael Nicolas.
Il designer voleva infatti realizzare la collezione con un marmo nero con delle striature e graffiature bianche. In realtà in natura questa tipologia di materiale non esiste; abbiamo così creato un intarsio tra un materiale nero, il Nero Assoluto, materiale intensamente monocromatico e Bianco Sivec, marmo intensamente bianco, con striature e graffiature realizzate attraverso intarsi sottilissimi e minuscoli. Una vera e propria opera d’arte, dice Malagoli.

Infine, l’ultima collezione Geodies d- One of Collection, nella quale geodi e quarzi di rara bellezza sono incastonati come gioielli all’interno di marmi e travertini che diventano i loro scrigni.
Non c’è limite alla sartorialità
Anche per Carpanese Home fa della sartorialità il cuore pulsante del processo progettuale e produttivo, spingendo il concetto di custom-made al massimo livello.

@Silvia Rivoltella
Abbiamo una linea standard, da catalogo, ma non ci fermiamo lì. I nostri clienti cercano soluzioni su misura e noi rispondiamo con un altissimo grado di flessibilità. Anche il prodotto da catalogo può essere modificato, reinterpretato, reso unico. Dietro ogni pezzo c’è sempre la mano dell’artigiano. Alcuni prodotti, come la poltrona Bill, possono essere realizzati solo a mano per via della sua curva complessa; oppure la madia Brick D, che richiede una lavorazione manuale per la doppia raggiatura e la curvatura frontale a quarto di sfera. Quanto ai limiti della sartorialità, non ne abbiamo. Se necessario, Carpanese Home amplia la rete di fornitori esterni, selezionando artigiani locali che ci aiutano a colmare eventuali gap produttivi, soprattutto per materiali come metallo, marmo o vetro. La parte tessile e di rivestimento è anch’essa affidata a collaboratori esterni, mentre manteniamo il controllo diretto sulla lavorazione del legno. Ogni progetto può essere affrontato con una visione a 360° sul tema del su misura per offrire soluzioni pensate e realizzate attorno al cliente, dice Marco Bellani, fondatore e titolare di Carpanese Home.

Tutte le collezioni esprimono il valore dell’artigianalità, ma le più recenti lo fanno in modo particolarmente evidente. Come la sedia Panda o il comò Trio, realizzato in legno massicci. Con la nuova direzione artistica di Federico Peri la vocazione al custom-made e alla lavorazione del legno è ancora più centrale. La manualità è diventata protagonista, non solo come tecnica, ma come linguaggio espressivo che definisce l’identità di tutte le collezioni.
L’Atelier del sonno

Bolzan – che del buon e bel dormire si occupa – interpreta il suo lavoro come una vera e propria cultura del fare sartoriale che guida ogni fase del progetto e del processo produttivo totalmente realizzate internamente. Un processo verticale, coordinato e controllato in ogni dettaglio, che garantisce coerenza, qualità e una cura artigianale costante. Questa visione si riflette anche nella selezione dei materiali tessili come nella scelta del legno massello certificato proveniente da foreste gestite secondo principi di riforestazione, e rifinito con pitture naturali prive Le pelli, di origine europea, provengono da filiere certificate, OGM free e attente al benessere animale, conciate con procedimenti naturali, senza trattamenti chimici. Ogni scelta nasce da un’idea di benessere che abbraccia tanto la persona quanto l’ambiente. La sartorialità Bolzan trova così la sua massima espressione nella capacità di lavorare su misura, in dialogo con architetti, interiordesigner e committenti. Ogni prodotto può essere infatti personalizzato in dimensioni, finiture e materiali, rispondendo con precisione alle esigenze di spazi residenziali, hotellerie e contract.
