L’Hotel Gabrielli riapre a Venezia in un rinnovato splendore
Dopo un accurato restyling, che ha previsto anche la riduzione da 105 a 66 camere per migliorare il servizio, la struttura torna in attività con tutto il fascino della sua storia.

L’affaccio è su Riva degli Schiavoni, mentre lo sguardo spazia verso l’Isola di San Giorgio Maggiore, Punta della Dogana e il bacino di San Marco. Stiamo parlando dell’Hotel Gabrielli, destinazione storica della Serenissima, che ha riaperto i battenti il 9 luglio, dopo un meticoloso restauro condotto dallo studio di interni guidato da Andrea Auletta, noto per la sua lunga esperienza nel settore dell’hospitality, sia a livello nazionale che internazionale.
La sua filosofia si concentra sulla valorizzazione del contesto e sull’interpretazione dell’identità di un luogo. Questo approccio si traduce nella conservazione di elementi storici e nella loro integrazione con materiali moderni e sofisticati. È a lui che il Gruppo Starhotels ha commissionato il restyling della struttura, rinata come hotel a 5 stelle della Starhotels Collezione, all’interno del circuito The Leading Hotels of the World.
Un design contemporaneo che racconta la luce di Venezia

La storia dell’Hotel Gabrielli è profondamente legata alla famiglia Perkhofer, che ne è stata custode per cinque generazioni dal lontano 1856. Un luogo intriso di storia e cultura. Tra i suoi ospiti vanta infatti personaggi del calibro di Sigmund Freud e di Franz Kafka, che qui scrisse le lettere d’amore indirizzate a Felice Bauer.
L’hotel si sviluppa all’interno di tre palazzi storici, il più antico dei quali risale al XIV secolo. Il concept del progetto è basato sul desiderio di fondere lo spirito più autentico dell’edificio con una lettura design contemporanea. Auletta e il suo team si sono mossi dalla luce e dai colori: il colore a Venezia non è mai statico, muta ed evolve proprio come la luce della laguna. Questo principio è stato tradotto nell’uso di forme morbide, materiali sofisticati e tonalità cangianti.
Il progetto valorizza con cura gli elementi originali del palazzo: dalle bifore quadrilobate della facciata – ora emblema del nuovo Gabrielli ed elemento architettonico di spicco in una delle suite – ai soffitti a cassettoni, dalle colonne e i pozzi in pietra d’Istria alla maestosa scala d’ingresso.

L’attenzione al dettaglio è evidente nella scelta dei materiali: marmi levigati, tessuti naturali, velluti preziosi, legno noce canaletto e superfici opache contribuiscono a creare un ambiente elegante e raccolto.
Di grande importanza è stata la collaborazione con le maestranze artigiane locali, che hanno contribuito al recupero e alla rinascita di oltre 700 lampadari e applique d’epoca firmati da maestri vetrai muranesi come Archimede Seguso e la storica vetreria Pauly & C.
Camere e Suite: la vista su Venezia è protagonista

Rispetto alle 105 stanze originali, oggi l’Hotel Gabrielli si compone di 66 sistemazioni fra camere e suite. Una scelta ragionata per concedere maggiore ampiezza agli ambienti e salvaguardare la luminosità. Gli arredi, scelti con cura, si alternano armoniosamente a elementi storici come travi in legno, lampadari di Murano e colonne in pietra d’Istria. Le ampie vetrate offrono l’occasione per uno sguardo privilegiato sui tetti della città, sui canali o sul giardino interno.
La Presidential Suite rappresenta la sistemazione più preziosa: con i suoi 85 metri quadrati si affaccia sulla Laguna e sull’Isola di San Giorgio Maggiore. La caratteristica più esclusiva è data dall’altana privata, un punto d’osservazione unico con vista a 360 gradi sul Campanile di San Marco. L’interno – dove troviamo tessuti damascati, mobili in noce canaletto e tonalità avorio e grigie – sono completati da un ampio bagno in marmo italiano con doppi lavandini, doccia e vasca separata.
I tesori nascosti degli spazi comuni: dalla terrazza al giardino interno

Se le stanze sono state pensate nei minimi dettagli, gli spazi comuni non sono certo da meno. La Terrazza Gabrielli, al sesto piano, offre un punto d’osservazione molto raro a Venezia: 150 metri quadrati sospesi sul cielo veneziano, con uno sky bar dai toni caldi che richiamano i colori del tramonto sulla laguna.
Un’altra peculiarità del Gabrielli è il giardino interno, una rarità a Venezia. Con oltre 600 metri quadrati di estensione, è il più grande sull’isola centrale, un’oasi di tranquillità rallegrata da ulivi secolari e piante autoctone che rappresenta un vero e proprio tesoro dell’hotel.
Ma non finisce qui: c’è la corte interna, parzialmente coperta e pensata come un giardino d’inverno dove si trova un pozzo antico, e l’elegante Ballroom, impreziosita da maestosi lampadari e ampie finestre che inondano lo spazio di luce naturale.
Tutti e cinque i sensi per un relax 5 stelle

Per i più gourmet il ristorante Felice al Gabrielli propone un viaggio gastronomico che unisce la tradizione veneziana con la creatività moderna, valorizzando la stagionalità e la freschezza degli ingredienti locali. Il K Lounge Bar, con i suoi specchi preziosi e le boiserie in legno canaletto, è il luogo ideale per gustare un cocktail d’autore.
Per il relax indoor, infine, da non dimenticare la SPA situata al piano nobile, completa di hammam, sauna e doccia emozionale.