Silenzio e Musica
Un appartamento dominato dal silenzio, scandito dalla musica, allietato dal cinguettio degli uccellini, seppure situato nel pieno centro di Palermo, a Palazzo Santocanale. Dove l’architetta Gabriella Pantalena ha riletto spazio e arredi in una nuova e versatile proposta estetica.
L’appuntamento con la rubrica Trasite! Antologia dello spazio domestico questa volta ci conduce all’abitazione dell’architetto Maria Gabriella Pantalena. La sua casa è una sinfonia di voci, di musica e di silenzi, mappa di emozioni personali, di passioni e di ricchezze interiori alimentate dal privilegio di uno sguardo che, volando sopra i tetti, abbraccia le meraviglie del centro storico di Palermo.
Silenzio e Musica
Non era quello che cercavo, eppure me ne sono innamorata perdutamente a prima vista. Vivevo da anni in una bella casa ma avevo deciso di lasciarla, per una serie di eventi accaduti, adesso mi sembrava fosse arrivato il momento.
Ricordo che la ricerca nelle zone limitrofe sul lato ovest del centro storico fu difficile e non trovavo nulla che mi colpisse, anche perché i prezzi in quel particolare momento stavano aumentando costantemente.
Avevo dunque deciso di provare a esplorare il centro storico, scelta che trovava la disapprovazione della mia famiglia e degli amici cari, ma che invece mi attirava come una calamita.
Fu così che quella mattina decisi di vedere un appartamento in vendita in un palazzo in ristrutturazione, Palazzo Santocanale.
La presenza di un terrazzo era stata come una scintilla, sapendo in cuor mio che sarebbe stato uno dei motivi che mi avrebbe portato a scegliere una casa in centro. L’appartamento non mi piacque, era già stato ristrutturato e questo mi dava un gran fastidio. Ma uscendo, non so nemmeno io perché, chiesi di poter vedere l’appartamento che si apriva di fronte, sullo stesso pianerottolo, dove i lavori non erano ancora iniziati.
Rimasi folgorata!
Questa casa è più di quello che mi serve, pensai, e anche l’impegno economico e la gestione sarebbero stati più onerosi ma…quando si è innamorati che si fa?
Si fa, punto e basta. E fu così che quella casa con il terrazzo fu mia!
La mia casa è silenziosa, ma la vita dentro è scandita dalla musica. Il silenzio, ancora oggi dopo 15 anni, di giorno è spesso interrotto dal cinguettare degli uccellini, che mi fa pensare di vivere in campagna. E’ infatti sempre una sorpresa trovarsi in un mondo pulsante quando esco in strada, perché all’interno è un rifugio in cui tutto è rarefatto.
La musica accompagna la mia vita e quindi fa parte della casa, è l’eco di me stessa ed è la mia passione. Potrei fare l’equazione: casa= passione musica = passione casa= musica.
La mia è un’abitazione che non aderisce alle mode del momento, ma è attuale e démodé contemporaneamente, elegante e sobria.
La mia casa mi ama, come io amo lei.
Considero importante vivere in una casa perfetta per chi la vive, che dia quello che desideriamo, come in una relazione amorosa.
La mia casa è la mappa delle mie emozioni, è lo spazio in cui accolgo chi amo ed è parte del mio viaggio.
Questo amore fa sì che io possa godere della compagnia degli amici che, tutti e sempre, hanno piacere di esserci: si creano relazioni, nuove amicizie, momenti di socialità che spesso sono stati e sono indimenticabili.
Questo amore fa sì che io possa viverci e lavorarci in relax e concentrazione.
Questo amore fa sì che si possa godere di momenti memorabili con la mia “famiglia allargata “.
L’arredamento in quasi tutte le stanze è contemporaneo e in parte realizzato su mio disegno, con la sola concessione a un cimelio di famiglia, un mobile bar in bambù anni ’50 ….la mia è una famiglia che ha guardato sempre al contemporaneo!
Il cuore pulsante è il grande soggiorno doppio che faceva parte dell’ex appartamento nobiliare: una parte è decorata da un affresco che si affaccia dal soffitto a volta e da un camino lasciato rispettosamente originale nella sua struttura, mentre l’altra parte dà accesso al piccolo terrazzo.
Divani, tavoli e sedie arredano con allegria e ne fanno un ambiente versatile, mai distante dalle mie necessità.
Dal primo terrazzo pieno di luce e piante, tramite una scala in ferro che attraversa i tetti, si accede ad un secondo piccolo terrazzo, dal quale si ammira lo straordinario panorama storico culturale nella sua interezza, da Casa Professa a San Giuseppe dei Teatini, da Santa Chiara, a San Nicola da Tolentino.
La cucina è stata ricavata in un corridoio di disimpegno dei due soggiorni ….mi sono ispirata alle cucine delle barche a vela, è perfettamente funzionante e pratica, è una buona amica che discretamente, ma con decisa efficienza, mi supporta in ogni occasione.
La zona notte, indipendente dal resto della casa con bagno e cabina armadio, è spazio intimo e dei sogni.
Infine, in un viaggio a ritroso, c’è l’ingresso o l’uscita, a seconda dello sguardo…è a doppia altezza con lo studio che è diventato il mio “guscio”. I primi tempi non amavo lavorare in casa, ne sono stata costretta, ma con il tempo questo spazio è diventato irripetibile e adesso lo studio è parte di me.
Per il resto la mia casa è animata da “silenzio e musica “, un flusso di energie che nutrono la relazione tra me e gli altri… musica che accompagna oggetti, fotografie, opere d’arte o semplici ricordi, tutto è traccia del mio vissuto.
In questa casa tutto è parte di me, di ciò che sono e voglio essere, è una sorta di bolla, come quelle dei bambini, che se agiti è sempre festa, in cui c’è la neve anche d’estate, in cui c’è il mare anche d’inverno, in cui c’è la gioia anche quando sei triste. Perché è una bolla magica, una bolla che, grande o piccola, tutti dovrebbero poter avere, in cui sentirsi al sicuro e lasciarsi inondare dalla musica!
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Maria Gabriella Pantalena
Si occupa di progettazione, ristrutturazione di interni e direzione lavori. Ha collaborato con Giacomo Leone a Catania e Franco Minissi a Roma. Fa parte del comitato scientifico di iDesign , associazione che promuove il design, realizzando eventi culturali sul tema.
mgpantalena@gmail.com
