Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia

Autore:
Ali Filippini
  • Giornalista
Tempo di lettura: 5 minuti

La realizzazione di progetti immersivi è ormai indispensabile per arricchire l’esperienza di visita dei luoghi della cultura, ampliare il pubblico e promuovere una maggiore inclusività in ambito museale.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

Due progetti recenti, lanciati in occasione della stagione estiva, rappresentano come l’esperienza museale interattiva sia una chiave fondamentale per trasformare la visita e rendere gli spazi protagonisti attraverso il racconto.

Lo permette l’impiego di tecnologie sensibili al contesto dove l’esperienza – digitale ma ancorata alla realtà vissuta – si adatta dinamicamente all’ambiente e all’utente.

A tal proposito, lo studio di design multidisciplinare Dotdotdot, già riconosciuto per il suo expertise nell’attivazione di spazi museali, mostre e dimore storiche, e autore del primo progetto presentato, chiarisce molto bene la questione:

Il territorio e l’heritage si possono raccontare in molti modi: il migliore è quello che non si limita a uno stunt per turisti, ma che aspira a diventare l’incipit di un rapporto empatico con il pubblico, volto a trovare un equilibrio tra due fattori apparentemente opposti da un lato, la storia, che va trattata con rispetto e con un approccio scientifico, fondato sui fatti; dall’altro, la necessità di essere contemporanei e di parlare a chi vive nel presente, ricorrendo a linguaggi aperti e inclusivi. È proprio questa la forza di un approccio che unisce storytelling, design inclusivo e tecnologia: un modello di cui – crediamo – l’Italia del turismo, quello autentico e sostenibile, ha profondamente bisogno.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.
foto : A. Martiradonna

Nuovi contenuti per il viaggio nella storia del territorio

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.
foto: A. Martiradonna

Il progetto è stato fortemente voluto dalla famiglia Borromeo che, grazie a una consolidata esperienza nella valorizzazione del patrimonio culturale, architettonico, naturalistico e artistico del Lago Maggiore, ha scelto di investire nei Castelli di Cannero. È così che sin dalla terraferma, il visitatore compie un percorso storico e culturale autentico e puntuale che lo porta al centro di vicende eroiche di altre epoche all’interno della fortezza.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

Cannero Walking Tales è un’esperienza museale a cielo aperto dove si dà voce all’architettura immaginando che siano le rovine stesse a raccontarsi. Il percorso include anche tre installazioni fisiche: nella Corte Vitaliana, uno “specchio magico” proietta in loop le fasi di costruzione e decadenza dei Castelli; nel Mastio, un videomapping composto da tele appese videoproiettate come se fossero finestre racconta tre episodi emblematici; infine, nella Sala della Contessa, un secondo specchio magico narra la storia dello stemma araldico Borromeo, a partire dagli elementi illustrati che decorano l’unica sala affrescata della fortezza.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

L’intervento tecnologico si muove con la stessa attenzione e rispetto per l’esistente rinunciando alla spettacolarizzazione, sottoforma di un sistema narrativo immersivo, con contenuti che si attivano automaticamente attraverso beacon (sensori collegati a un dispositivo) lungo il percorso senza la necessità di alcuna interazione con il telefono. Una tecnologia “gentile”, dicono gli autori, che stimola l’immaginazione oltre all’ascolto come avviene con un audio-libro.

Particolare attenzione è riservata al pubblico più giovane, ad esempio con la caccia al tesoro interattiva Heraldry Game – il gioco dell’araldo – che utilizza lo stesso sistema di beacon per guidare i bambini alla ricerca delle tessere perdute di uno stemma. Le tessere, stampate in 3D colate in ceramica e dipinte a mano, sono nascoste tra le rovine e possono essere raccolte e ricomposte digitalmente.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

Dentro e intorno al Duomo di Milano con un tour di immagini di altissima qualità

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, storica istituzione custode dal 1387 del patrimonio artistico e culturale della Cattedrale, rafforza la sua componente digital, volta all’utilizzo di nuove forme di valorizzazione e divulgazione, con il progetto del tour Duomo Smart Experience. Si tratta di un percorso guidato della durata di un’ora che coniuga, come anticipato, l’autorevolezza del racconto storico con le più avanzate tecnologie, in questo caso attraverso la collaborazione con WAY Experience, realtà innovativa nel campo delle esperienze culturali immersive.

Indossando pratici visori, il pubblico può prendere parte ad un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta della lunga e affascinante vicenda del Duomo di Milano, dalle origini medievali fino all’età contemporanea.

Il tour abbraccia anche la storia di Milano e tra le varie tappe fa rivivere anche la ricostruzione del mitico Laghetto di Santo Stefano, il porto in prossimità della Cattedrale, interrato a metà Ottocento, al quale approdavano i famosi marmi di Candoglia, unico materiale – allora come ora – da sempre utilizzato per la costruzione del Duomo.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

Duomo Smart Experience è il risultato di un lavoro di squadra altamente specializzato che ha coinvolto per oltre otto mesi un team multidisciplinare composto da professionisti della produzione immersiva, come content curator, storyteller immersivi, VR artist, 3D Modeler & Character Artist, FX & Technical Artist, Lighting Artist, 3D Environment Artist e character animator. Nuove professioni creative con le quali il design si sta sempre più confrontando.

Per il progetto sono stati ricostruiti tridimensionalmente otto edifici storici e inseriti più di cento personaggi a popolare le diverse scene per rendere l’esperienza davvero realistica. Motivo per cui anche le tracce audio sono state realizzate in formato ambisonico allo scopo di offrire un paesaggio sonoro tridimensionale capace di avvolgere e affascinare completamente lo spettatore.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia.

Un museo senza pareti: nuovi percorsi immersivi nei luoghi della storia: foto e immagini

Ali Filippini
Ali Filippini, laureato in design al Politecnico di Milano, dottore di ricerca in Design, affianca all'attività didattica quella professionale in ambito editoriale collaborando come giornalista pubblicista per riviste di settore (Abitare, Auto&Design) e a progetti dedicati alla cultura del design. Per Pianeta Design i suoi contributi vertono maggiormente sui temi della tecnologia e dell’innovazione.