Reggia di Caserta: un viaggio tra Natura e Design Ecosostenibile
La visita alla Reggia di Caserta richiede un’intera giornata: arrivano le nuove aree relax grazie a nuove panche realizzate con l’impiego della pietra lavica. Design e riciclo si fondono nel nome dell’arte.

La Reggia di Caserta, con la sua maestosità, offre un’esperienza unica ai visitatori, grazie ai suoi 138.000 metri quadrati distribuiti su cinque piani, oltre ai 123 ettari del Parco Reale. Per attraversare questo immenso patrimonio storico e naturale, i visitatori devono percorrere più di un chilometro, con aree espositive, 10.000 piante e numerosi manufatti architettonici da scoprire. Per rendere la visita più agevole e riflessiva, è stato ideato un progetto sostenibile che prevede spazi di sosta e relax, come le panche della collezione “Terre emerse” realizzate con materiali riciclati, trasformando scarti di pietra lavica in elementi di arredo ecosostenibile. Un’iniziativa che unisce arte, design e rispetto per l’ambiente, in perfetta armonia con la missione della Reggia di Caserta.
Per alleviare la “fatica museale” e il senso di smarrimento dovuti a tanta magnificenza è quindi nato un progetto mirato, attento all’accessibilità fisica del visitatore che trova nella sosta non solo la pausa necessaria per ristorarsi ma un modo per rileggere spazi e atmosfere. Sono state così create, lungo tutto il percorso, aree per il relax e la sosta… Un progetto pensato nello stile della Reggia di Caserta: armonico, sostenibile, ricercato.

Dopo le sedute del Vestibolo superiore, dell’area di accesso al Parco, della Gran Galleria e in attesa delle realizzazioni per gli Appartamenti reali, arrivano quelle della collezione “Terre emerse” di CHROMA COMPOSITES posizionate sotto l’androne tra il I e II cortile. Sono state realizzate mediante la trasformazione e il recupero di pietre iconiche come la pietra lavica etnea e vesuviana. A questi primi moduli seguirà la posa in opera di altri elementi nelle zone in ombra del II e III cortile per far vivere queste straordinarie piazze interne.
Si tratta di panche monolitiche che intenzionalmente si “mimetizzano” con l’ambiente degli spazi aperti del palazzo per geometria, per composizione e colore.
Per trovare le pietre giuste, ci si è recati nelle varie aree di stoccaggio di materiale lavico ritenuto non idoneo o non conforme alle tradizionali lavorazioni lapidee. Ciò che è considerato “scarto” per una lavorazione, può diventare “materia prima” per altro.

Le sedute sono state prodotte unendo materie prime seconde, derivate dal riuso di materiali di scarto di diversi settori produttivi, con leganti e minerali che si fondono intimamente. Una speciale miscela per dare nuova vita a ciò che era destinato allo smaltimento. Il risultato è unico, veramente ecosostenibile e completamente riciclabile. Il momento di pausa diventa così quello della riflessione, visiva e cognitiva, coerentemente alla missione museale che la Reggia da tempo si è prefissata.
Reggia di Caserta: foto e immagini
