Parlamento europeo: al via la riforma sulle Case Green
L’approvazione della tanto attesa Direttiva “Case Green” da parte del Consiglio Ecofin il 12 aprile prossimo sarà un momento storico per l’Unione Europea, poiché rappresenterà un passo importante nella lotta all’inquinamento e nell’ottimizzazione energetica delle abitazioni residenziali.

Le disposizioni più importanti includono l’eliminazione graduale degli incentivi per le caldaie a gas a partire dal 2025 e lo sviluppo di soluzioni ibride o alimentate da fonti di energia rinnovabile come pompe di calore e pannelli solari. L’obiettivo finale è estremamente ambizioso: raggiungere emissioni zero entro il 2050, con traguardi intermedi per ridurre il consumo energetico degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
Gli obiettivi principali della direttiva includono:
- Edifici residenziali e non residenziali: La direttiva mira a migliorare l’efficienza energetica in entrambi i settori, con un focus particolare sui consumi degli edifici residenziali.
- Zero emissioni (ZEmB): Si stabilisce l’obiettivo ambizioso di trasformare gli edifici in strutture a zero emissioni entro un certo periodo di tempo.
- Impianti fotovoltaici: Attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici si promuove la produzione di energia pulita.
- Caldaie a combustibili fossili: Con la progressiva eliminazione delle caldaie a combustibili fossili, si incoraggia l’utilizzo di tecnologie più sostenibili.
- Ristrutturazioni: Si forniscono incentivi significativi per le ristrutturazioni che migliorano l’efficienza energetica degli edifici.
- Smart home: Per ottimizzare il consumo energetico si incoraggia l’integrazione di tecnologie smart negli edifici
- Mobilità eco-sostenibile: La direttiva promuove anche la mobilità sostenibile, ad esempio attraverso l’installazione di infrastrutture per veicoli elettrici.
Uno sguardo approfondito sul futuro di sostenibilità ambientale dell’Europa

Un ambizioso piano di ristrutturazione degli edifici residenziali, dunque, con l’obiettivo di ridurre significativamente il consumo energetico e le emissioni inquinanti. Questo piano ambizioso prevede l’introduzione di nuovi criteri nelle certificazioni energetiche, come il potenziale di riscaldamento globale (GWP), e una revisione delle classi energetiche.
Secondo le nuove normative, la classe A sarà riservata agli edifici a emissioni zero, mentre sarà possibile aggiungere un “+” per quelli che utilizzano fonti rinnovabili, come ad esempio l’energia solare. Al contrario, la classe G indicherà gli edifici meno efficienti dal punto di vista energetico.
La direttiva “Case Green” emerge come un faro nell’ambito della sostenibilità edilizia, concentrandosi vigorosamente sull’efficienza energetica sia degli edifici residenziali che di quelli non residenziali. Questo impegno si manifesta attraverso un sostegno tangibile alle ristrutturazioni volte a migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti, trasformandoli in modelli esemplari dell’ecocompatibilità.
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La sfida dei finanziamenti nella transizione verso l’energia pulita
Incoraggiando la transizione verso fonti di energia pulita, la direttiva promuove l’installazione di impianti fotovoltaici, rappresentando un passo significativo verso l’autosufficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra. Questa iniziativa non solo avanza nel perseguimento degli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico, ma promuove anche la creazione di un futuro più sostenibile.
Una delle sfide principali, però, riguarda i finanziamenti necessari per attuare tali cambiamenti. Sebbene l’Unione Europea abbia delineato questa ambiziosa riforma, al momento non ha stanziato nuove risorse per supportare gli Stati membri nell’implementazione di queste misure. Pertanto, si pongono interrogativi sulle modalità con cui gli Stati membri troveranno le necessarie coperture finanziarie per realizzare questa trasformazione nel settore edilizio.