Pannelli solari nei campi, scattano le nuore regole per l’installazione

Autore:
Verdiana Sasso
  • Giornalista
Tempo di lettura: 4 minuti

Nuove regole da seguire per l’installazione dei pannelli solari nei campi: nel decreto Agroalimentare pubblicato in Gazzetta Ufficiale sono presenti nuove indicazioni per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra nei terreni ad uso agricolo. Lo scopo è quello di raggiungere l’obiettivo complessivo per le energie rinnovabili al 2030 dal 40% al 45% previsto da RepowerEu.

Pannelli solari nei campi, scattano le nuore regole per l’installazione
Photo by RoyBuri – Pixabay

Arriva in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto Agroalimentare contenente diverse misure per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e le principali novità interessano gli impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra. Nel dettaglio, la norma spiega che sono consentiti gli interventi per modifica, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione degli impianti già installati, a condizione che non comportino incremento dell’area occupata. In altre parole, è concesso il revamping degli impianti.

Un altro aspetto rilevante riguarda gli impianti per i quali sono stati avviati iter autorizzativi: in questi casi, è possibile realizzarli facendo riferimento alle norme precedenti all’entrata in vigore del decreto legge. In questo modo viene garantito il legittimo affidamento, ovvero il fatto che gli imprenditori hanno dato il via a progetti con relativi investimenti e risorse economiche e questi sono stati bloccati dalle modifiche alle norme in un secondo momento.

Nuore regole per l’installazione del pannelli solari nei campi

Pannelli solari nei campi, scattano le nuore regole per l’installazione
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Nel decreto si parla di procedure abilitative, autorizzatorie o di valutazione ambientale già avviate alla data di entrata in vigore del presente decreto che sono concluse ai sensi della normativa previgente. Ricordiamo che il fotovoltaico a terra con potenza superiore al megawatt prevede un percorso autorizzativo con procedura abilitativa semplificata, mentre per gli impianti di grandi dimensioni è prevista un’autorizzazione unica. Questi ultimi, inoltre, devono anche ottenere il Via, valutazione di impatto ambientale. È doveroso precisare che fare riferimento all’iter autorizzativo avviato è un fattore molto importante, anche perché attualmente hanno preso il via queste procedure che interessano la realizzazione di impianti per oltre 80 gigawatt.

Decreto Agroalimentare: tutte le novità

Ora, diamo un’occhiata a tutte le novità contenute nel Decreto Agroalimentare:

  • l’ampliamento dei soggetti destinatari di alcune agevolazioni contributive a favore dei datori di lavoro agricoli che operano nelle zone colpite dalle alluvioni del 2023
  • la definizione delle voci del trattamento economico spettante agli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella
  • la facoltà, per le imprese agricole colpite dalla “moria del kiwi”, di accedere agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale modifiche alle norme sul contrasto alle pratiche commerciali sleali e l’autorizzazione alla spesa di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, al fine di potenziare i sistemi informatici dell’ISMEA
  • misure di contrasto alla peste suina africana come il potenziamento dell’utilizzo delle Forze armate e l’attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile iscritte nei rispettivi elenchi territoriali e disponibili nell’attività di contrasto al fenomeno;
  • misure di contrasto alla diffusione della brucellosi
  • la nomina di un Commissario straordinario per il contrasto del fenomeno della diffusione e prolificazione della specie granchio blu;
  • maggiore continuità nell’esercizio delle funzioni di comando, alta direzione, coordinamento e controllo e nello svolgimento di compiti particolari e di elevata specializzazione in materia di tutela agroalimentare demandati all’Arma dei carabinieri
  • modifiche ai criteri per l’individuazione delle guardie venatorie volontarie
  • interventi finalizzati a garantire l’operatività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
  • l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento per le politiche del mare, con funzioni di coordinamento e in sostituzione dell’attuale Struttura di missione
  • uno speciale procedimento di definizione degli interventi urgenti per far fronte alla crisi idrica
  • la proroga al 31 dicembre 2050 delle concessioni d’uso relative alle opere e alle infrastrutture trasferite a Acque del Sud S.p.a., la quale può subentrare nei provvedimenti concessori di derivazione a uso potabile e irriguo delle opere e delle infrastrutture del demanio statale o regionale, in concessione agli enti che insistono nel territorio in cui opera la società
  • una disciplina più favorevole per gli impianti di interesse strategico nazionale nell’ambito della normativa relativa al procedimento per la valutazione del “rapporto di sicurezza”.

Nuore regole per l’installazione del pannelli solari: immagini e foto