Cappotto termico, normative e permessi necessari
Quando si installa il cappotto termico bisogna sempre rispettare determinate normative ed essere in possesso di tutti i permesse necessari per eseguire i lavori nel rispetto della legge. Quali sono le norme ed i permessi? Ne parliamo in questo nuovo articolo.

Cappotto termico: che cos’è?
Il cappotto termico, anche chiamato semplicemente come isolamento a cappotto, è un lavoro di coibentazione termica che può essere effettuato su un edificio. Viene fatto attraverso l’installazione di pannelli isolanti che non servono solo ed esclusivamente ad uso termico ma anche per contenere l’insonorizzazione acustica. L’intervento in questione è racchiuso sotto l’aspetto dei lavori di efficientamento energetico e consente quindi di avere diversi miglioramenti alla struttura dell’abitazione.
Negli ultimi periodi, nel nostro Paese, non è stato difficile notare palazzi in corso di ristrutturazione, a cui è stato applicato anche il cappotto termico. Effettivamente, grazie al Superbonus 110%, in tanti hanno approfittato dell’agevolazione per poter fare questo tipo di lavoro ad un prezzo decisamente più vantaggioso rispetto a quello che sarebbe senza l’utilizzo del bonus.

Cappotto termico: quale iter seguire e le documentazioni
Per avviare l’istallazione del cappotto presso un edificio, è necessario essere in possesso di determinate documentazioni. Tanto per cominciare è importante sapere che questo lavoro non fa parte dell’edilizia libera e dunque la Comunicazione Asservita di inizio dei lavori, più nota come CILA, non è sufficiente al proprietario dell’appartamento o dell’edificio per dare il via alla ristrutturazione, e di conseguenza all’istallazione del cappotto termico isolante.
Cosa bisogna fare, dunque? Semplicemente bisogna fare una Segnalazione dell’inizio delle attività, nonché la SCIA. Nel caso in cui la segnalazione non viene fatta e quindi ufficializzata, potrebbero arrivare delle sanzioni, soprattutto se viene effettuato un controllo mentre il cantiere è al lavoro. E’ chiaro che bisogna fare molta attenzione e rivolgersi a dei professionisti in grado di aiutare e dare i giusti consigli anche per quanto riguarda questa tipologia di pratiche.

Cappotto termico: i permessi necessari
Come abbiamo appena visto, dunque, per prima cosa bisogna seguire tutto un iter predisposto che include la presentazione ufficiale della SCIA. I permessi che servono per il cappotto termico sono fondamentali e soprattutto differenti rispetto ad altri lavori edili (di cui non fa parte). Il cappotto termico è infatti considerato un lavoro di manutenzione straordinaria. Per questa ragione bisogna seguire è indicato all’interno dell’art. 22 del Testo unico dell’edilizia che vi citiamo proprio qui di seguito al Comma 1:
Sono realizzabili mediante la segnalazione certificata di inizio di attività di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, nonché in conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente:
- a) gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio o i prospetti;
- b) gli interventi di restauro e di risanamento conservativo di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c), qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio;
- c) gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), diversi da quelli indicati nell’articolo 10, comma 1, lettera c.