Making Sense, la mostra che celebra la vita con gli oggetti
Centinaia di migliaia di palle di cannone, mattoncini Lego donati e un rotolo di carta igienica in marmo sono presenti in Making Sense, la prima mostra incentrata sul design dell’artista cinese Ai Weiwei al Design Museum di Londra.

Ai Weiwei: Making Sense apre al Design Museum di Londra e segna la prima mostra dell’artista cinese incentrata sul design. Elemento di riflessione e d’ispirazione, in questo caso, è il periodo della pandemia e, soprattutto, come il mondo sia riuscito ad andare avanti nonostante tutto. In questo senso, dunque, la mostra può e deve essere intesa come una sorta di celebrazione della vita.
È una questione di intelligenza, vuol dire mantenere la memoria e provare a costruire te stesso con ciò che è accaduto ad altri esseri umani in tempi molto drammaticamente diversi nel corso della storia.
ha detto Ai parlando della sua lunga storia di raccolta di oggetti e manufatti.
La struttura della mostra

Al centro dello spazio ci sono cinque installazioni realizzate con disposizioni rettilinee di oggetti che l’artista colleziona dagli anni ’90. La prima è Still Life. Si tratta di un gruppo di diverse migliaia di teste d’ascia, coltelli, ruote che girano e scalpelli dell’età della pietra provenienti dai mercatini delle pulci. L’installazione intende ricordare come il design fosse originariamente basato sulla sopravvivenza.
Un altro lavoro senza titolo, creato l’anno scorso, riunisce oltre 200.000 palle di cannone in porcellana Xing realizzate durante la dinastia cinese Song. Sono oggetti apparentemente delicati che un tempo, però, erano armi da guerra. Segue Spouts, un’installazione di migliaia di antichi beccucci per teiere in porcellana. Left Right Studio Material, invece, raccoglie frammenti delle sculture di Ai che furono distrutte dallo stato cinese quando demolì senza preavviso lo studio dell’artista a Pechino nel 2018.
I resti sono una forma di prova della repressione che Ai ha subito per mano del governo cinese, nonché una testimonianza della sua capacità di trasformare la distruzione in arte
ha affermato il Design Museum.
Lego Incident

La quinta installazione presenta pile di mattoncini Lego che sono stati donati da membri del pubblico dopo che il produttore di giocattoli ha smesso di fornire mattoni ad Ai perché ha usato i giocattoli per creare ritratti di prigionieri politici.
Intitolata Lego Incident, l’opera è presentata accanto a una vasta ricreazione della famosa serie Water Lillies dell’impressionista francese Claude Monet, anch’essa realizzata interamente con Lego. Oltre questo, poi, è presente anche una drammatica scultura in legno formata da colonne provenienti da un tempio della dinastia Qing e tavoli dello stesso periodo.
Tra gli altri pezzi in mostra, l’artista ha presentato un paio di grandi sculture realizzate rispettivamente con giubbotti di salvataggio e zaini per bambini. Gli oggetti sono stati disposti a forma di serpente e sono dedicati alle vittime del terremoto cinese del Sichuan del 2009 e alla crisi dei rifugiati in corso in Europa.
In mostra anche due rotoli di carta igienica a grandezza naturale realizzati in marmo e vetro, progettati nel 2020 in risposta alla nostra dipendenza dagli oggetti di uso quotidiano all’inizio della pandemia di coronavirus.