L’arredamento è sempre più sostenibile: arriva il legno che cattura l’anidride carbonica

Autore:
Moschillo Maria Teresa

Continuano sperimentazioni e ricerche su nuovi materiali sostenibili. Dagli Stati Uniti e dal Canada potrebbe presto arrivare un particolare derivato del legno capace di assorbire la CO2 e di purificare l’aria. Ecco i dettagli.

Arredo in legno
Photo by Pickawood – Unsplash

I settori edilizia, architettura e arredamento stanno progressivamente dirigendosi verso una direzione ben precisa. Gli addetti ai lavori sono alla continua ricerca di approcci diversi alla costruzione e all’interior design, con lo scopo di portare all’affermazione di un modus operandi sempre più ecosostenibile.

Appurato che cemento e acciaio sono materiali fondamentali per l’edificazione, è bene anche sottolineare che la loro produzione è, attualmente, responsabile dell’emissione di un’altissima percentuale di anidride carbonica nell’atmosfera. Per questa ragione si stanno moltiplicando le ricerche e le sperimentazioni volte a ridurre il loro impatto ambientale e all’utilizzo di materiali alternativi di gran lunga più sostenibili.

In particolar modo, i ricercatori si stanno concentrando sul legno e sui composti riciclati, sempre più quotati e adoperati soprattutto per la produzione di mobili e complementi d’arredo. Dagli Stati Uniti e dal Canada arrivano incoraggianti notizie circa un nuovo tipo di legno, un materiale innovativo dalle tante potenzialità.

Sarebbe in grado di catturare l’anidride carbonica pulendo, così, l’aria degli spazi in cui viviamo e che frequentiamo.

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Legno che cattura la CO2: caratteristiche e potenzialità

Parquet e mobili in legno
Photo by Beazy – Unsplash

Le prime ricerche sul legno che cattura l’anidride carbonica arrivano dalla Rice University di Houston e dall’Università di Calgary, rispettivamente negli Stati Uniti e in Canada.

Il team di ricercatori ha preso a modello il legno naturale e ha creato uno speciale legno sostenibile in grado di attrarre a sé l’anidride carbonica presente nell’aria. Si tratta di un materiale biodegradabile e potenzialmente riciclabile all’infinito che, stando ai primi test, potrebbe rivelarsi addirittura più resistente del normale legno.

Muhammad Rahman, scienziato della Rice University, ha spiegato ai media come avviene tecnicamente la creazione del materiale:

Il legno è costituito da tre componenti essenziali: cellulosa, emicellulosa e lignina. Quest’ultima dà al legno il suo colore, per cui quando si elimina il legno si fa incolore. La rimozione della lignina è un processo abbastanza semplice che prevede un trattamento chimico con sostanze ecologiche articolato in due fasi. Dopo aver rimosso la lignina, si utilizza candeggina o perossido di idrogeno per eliminare l’emicellulosa.

Il processo di rimozione di due delle tre componenti essenziali del legno è già stato al centro di ricerche ed esperimenti. Eliminando lignina ed emicellulosa si ottiene un legno pieghevole e leggerissimo. Questo viene immerso in una soluzione a base di microparticelle di Mof (una struttura metallo-organica chiamata Calf-20). Le strutture Mof hanno la caratteristica di essere porose e sono note per la loro capacità di assorbire, mediante i pori, le molecole di anidride carbonica.

I vantaggi

Questo innovativo materiale legnoso dovrebbe ridurre notevolmente l’impatto ambientale in termini di carbonio derivato dai vari materiali strutturali, a partire dal cemento e dalla plastica. Utilizzando il “nuovo” legno che assorbe l’anidride carbonica per costruire edifici e per arredarli, sarà possibile dare vita ad abitazioni, uffici, mobili e complementi d’arredo altamente sostenibili.

Quando sarà disponibile?

Per il momento, il nuovo materiale non è ancora in produzione. Tuttavia, i risultati delle ricerche fanno ipotizzare che la sperimentazione possa presto subire un’ulteriore accelerazione e portare in tempi brevi all’utilizzo del nuovo legno sostenibile. Un’ottima notizia per chi vuole arredare casa con il legno.