GoneShells: il concept eco per la bottiglia commestibile

Autore:
Tiziana Morganti
  • Giornalista
Tempo di lettura: 3 minuti

Lo studio di design Tomorrow Machine ha creato una bottiglia di succo biodegradabile realizzata con un materiale a base di fecola di patate, che può essere staccata come la buccia della frutta e quindi mangiata, compostata o sciolta.

Particolare della bottiglia realizzata con fecola di patate.
Foto Tomorrow Machine

Il suo nome è GoneShells. Di cosa si tratta? Del prototipo di una bottiglia ancora in fase di sviluppo da parte dello studio Tomorrow Machine, in collaborazione con l’azienda globale Eckes Granini per il suo marchio di succhi Brämhults. Dalla forma curva e arrotondata, questo particolare modello è realizzato con un materiale a base di fecola di patate e rivestita da una barriera a base biologica resistente all’acqua sia all’interno che all’esterno. Un particolare, questo, che serve a preservare il succo.

Ma qual è l’effettiva novità di questo progetto? Sicuramente il fatto che, una volta terminato il succo, la bottiglia può essere sbucciata in una formazione a spirale simile alla frutta. Così facendo viene rotta la sua barriera ed inizia immediatamente il processo di decomposizione del materiale.

Successivamente, la “buccia” può essere mangiata o sciolta in acqua. Sebbene Tomorrow Machine non possa attualmente rivelare ulteriori dettagli sul materiale, lo studio ha affermato che è biodegradabile e compostabile e non contiene componenti sintetici.

L’ecosostenibilità di GoneShells

La bottiglia ecosostenibile si sbuccia come una patata
Photo by Tomorrow Machine

Secondo i suoi creatori, GoneShells può essere prodotta utilizzando apparecchiature esistenti progettate per elaborare termoplastiche a base di combustibili fossili. Il design del materiale, poi, mira anche ad affrontare le discariche e, soprattutto, la mancanza di impianti di riciclaggio e compostaggio industriale in alcune parti del mondo.

Abbiamo iniziato questo progetto chiedendoci, è ragionevole che la durata di vita di un pacchetto si estenda per anni o addirittura decenni quando il contenuto all’interno va a male dopo pochi giorni o settimane?

ha detto l’agenzia di branding F&B Happy, che ha collaborato al progetto.

Il problema dell’imballaggio

Il materiale ecosostenibile con cui è prodotta la bottiglia
Photo by Tomorrow Machine

La progettazione di questo prototipo, poi, ha posto anche la soluzione di un’altra problematica essenziale quando si parla di produzione. Il riferimento, ovviamente, è all’imballaggio. In questo caso la risposta dello studio di design è molto chiaro e preciso.

Sviluppando imballaggi con una durata di vita che corrisponda meglio al contenuto all’interno, GoneShells mira a offrire una nuova forma sostenibile, che salti i sistemi di riciclaggio in senso tradizionale.

Oltre a questo, poi, la bottiglia prototipo include un tappo verde anch’esso realizzato con il materiale a base di fecola di patate. Sebbene la confezione sia attualmente decorata con scritte realizzate manualmente, F&B Happy ha affermato che sta lavorando a una soluzione di stampa

che segua il concetto della bottiglia.

Per concludere, sempre stando alle dichiarazioni lasciate dallo studio Tomorrow Machine, le tecniche di produzione esistenti e le materie prime più convenienti utilizzate per creare GoneShells, lo rendono un prodotto valido per il mercato.

Sempre più designer di tutto il mondo, infatti, sono alla ricerca di modi sostenibili per confezionare i prodotti. La società australiana di biomateriali Great Wrap, ad esempio, ha creato un’alternativa bioplastica compostabile alla pellicola trasparente ricavata da patate di scarto, mentre Packioli è un imballaggio per sapone a base di scarti di piselli e carciofi.

Il che vuol dire che è solo questione di tempo prima che si arrivi ad un’effettiva soluzione.