Gli italiani e l’efficientamento energetico: i dati di SWG

Arrivati quasi alla fine del 2024, e con il 2025 alle porte, qual è il rapporto tra gli italiani e l’efficientamento energetico? A raccontare percezioni, azioni e pensieri è una ricerca che Casavo ha commissionato a SWG: la transizione verde piace, ma non tutti possono permettersela, e c’è ancora chi non la ritiene necessaria.

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Siamo ormai in dirittura d’arrivo per l’anno 2024, e il 2025 si prospetta un’annualità importante per quanto riguarda l’argomento dell’efficientamento energetico. Infatti, come imposto dalla Direttiva Case Green, dal prossimo anno si inizierà a dover fare i conti con gli obiettivi legati alla transizione verde, che includono, tra le altre cose, l’abbandono dei combustibili fossili. Se dalla parte delle istituzioni l’impegno sembra essere massimo e le intenzioni tutte convergenti verso un futuro più verde, come la pensano gli italiani a riguardo?

Questa è una domanda che si sono posti da Casavo, l’azienda famosa per le sue soluzioni innovative nell’acquisto e nella vendita di immobili, i quali hanno commissionato una ricerca specifica su questo argomento a SWG.

I risultati sono molto positivi da un lato, ma deludenti e scoraggianti dall’altro. Come spesso accade, l’Italia è divisa tra chi è positivo e chi è negativo, ma soprattutto tra chi può permettersi l’efficientamento energetico e chi invece no.

Gli italiani e l’efficientamento energetico

In Italia il 60% degli immobili risale a prima del 1976, e più della metà delle case hanno una classe energetica F o G. Questa è una premessa doverosa, che introduce ad un argomento che ha molteplici implicazioni e numerosissime differenze a livello territoriale.

Di conseguenza, la base di partenza non è la stessa per tutti. Gli italiani però, dovendo esprimere un parere sull’efficientamento energetico, si sono mostrati favorevoli nella maggioranza. In particolare, i dati mostrano che:

• 3 famiglie su 4 hanno già fatto interventi di miglioramento energetico, o hanno intenzione di farli a breve;
  
• il 69% degli italiani percepisce come vantaggiosi e positivi i bonus edilizi;
  
• il 51% di chi non ha ancora fatto lavori di efficientamento energetico dichiara di averne la volontà, ma non i mezzi;
  
• il 39% di chi non ha fatto lavori dichiara che non ne farà in futuro perché non ne vede la necessità.
  

Se i primi due dati sono assolutamente positivi, sui secondi due c’è da ragionare. Infatti, nonostante il 51% degli italiani che non ha ancora effettuato interventi green sia ben disposto nei confronti degli stessi, non può seguire la transizione verde per ostacoli di tipo economico. Inoltre, altrettanto preoccupante è quel 39% che non vede il bisogno di migliorare la classe energetica di casa propria.

L’importanza dei bonus edilizi

In questo quadro, appare evidente come i bonus edilizi rappresentino la soluzione migliore per moltissime famiglie, che grazie ad essi possono recuperare una parte della spesa per gli interventi migliorativi ai propri immobili, dal punto di vista dell’efficienza energetica.

Altrettanto importante è aumentare la consapevolezza di quanto sia negativo l’impatto ambientale degli edifici di classe più bassa, e di quanto anche queste classi si facciano sentire in bolletta.

Per migliorare la classe energetica del proprio immobile, esistono diverse soluzioni, supportate da bonus come l’Ecobonus, il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili e via dicendo. Esiste poi, una porzione di vantaggi dedicati a chi non ha un immobile da migliorare, ma deve acquistare casa. Infatti, grazie ai mutui green, che sono dedicati a chi acquista una casa con classe energetica A o B, si possono ottenere tassi di interesse sui mutui molto più bassi rispetto a quelli standard.

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