Biomattoni: la nuova frontiera della sostenibilità

Autore:
Fabiola Criscuolo
  • Giornalista

La bioristrutturazione è ormai sempre più in voga e l’utilizzo di biomattoni è un passo importante. Ma di cosa si tratta nello specifico? E perché è così importante?

Biomattoni: la nuova frontiera della sostenibilità
Photo by jarmoluk – Pixabay

Oggigiorno si parla tanto di sostenibilità e dell’influenza che le nostre scelte quotidiane, dalle più grandi alle più piccole, possono avere su tutto ciò che ci circonda. E, se da una parte, gli esperti consigliano di acquistare e scegliere prodotti riciclati o prodotti con materiali poco impattanti sull’ambiente, in realtà possiamo contestualizzare questo tipo di scelta negli ambiti più differenti, tra cui l’edilizia.

Un concetto estremamente nuovo è infatti la bioedilizia, così chiamata perché utilizza materiali e strumenti estremamente innovativi, dall’impatto negativo limitato, ma che permettono ugualmente di costruire in maniera impeccabile case e strutture di diversa tipologia.

Tra gli elementi più innovativi del campo, abbiamo sicuramente quelli che chiamiamo “biomattoni” o “mattoni bio”. Questi nascono dalla fusione di materiali ecologici e poco inquinanti. La loro prima formulazione risale a circa venti anni fa, precisamente in Francia, a partire da dove si è poi diffusa in Europa e in vari paesi del mondo. Si tratta di uno strumento estremamente avanguardista, diventato negli ultimi tempi il vero protagonista dell’edilizia sostenibile.

Biomattoni: la scelta green

Biomattoni: la nuova frontiera della sostenibilità
Photo by Pexels – Pixabay

La composizione dei biomattoni è in realtà piuttosto semplice. Questi si ottengono combinando la parte legnosa dello stelo della canapa, pianta nota per le grandi capacità assorbenti, con un legante a base di calce, essenziale invece per mineralizzare il canapulo e renderlo ignifugo ma senza privarlo delle proprietà assorbenti. Questo speciale mattone è infatti particolarmente utile per assorbire umidità dall’aria ma senza trattenerla.

La sua forma è inequivocabilmente quella di un vero e proprio mattone ma, la sua composizione estremamente pregiata, fa sì che generi una pluralità di benefici convenienti tanto per noi quanto per l’ambiente.

Vantaggi

Tra i principali punti di forza del biomattone abbiamo innanzitutto la capacità di assorbire grandi quantità di CO2 dall’atmosfera. Questo grazie alla presenza di canapa, la pianta che più di tutte è in grado di produrre biomassa e di assorbire sostanze nocive grazie alla fotosintesi.

Il secondo beneficio ottenibile, ma non meno importante, è poi l’alta efficienza energetica degli edifici, costruiti con questo innovativo e funzionale prodotto edile. La capacità di trattenere l’aria degli ambienti interni, mantenendo così anche una temperatura costante, permetterà di risparmiare fino al 30% dei consumi rispetto a strutture generate con strumenti e prodotti più tradizionali.

Infine, il biomattone è anche ben poco impattante. Nel momento in cui dovremo abbattere ad esempio una struttura costruita con questo materiale, l’accumulo di macerie che ne ricaveremo sarà poi totalmente riciclabile. Questo perché, il biomattone potrà essere perfettamente riutilizzato semplicemente frantumandolo e impastandolo di nuovo aggiungendo acqua e calce, anche all’infinito.

In alternativa, però, lo si potrà anche smaltire senza creare alcun problema all’ambiente. Questo perché il canapulo, derivando da un vegetale, sarà perfettamente biodegradabile.

Grazie alla scelta dei biomattoni potremo quindi rendere la casa ancora più sostenibile e green.