Madrid Design Festival: 3 pezzi iconici realizzati in legno
I designer Inma Bermúdez, Moritz Krefter, Jorge Penadés e Alvaro Catalán de Ocón hanno creato tre mobili in legno in mostra al Madrid Design Festival.

E’ possibile utilizzare il design come veicolo per permettere alla persone di entrare a contatto in modo diretto con i materiali naturali? Dal punto di vista di tre designer, Inma Bermúdez, Moritz Krefter, Jorge Penadés e Alvaro Catalán de Ocón, la risposta è assolutamente positiva.
Per dimostrare questo hanno abbracciato il progetto Natural Connections, inoltre, realizzando per il Madrid Design Festival tre mobili il cui scopo è l’interazione con il legno. Si tratta di una panca, una struttura per arrampicarsi ed una installazione di lampade a sospensione. Scopriamo tutto su questo modo d’intendere il design e, soprattutto, il materiale utilizzato.
Filosofia del progetto

I design sono stati creati in risposta a un brief fornito da AHEC, che cercava pezzi realizzati da artisti spagnoli con legni duri di acero, ciliegio e quercia rossa provenienti dalle foreste americane nel tentativo di incoraggiare l’uso del materiale.
“I team di progettazione hanno lavorato con acero, ciliegio e quercia rossa per creare installazioni giocose, originali e altamente innovative che speriamo forniscano coinvolgimento, eccitazione e una connessione a questi meravigliosi materiali naturali”, ha affermato Venables”.
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I tre pezzi realizzati

Il designer Catalán de Ocón ha creato una lampada a sospensione lunga sei metri chiamata Nube, composta da 4.000 singoli pezzi di legno sferici e cilindrici interconnessi. Il modello è illuminato da diverse luci a LED che sono state poste al centro della struttura cava. Un cavo di ottone, poi, corre dal basso nella struttura a rete, ramificandosi in correnti elettriche positive e negative.
I poli positivi attraversano il legno di ciliegio mentre i poli negativi attraversano i pezzi di acero, che formano un circuito completo quando toccano e illuminano le lampadine.
“Sono stato ispirato dal fiammifero, dalla matita, o dallo spillo di legno per appendere i vestiti. Quel tipo di tecniche di produzione, in cui ottieni un oggetto che viene ripetuto più e più volte”, ha detto Catalán de Ocón a Dezeen.
La Manada Perdida di Inma Bermúdez e Moritz Krefter, invece, è stato influenzato dalla precedente funzione del Matadero come mercato del bestiame. Il duo di designer spagnoli ha prodotto per Natural Connections una serie di panchine in quercia rossa, acero e ciliegio che fanno riferimento ad equini e bovini come cavalli e mucche. Ai pezzi è stata data una finitura minima per imitare la trama dell’albero da cui provengono.
“Appaiono come panchine o sedili, ma il loro design va oltre i mobili per incorporare aspetti dell’immaginazione e del gioco per aiutare le persone a incontrare e riscoprire la natura”, ha affermato AHEC.
Chiudiamo con il designer madrileno Penadés. L’artista ha risposto al tema delle connessioni naturali con un pezzo di seduta a più livelli chiamato Wrap. Questo è composto da giunti sferici e da pezzi di impiallacciatura di ciliegio spessi 0,7 millimetri. In questo modo si vanno creare componenti tubolari cavi, che una volta uniti formano una seduta in stile gradinata.
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