Impianto di irrigazione in giardino: fuori terra o interrato?
Progettare un impianto di irrigazione in giardino interrato, fuori terra, a goccia. Guida e costi.
L’acqua è l’elemento essenziale per la vita delle piante, per cui, per chi dispone di spazi esterni da voler gestire in maniera funzionale, è opportuno progettare un buon impianto d’irrigazione.
Diversi sono gli elementi da tenere in considerazione per avere un impianto d’irrigazione efficiente:
- disposizione delle piante
- l’esposizione al sole delle diverse aree
- la disposizione degli irrigatori (che non devono mai superare la distanza massima).
Tipologie di irrigatori
In commercio esistono diverse tipologie d’irrigatori (statici e dinamici) che irrigano con diverse angolature (90°, 180°, 270°, 360° o a piacere).
Il suggerimento è di scegliere, insieme al giardiniere di fiducia, l’irrigatore adatto ad ogni zona, in base alle piante poste nella stessa.
Ma vediamo nello specifico le caratteristiche.
Irrigatori dinamici e statici: scegliere il giusto irrigatore per il proprio spazio verde riveste un ruolo fondamentale nella cura di qualsiasi orto o giardino, grande o piccolo che sia. Installare il giusto impianto d’irrigazione comporta diversi vantaggi da un punto di vista tecnico-funzionale dato che molti di questi apparecchi si differenziano sotto molti punti di vista.
Irrigatore statico
Gli irrigatori statici sono dotati di uno o più ugelli, e possono avere getti sia a pioggia naturale che polverizzati.
Possono avere l’angolo fisso o variabile, a regolazione manuale. Coprono un raggio però piuttosto limitato, generalmente compreso fra 3/5 metri.
Hanno un costo decisamente inferiore ai modelli dinamici.
Impianto d’irrigazione interrato
Per quanto riguarda l’impianto d’irrigazione interrato viene installato al suolo e fuoriesce solo nel momento in cui si irriga il prato, in questo modo non si hanno intralci di tubi in giardino.
E’ la soluzione più comoda per chi è spesso indaffarato ma non vuole lasciare al caso la fase di innaffiatura del giardino.
Facile da installare, permette di bagnare il prato in base agli orari più adati, evitando così di sprecare la preziosa acqua.
Irrigatore dinamico
Gli irrigatori dinamici sono usati dove si ha esigenza di irrigare ampie superfici.
Essenzialmente sono consigliati per l’irrigazione di aree di verde di carattere residenziale di grande ampiezza.
Dotati di un getto rotante consente infatti di coprire una superficie piuttosto grande e poco sezionata.
Anche i modelli dinamici sono dotati di regolatore dell’angolo di rotazione.
Differenze tra irrigatori dinamici e statici
La differenza tra le due tipologie di irrigatori riguardano la gittata dell’acqua, decisamente inferiore negli impianti statici (gittata inferiore ai 5 m). Gli impianti dinamici, invece, arrivano anche fino a 30 metri.
Altre differenze riguardano la pressione dell’acqua, che negli impianti statici non supera i 3 bar, e l’intensità di aspersione che risulta più elevata rispetto a quelli dinamici.
Il costo è inferiore per gli irrigatori statici, che in commercio hanno un listino prezzi nella fascia €1,8/3 a dispetto di quelli dinamici, più costosi e che richiedono una spesa non inferiore ad €8.
In conclusione possiamo affermare che non esiste una regola fissa per scegliere l’irrigatore perfetto, ma in genere si predilige il sistema dinamico per irrigare superfici ampie e statico per superfici più piccole e con ostacoli.
Pressione d’acqua
La pressione dell’acqua è spesso il problema principale per l’installazione di un impianto d’irrigazione.
E’ bene accertarsi, prima di procedere alla sua istallazione, che vi sia una buona pressione d’acqua, che deve essere né troppo bassa né tantomeno alta.
L’impiantista dovrà rendere conto non solo pressione dell’acqua disponibile, ma anche del tipo d’approvvigionamento idrico, della localizzazione di presa d’acqua e di corrente, dell’esposizione dell’area, di ostacoli e di aree pavimentate, della presenza dei venti che asciugano il suolo, di depressioni o avvallamenti del terreno, di fioriture e di tronchi d’albero da non colpire con i getti d’acqua.
Impianto automatico o manuale
Un’impianto d’irrigazione può essere sia automatico (con elettrovalvole) che manuale (controllo dei rubinetti a mano).
Impianto d’irrigazione automatico
Oggi il più scelto è quello automatico, che permette di controllarlo attraverso un timer ed entra in funzione anche quando non si è a casa.
Inoltre va detto che l’impianto d’irrigazione automatico prevede una diversificazione per ogni zona attraverso le elettrovalvole che saranno collegate alla centralina dalla quale si gestirà l’impianto (questa ha un prezzo pari a circa 1500 €).
Il funzionamento dell’impianto a questo punto è semplicissimo: la centralina su comando aprirà l’elettrovalvola (essa si apre e si chiude in funzione degli impulsi elettrici che riceve dalla centralina) che permetterà l’invio in pressione dell’acqua alle tubazioni interrate e in sequenza agli irrigatori.
Impianto di irrigazione: bonus Verde
Importante sottolineare e ricordare che installare un nuovo impianto di irrigazione per innaffiare le piante del giardino od anche di un balcone o terrazzo, gode di un’agevolazione finanziaria non indifferente.
Noto come Bonus Verde, lavori che hanno a che vedere con la gestione del verde privato consentono al contribuente italiano di godere di un bonus fiscale pari al 36% delle spese sostenute, fino ad un massimo di €5000.
Per conoscere meglio l’agevolazione fiscale, si consiglia la lettura della guida appositamente redatta: Bonus Verde 2022.