Salone del Mobile 2023 Lumina: la magia della luce, l’intervista a Andrea Re Calegari

Autore:
Caterina Di Iorgi
  • Giornalista

Salone del Mobile 2023 Lumina: in quarant’anni di attività, Lumina (www.lumina.it/it/) ha stabilito collaborazioni con importanti designer e architetti, grazie al rigore dei suoi metodi produttivi. Tra le collaborazioni più prestigiose, quella con lo studio Foster + Partners, che ha portato alla creazione di lampade di essenziale bellezza, caratterizzate da un alto livello di ingegnerizzazione, come Eva con la sorella minore Eve, Flo e l’eterea sospensione Dot.

Andrea Re Calegari Marketing Manager di LuminaIn vista di Euroluce 2023, abbiamo incontrato ed intervistato Andrea Re Calegari, Marketing Manager di Lumina.

 

Ci racconta la storia di Lumina?

Lumina è un’azienda italiana che produce lampade dalle linee essenziali e dall’anima tecnologica per il settore residenziale e per il contract. Ha sede ad Arluno, piccolo centro in provincia di Milano, dove è stata fondata nel 1980 da Tommaso Cimini, esperto congegnatore meccanico.

Fu Tommaso Cimini a creare la celebre lampada Daphine, prodotto simbolo dell’azienda e icona del design italiano: il primo prototipo vide la luce nel 1975, nella sua officina di Sedriano (a pochi chilometri da Arluno), dove egli riadattò ingegnosamente i macchinari che possedeva per produrre quella lampada sobria e innovativa.

In quarant’anni di attività, grazie alla coerenza con lo spirito originario e all’internalizzazione dei processi (produzione, progettazione, prototipazione, ricerca e sviluppo), Lumina ha instaurato collaborazioni prestigiose con designer e architetti di livello internazionale.

Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva di Lumina?

“Tanta luce, poca lampada” – è ancora oggi il principio ispiratore e la missione di Lumina: progettare e realizzare prodotti per l’illuminazione in cui la funzione genera la forma e la tecnologia è al servizio delle prestazioni e della durabilità.

Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?

Lumina
La sede dell’azienda

I metodi e i processi dell’economia circolare sono alla radice del know-how aziendale: massima attenzione al risparmio e al riciclo delle risorse; selezione di materiali nobili come alluminio, acciaio, vetro (la plastica unicamente dove è indispensabile); progettazione di lampade durevoli, all’occorrenza riparabili e costituite da componenti interamente smontabili a fine vita del prodotto (Design for Disassembly).

Ci raccontate alcuni progetti recenti su cui avete lavorato?

Negli ultimi anni abbiamo realizzato diversi progetti che ci riempiono di orgoglio come per esempio lo Yacht Club di Monaco (Montecarlo), la Centurion American Express Lounge all’aeroporto di La Guardia – New York, Ristorante La Samaritaine – Parigi, diversi Hotel a 5 stelle (Kulm St. Moritz, La Ponche – St. Tropez), biblioteche e diversi castelli in Germania e Francia.

Cosa rende magica la luce per lei/voi?

Salone del Mobile 2023 Lumina Dot
Dot è la famiglia di lampade a sospensione progettata da Foster + Partners

La luce è invisibile, ne vediamo solo gli effetti: questa è la sua magia.
La luce la puoi indirizzare, riflettere, rifrangere, concentrare, diffondere, filtrare, piegare, colorare, mascherare.
Un bravo prestigiatore ci stupisce ed emoziona, anche se sappiamo che un trucco esiste.

Quali tendenze nuove vede emergere nel lighting design?

Tendenzialmente non siamo un’azienda attenta al solo “trend” in quanto una tendenza è qualcosa di sfuggente (oggi va, domani chi lo sa), mentre noi progettiamo e creiamo prodotti potenzialmente eterni rimanendo fedeli alla nostra vision.

La luce è un mezzo difficile con cui lavorare?

Dipende dal risultato che ci si prefigge.
Lumina è sempre attenta al lato tecnico dei propri prodotti, sia dal lato illuminotecnico, sia dal lato elettro-meccanico: le nostre lampade devono essere discrete ed eleganti da spente, ma funzionali quando vengono accese.
Non è sempre facile controllare la luce, ma è una sfida spesso appassionante.

Quali sono le novità che presenterete in occasione della Design Week?

Ad Euroluce 2023 presenteremo 5 prodotti nuovi con materiali differenti e concept altrettanto diversi l’uno con l’altro oltre ad annunciare un’importante collaborazione che sveleremo sullo stand il 18 aprile (primo giorno di fiera).

Quale sarà il concept dell’allestimento per il Salone del Mobile 2023?

Il nostro allestimento sarà votato alla Luce, sarà lei la vera protagonista ed i nuovi prodotti saranno presentati nei loro dettagli, sarà possibile vederne i componenti. Lo stand (234 mq) sarà accessibile al pubblico così da consentire una maggiore “user experience” e percepire il grande lavoro che sta dietro ad ogni prodotto.

È corretto dire che una buona illuminazione è l’illuminazione che non si nota?

Lumina Elle
Elle sono una serie di lampade da terra a luce diretta e indiretta progettate dal fondatore Tommaso Cimini nel 1984.

Dipende dall’ambiente e da chi lo vive.
Un buona illuminazione sa enfatizzare gli spazi, i volumi e i materiali, non è fastidiosa o invadente.
Una buona luce ci fa star bene sia nei momenti di relax sia quando effettivamente viene utilizzata per lavorare.

In che modo i LED hanno influenzato il suo lavoro?

La tecnologia LED, non ha influenzato il nostro lavoro, lo ha proprio stravolto!
Sin dall’inizio (2004/2005), il LED ha rappresentato un grande rischio per i piccoli produttori di illuminazione. Come tutti i nostri colleghi eravamo sempre stati abituati a progettare degli oggetti che portavano delle lampadine, di varie tecnologie, potenze e forme, ma pur sempre dei “motori luminosi” preimpostati, uguali per tutti.
I LED hanno per noi rappresentato l’occasione per progettare le nuove lampade partendo finalmente dalla sorgente di luce.
I progetti sono diventati molto più impegnativi, ma allo stesso tempo più gratificanti, sia per noi sia per i nostri clienti.
Oggi possiamo scegliere la migliore qualità della luce disponibile e la migliore elettronica sul mercato, per garantire ai nostri clienti il massimo del comfort visivo.
Non progettiamo più prodotti che utilizzano “lampadine” (anche se a LED).

Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensa debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?

Progettare oggetti durevoli e riparabili: sarebbe un enorme passo in avanti.