Salone del Mobile 2023 Linea Light Group: benessere, sostenibilità e tecnologia avanzata, l’intervista a Gianni Bolzan
Salone del Mobile 2023 Linea Light Group: l’azienda torna ad Euroluce realizzando un allestimento che rende omaggio all’architettura storica meneghina, progettato da Lombardini22. Ne abbiamo parlato con Gianni Bolzan, AD di Linea Light Group, che ci racconta tutte le novità.

Ci racconta la storia (in pillole) di Linea Light Group?
Nel 1976 l’azienda si chiamava Minulamp, specializzata in componenti per lampadari; poi, grazie all’unione con altre realtà venete, nel 1985 nasce l’attuale denominazione, Linea Light Group. Negli anni 2000 l’azienda trevigiana è tra le prime realtà in Europa a specializzarsi nella tecnologia LED, risposta perfetta alle esigenze di efficienza energetica, efficacia nell’illuminazione, fedeltà dei colori e versatilità progettuale. L’esperienza accumulata negli anni ha permesso di acquisire un know-how all’avanguardia con design Made in Italy, elettronica interamente realizzata in-house e un reparto R&D composto da 85 professionisti dedicati. Nel 2019 con l’acquisizione di Stilnovo – il celebre brand di illuminazione che ha dominato la scena dagli anni ’50 agli anni ’80 – Linea Light Group aggiunge un importante tassello alla strategia di rilancio del settore decorativo che in questo momento pesa circa il 30% sul fatturato rispetto al settore professionale.
Su quali valori si fondano l’identità e la filosofia produttiva del Gruppo?
Ricerca, innovazione, qualità, design, sono i valori alla base del successo internazionale di Linea Light Group che oggi si distingue per una mission attenta alle peculiarità e alle esigenze dei partner locali in un’ottica “Think Global, Act Local”, garantendo una copertura globale e offrendo un servizio personalizzato e puntuale, in tutto il mondo. L’azienda è così riuscita a sviluppare un approccio al mercato volto a dare massimo respiro alle idee, restituendo il potere della creatività a chi progetta, in ogni modo, con ogni mezzo. Il successo internazionale del Gruppo si basa su valori che da sempre affondano le loro radici in artigianalità, qualità e innovazione tipicamente Made in Italy.
Una filosofia improntata verso la ricerca, lo sviluppo e la realizzazione di soluzioni illuminotecniche all’avanguardia, che ben si sposano con l’architettura, la natura e le persone. In Linea Light Group, l’idea del progettista si concretizza in un prodotto di qualità che dura nel tempo, pensato per le specifiche esigenze del committente. Non per altro Linea Light Group è stata tra le prime aziende in Europa a specializzarsi nella tecnologia LED, in risposta alle esigenze di una maggiore efficienza energetica, una migliore efficacia nell’illuminazione, più fedeltà dei colori e infine una versatilità necessaria per adattarsi a ogni situazione. L’azienda vanta un approccio al mercato che mira a dare massimo respiro alla fantasia, restituendo il potere della creatività al progettista, in ogni modo, con ogni mezzo.
Vi siete posti nuovi obiettivi in ottica green o nuove soluzioni eco-sostenibili?

Assolutamente sì. Fin dai suoi esordi l’azienda, pioniera nella tecnologia LED, vanta una forte sensibilità verso l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. Grazie al know-how all’avanguardia e alle nostre soluzioni altamente performanti, cerchiamo di garantire qualità, sostenibilità, efficienza in ogni situazione. Per esempio, D-Wave la nuova soluzione – parte della collezione I-LèD Professional – è un prodotto 100% ecosostenibile: viene realizzato da un compound riciclato, da materiali di scarto e quando il prodotto è a fine vita può essere riciclato correttamente e totalmente, con la plastica, come segnala il “simbolo riciclo 3” per il riciclo del PVC.
Potrebbe interessarti Marchi Cucine migliori cucine senza tempo cataloghiInfatti per noi anche il riciclo è fondamentale. Oggi tutti parlano di green e sostenibilità, snocciolando numeri veri o presunti. Io dico che si possono definire “green” anche le operazioni di recupero degli olii esausti, grazie all’utilizzo di specifici disoleatori: sfruttando la forza centrifuga, questi separano il truciolo dall’olio. Gli olii che recuperiamo vengono poi riutilizzati e reimmessi nel sistema di lavorazione dei prodotti. E non soltanto gli olii: in Linea Light Group recuperiamo anche trucioli e materie prime derivanti da scarti di lavorazione che vengono trasformati in semilavorati.
Ad esempio, il proiettore per esterni Clivo nasce proprio così, recuperando trucioli di ottone che viene poi ritrasformato e reimmesso nel ciclo di vita del prodotto. Certo, tutte queste azioni non bastano per annullare totalmente i danni che reperibilità difficoltosa e lunghe tempistiche di approvvigionamento hanno causato, tuttavia sono risultate indispensabili per contenerli e – oggi che la situazione si è parzialmente stabilizzata – ripartire alla grande!
Ci raccontate alcuni progetti recenti su cui avete lavorato?
Uno degli ultimi progetti dove abbiamo inserito le nostre soluzioni illuminotecniche è stato quello del centro fitness targato “John Reed”. Il centro fitness ha preso vita in uno splendido edificio storico, “Ex Banco di Napoli”, risalente agli anni ’30, sviluppato su quattro piani e a due passi dalla centralissima Piazza Unità d’Italia. La superficie di oltre 2000 metri quadrati è stata completamente rivisitata con l’obiettivo di proporre una nuova idea di palestra, in grado di unire allenamento, musica e arte. Lo studio di progettazione RSG Group ha visionato e creato il concept architettonico e di interior design della palestra, ponendo particolare attenzione sui dettagli e sulla storia dell’edificio.
Lo storico palazzo è stato infatti oggetto di un progetto di riqualificazione imponente giocato su tre aspetti strettamente connessi fra di loro: luce, design e arte. Gli elementi originali di pregio, come il marmo delle pareti, i pavimenti lignei, la scala elicoidale, sono stati combinati con le opere di sedici artisti internazionali affermati sulla scena dell’Urban Art nazionale e internazionale. Per la messa in opera del progetto illuminotecnico sono stati scelti alcuni dei corpi luminosi di Linea Light Group, in grado di assicurare elevate prestazioni con ridotti consumi energetici, grazie alla tecnologia led di cui l’azienda di Treviso è pioniera, assicurando al contempo atmosfere d’antan. Uno studio della luce, attento e particolarmente curato, da una parte ha enfatizzato gli elementi di pregio già presenti all’interno del palazzo, dall’altro ha messo in evidenza le opere d’arte esposte.
Ci racconta le novità 2023 che presenterete in occasione di Euroluce 2023? Quale sarà il concept dell’allestimento per la fiera?
Non posso anticipare molto ma sappiate che l’allestimento fieristico sarà una meraviglia. Linea Light Group (www.linealight.com/it-it), ha raccolto la sfida lanciata da Lombardini22, quella di realizzare una città ideale, o meglio una sorta di scatola buia in cui la luce mette in mostra sé stessa, e realizzerà un’installazione spettacolare, una tipica facciata di un edificio neoclassico meneghino, un tributo al progetto di Lombardini22, ma anche una sorta “road map” attraverso i progetti milanesi di light façade che abbiamo realizzato fino ad oggi. La facciata, una tipica architettura milanese del 1900 riprodotta in scala (1:6), sarà lunga quasi 10m, alta 6m e sarà realizzata in EPS resinato. L’installazione accoglierà le novità illuminotecniche di Linea Light Group, in questo caso tutte soluzioni custom, realizzate su misura per la facciata in modo che si integrino al meglio e scompaiano nell’architettura stessa.
Come immagina la casa del futuro Linea Light Group?
Naturalmente luminosa! A parte gli scherzi la casa del futuro per me sarà caratterizzata da un’attenzione al comfort, al benessere, alla sostenibilità e alla tecnologia avanzata. Comfort e benessere sempre in prima linea, attraverso l’uso di materiali di alta qualità e soluzioni che mirino a migliorare la qualità dell’aria, la luce naturale, il silenzio e l’accesso alla natura. I materiali sempre più ecosostenibili ed ecologici – riciclabili e realizzati da materiali prime riciclate – per un impatto ambientale minimo; spero che in futuro, parole come sostenibilità ed efficienza energetica siano all’ordine del giorno, concetti naturalmente insiti nella quotidianità delle cose, e che il concetto di ‘casa alimentata da fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari e turbine eoliche’, sia la normalità.
La casa del futuro sarà tecnologicamente avanzata, grazie all’implementazione di tecnologie ‘smart’ come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e aumentata e la domotica. Le luci, l’impianto di sicurezza e gli elettrodomestici per esempio potrebbero essere controllati tramite una piattaforma centrale, come Amazon Alexa o Google Assistant. Grazie all’AI e all’AR, la casa potrebbe essere in grado di imparare le abitudini delle persone e adattarsi automaticamente alle loro esigenze o essere dotate di tecnologie che supportano l’individuo nella vita quotidiana; oppure grazie all’utilizzo di materiali isolanti avanzati, finestre a isolamento termico e sistemi di riscaldamento e raffreddamento altamente efficienti, saremmo in grado di ridurre al minimo il consumo energetico.
Volgendo uno sguardo al futuro, ci sono idee che pensate debbano essere al centro delle menti di architetti e designer?

Direi il benessere delle persone! Si parla molto di ‘Human Centric Lighting’ e tutti gli aspetti che consentono l’illuminazione più corretta in ogni momento grazie alla naturale variazione della temperatura colore nelle ore della giornata, seguendo il naturale ritmo circadiano. Anche noi cerchiamo giorno dopo giorno di tenere in considerazione questo aspetto e salvaguardare il benessere delle persone per esempio integrando nelle nostre soluzioni la tecnologia Dynamic White, che permette di riprodurre le tonalità della luce solare per migliorare il benessere delle persone nei luoghi chiusi. Studi recenti sui cicli circadiani, infatti, hanno dimostrato come le variazioni della temperatura della luce naturale, dall’alba al tramonto, influenzino il benessere delle persone.
Riuscire a replicare le stesse frequenze in ambienti chiusi, ad esempio uffici, ospedali ed aeroporti, può portare benefici a chi vive e lavora in questi luoghi. Restando in tema, il benessere di chi vive e opera in ambienti chiusi non può prescindere da una buona qualità dell’aria: Linea Light Group porta ad Euroluce un importante modulo accessorio per Modus, l’ Air Quality Sensor per il monitoraggio dell’aria e dei suoi parametri qualitativi, che – via DALI – consente di interfacciarsi con il protocollo Konnex e impostare azioni automatizzate come l’apertura di finestre basculanti o l’accensione di impianti di sanificazione dell’aria al superamento di determinati livelli di guardia. Sempre Modus verrà implementato con il modulo accessorio Light-PIR Sensor, che rileva la presenza di persone e la quantità di luce ambientale, permettendo di adattare in modo preciso e affidabile la luce alle esigenze dei lavoratori in ogni ambiente di lavoro. Quindi per chiudere direi che al centro delle menti dei progettisti di oggi e del domani ci dovrebbe sempre essere la salute e ‘lo star bene’ delle persone!
Qual è la “cosa” più forte e promettente che si sta manifestando a suo avviso sulla scena del “design della luce” contemporaneo?
Sicuramente la contestualizzazione del prodotto, della luce: se fino a qualche anno fa la luce veniva percepita come accessorio, come un arredo da aggiungere alla fine a un contesto già “definito”, quindi come elemento ausiliario, oggi la luce risulta essere un elemento complesso, che non ha solo l’obiettivo di illuminare ma si caratterizza di obiettivi multidirezionali. Nel progetto casa la luce deve essere sempre più libera di essere dosata, spostata, modificata.
L’architetto che deve inserire all’interno dell’ambiente l’elemento “luce”, deve ben comprenderne la natura poliedrica: il progettista deve realizzare ambienti ad alta efficienza energetica, pur salvaguardando l’estetica, e mantenendo alta l’attenzione verso l’impatto ambientale. La luce oggi non deve solo “indossare l’abito dell’oggetto di arredamento”, come dice Carlo Urbinati, Presidente di Assoluce, e illuminare ma esprimere i molteplici obiettivi, i diversi usi da parte degli utenti. Illuminazione oggi non è più sinonimo di luce e basta: è esperienza, sentimento, emozione e la possibilità di creare ambienti e atmosfere uniche con soluzioni innovative volte a migliorare l’efficienza energetica, la sostenibilità e una riduzione dei costi quindi saper comprendere l’ambiente di destinazione e contestualizzare al meglio l’elemento “luce” è fondamentale! Last but not least è molto importante, lato azienda, dotarsi di un reparto di elettronica interno che sviluppi sistemi di controllo della luce: noi di Linea Light Group abbiamo investito nel capitale umano e ricreato una divisione interna altamente specializzata che si occupa proprio di sviluppare e implementare soluzioni illuminotecniche all’avanguardia che misurino per esempio – come detto nella domanda precedente – la qualità dell’aria, percepiscano la presenza delle persone nell’ambiente e regolino di conseguenza la quantità di luce.
Il vostro pezzo che non dovrebbe mai mancare in una casa?
Beh, più che un nome di un prodotto, penso a una famiglia di lampade o meglio a uno scopo: penso che sia importante avere una soluzione che fornisca la quantità corretta di luce, che sia dimmerabile, cioè dotata di una tecnologia LED che permette di regolare l’intensità del fascio di luce. Quindi più di prodotto parliamo di tecnologia, di una soluzione che unisca know how tecnico ed estetica, che sia tecnologicamente all’avanguardia ed esteticamente di tendenza.